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Sant'Antonio protettore dei bambini
Nella nostra cultura c'è un Santo che da sempre è considerato protettore dei più piccoli e dei poveri. Parliamo di Sant'Antonio protettore dei bambini, e anche dei più sfortunati, e proprio a lui è legata la leggenda del "pondus pueri", anche detto il "pane di Sant'Antonio". Scopriamo insieme quando ricorrere e questa curiosa leggenda.
Sant'Antonio protettore dei bambini: quando è
Sant'Antonio protettore dei bambini ricorre ogni anno il 13 giugno. Meglio conosciuto come Sant'Antonio da Padova, proprio quel giorno è l'anniversario della sua morte.
In molte circostanze, il Santo viene infatti raffigurato con un bambino, un modo semplice e delicato per descrivere il suo attaccamento all'umanità del Cristo e la sua intimità con Dio.
La leggenda di Tomasino
Come vi abbiamo accennato in precedenza, a Sant'Antonio protettore dei bambini è legata una leggenda. Secondo questo racconto, chiamato Rigaldina dal nome del suo autore, alcuni anni dopo la morte di Sant' Antonio nella splendida città di Padova dimorava una madre con il suo bambino, con il nome di Tomasino.
Tomasino aveva circa 20 mesi e si distingueva per essere un bambino particolarmente vivace. Per questo motivo un giorno, mentre la sua mamma stava facendo le faccende domestiche, il piccolo decise di giocare con l'acqua che si trovava all'interno di un recipiente. Purtroppo però vi cadde dentro, morendo soffocato poiché troppo piccolo per uscirvi.
Come è possibile immaginare, quando la madre lo trovò emanò delle urla di spavento e dolore così violente che attirarono l'attenzione di diverse persone, tra cui alcuni frati del vicino convento di Sant'Antonio, che andarono poi via sconfortati per il drammatico fatto appena successo.
Nonostante questo, la dolce mamma di Tomasino decise di non darsi per vinta e di reagire attraverso una preghiera dedicata a Sant'Antonio a cui chiedeva di riportare in vita il figlio appena morto.
La donna pregò dal tramonto alla mezzanotte, e insieme a questo fece un voto: avrebbe regalato ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del suo bambino, a patto che il Santo facesse in modo di riportare in vita il piccolo.
Il miracolo avvenne e alla mezzanotte in punto il bimbo riprese vita. Ecco perché si parla di Sant'Antonio protettore dei bambini.
Pane di Sant’Antonio
Poco sopra vi abbiamo accennato che Sant'Antonio protettore dei bambini è anche legato al pane di Sant'Antonio. Ma per quale motivo e cosa c'entra?
Sempre secondo la leggenda di Tomasino, dal momento in cui il piccolo venne riportato in vita, i genitori che desideravano affidare i propri figli alla protezione del Santo usavano donare pane ai più poveri per il peso del loro bambino.
La speranza era ovviamente quella di essere esauditi nelle loro preghiere. La tradizione, che ha preso anche il nome di "pondus pueri" - che tradotto è il peso del fanciullo -, è viva ancora ai nostri giorni e viene ripetuta ogni anno il 13 giugno, per la festa di Sant'Antonio.
Gli altri miracoli
Oltre ad essere noto come Sant'Antonio protettore dei bambini, è conosciuto anche come Sant'Antonio dei miracoli, o meglio, il Santo dei miracoli.
Proprio a lui, infatti, sono attribuiti innumerevoli miracoli, sia quando era in vita che dopo la sua morte.
Tra i vari possiamo citare l'episodio della della mula, quello del piede riattaccato, la predica ai pesci o il famoso cuore dell'avaro. Si tratta perciò di un Santo del popolo, amato dai poveri, dai bisognosi e dagli umili.
Oltre ad essere raffigurato con i bambini, viene anche rappresentato con il pane (dei poveri); un libro (la Bibbia), che rappresenta la scienza e un giglio con lo scopo di indicare la purezza e la lotta contro il male.