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Nomignoli per le parti intime dei bambini: i più usati

di Francesca Capriati - 30.05.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Nomignoli per le parti intime dei bambini: dal pisellino alla farfallina, perché abbiamo l'abitudine di chiamare con vezzeggiativi le parti intime dei bimbi

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Nomignoli per le parti intime dei bambini

Pisellino, farfallina ed altri nomignoli per le parti intime dei bambini: perché abbiamo questa abitudine di non chiamare con il loro vero nome i genitali dei nostri figli? Vagina e pene sembrano, forse, nomi troppo seriosi, come se fossero un tabù, circondati probabilmente da un alone di imbarazzo. 

Perché dovremmo insegnare ai bambini i nomi corretti dei loro genitali

I genitali sono senza dubbi zone private del nostro corpo, li copriamo e non permettiamo ad altri di toccarli. E insegniamo ai nostri figli a fare altrettanto, tuttavia non c'è motivo per cui non dovremmo chiamarli con il loro nome, parlandone con rispetto.

La ricerca mostra che mentre l'89% dei bambini conosce i nomi delle parti del corpo non genitali, solo il 10% conosce i nomi corretti per i genitali.

Scegliere di riferisci al pene o alla vagina usando nomignoli e strani vezzeggiativi non è sempre educativo per i nostri figli: lo spiegano chiaramente pediatri ed esperti.

Usare dei nomi sbagliati trasmette l'idea che i genitali siano motivo di vergogna, siano cattivi, sbagliati, e che sia scortese menzionarli.
Invece, come per altre parti del corpo, dovremmo incoraggiare l'abitudine di usare un linguaggio semplice e accurato quando ci si riferisce alle parti intime, usando i termini medici corretti.

Quando vengono insegnati dei nomi errati, i bambini percepiscono il messaggio che si metteranno nei guai se parleranno delle loro parti intime e quindi tenderanno probabilmente a non confidarsi con gli adulti laddove qualcuno dovesse toccarli in modo inappropriato, anche se ciò dovesse farli sentire confusi o spaventati.

Inoltre - ricordiamolo sempre - i molestatori di bambini si affidano proprio ai segreti e al silenzio per commettere i loro crimini e se i bambini pensano di non poter nemmeno pronunciare i nomi delle loro parti intime, probabilmente saranno troppo imbarazzati per dire a qualcuno ciò che sta accadendo.

Inoltre l'uso corretto dei nomi migliora l'immagine corporea, la fiducia e l'apertura dei bambini verso i genitori.

Quali sono i nomignoli più usati

Ecco quali sono i nomignoli che usiamo comunemente con i nostri figli per indicare le loro parti intime.

Per i maschi vanno per la maggiore due termini in particolare:

  • Pisellino: il più diffuso e comune. Di certo quando il bimbo è ancora neonato e ci viene sempre voglia di baciarlo e coccolarlo, viene spontaneo dare un vezzeggiativo anche al pene (termine certamente troppo serioso), ma passata questa fase è bene insegnare ai bambini che sia chiama pene e non imbarazzarci a chiamarlo con il nome corretto;
  • uccellino: meno diffuso certamente del classico "pisellino" resta comunque un vezzeggiativo ancora largamente utilizzato.

Per le bambine

  • Farfallina: stesso discorso di cui sopra. Riferirsi alla vagina di una neonata durante le coccole può sembrare troppo serio e alquanto imbarazzante, quindi è ovvio che si cerchino vezzeggiativi e termini più dolci. Va tutto bene, ma ad un certo punto spieghiamo chiaramente e senza imbarazzo che in realtà questa parte del corpo si chiama vagina.

Ma per indicare la vagina ci sono molte più opzioni di scelta, tra cui:

  • patatina;
  • passerina.
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