In questi giorni si è tornato a parlare dell'importanza della scelta del nome da attribuire al proprio bambino al momento della nascita. Sappiamo che questo nome lo accompagnerà indelebilmente per tutta la vita, ma se siamo religiosi e abbiamo anche scelto il Battesimo cristiano per nostro figlio, dovremmo anche tener conto di quello che ha detto il papa Benedetto XVI all'Angelus.
Benedetto XVI raccomanda ai genitori di dare ai propri figli un nome "cristiano" (rinunciando a nomi diversi, anche se di gran moda). Infatti, ha spiegato all'Angelus il Papa, "ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere 'di nuovo' l'uomo dal grembo della Chiesa".
​Il Pontefice chiama quindi alla sobrietà le famiglie che sulla scia di tanti vip hanno deciso di dare ai loro pargoli nomi decisamente fantasiosi. Ricordiamo tutti (anche con un certo briviso a volte) la Chanel della coppia Totti-Blasi
Nome biblico-cristiano invece (l'avreste detto?) per il primogenito di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci Nathan Falco. Natah risale infatti a un profeta ebraico, mentre Falco è il nome di un santo italiano nato nella seconda metà del X secolo. Idem per il figlio della coppia John Elkann e Lavinia Borromeo: hanno chiamato il loro secondogenito Oceano che è il nome di un martire ricordato dalla Chiesa il 4 settembre. Ok queste però sono eccezioni rispetto alla cristianità dei nomi. Ci sono tanti nomi bellissimi di santi senza dover andare a trovare il pelo nell'uovo.
SCEGLI IL NOME PER IL TUO BAMBINO CONOSCENDONE IL SIGNIFICATO
Ma cosa dice esattamente il catechismo in merito al nome? Il Catechismo della Chiesa Cattolica recita così:
Il nome cristiano
2156 Il sacramento del Battesimo è conferito “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”( ⇒ Mt 28,19 ). Nel Battesimo il nome del Signore santifica l'uomo e il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa. Può essere il nome di un santo, cioè di un discepolo che ha vissuto con esemplare fedeltà al suo Signore. Il patrocinio del santo offre un modello di carità ed assicura la sua intercessione. Il “nome di Battesimo” può anche esprimere un mistero cristiano o una virtù cristiana. “I genitori, i padrini e il parroco abbiano cura che non venga imposto un nome estraneo al senso cristiano” [⇒ Codice di Diritto Canonico, 855].
2157 Il cristiano incomincia la sua giornata, le sue preghiere, le sue azioni con il segno della croce, “nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen”. Il battezzato consacra la giornata alla gloria di Dio e invoca la grazia del Salvatore, la quale gli permette di agire nello Spirito come figlio del Padre. Il segno della croce ci fortifica nelle tentazioni e nelle difficoltà.
2158 Dio chiama ciascuno per nome. Il nome di ogni uomo è sacro. Il nome è l'icona della persona. Esige il rispetto, come segno della dignità di colui che lo porta.
2159 Il nome ricevuto è un nome eterno. Nel Regno, il carattere misterioso ed unico di ogni persona segnata dal nome di Dio risplenderà in piena luce. “Al vincitore darò. . . una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve”. “Poi guardai ed ecco l'Agnello ritto sul monte Sion e insieme centoquarantaquattromila persone che recavano scritto sulla fronte il suo nome e il nome del Padre suo”
2165 Nel Battesimo, il cristiano riceve il proprio nome nella Chiesa. I genitori, i padrini e il parroco avranno cura che gli venga dato un nome cristiano. Essere sotto il patrocinio di un santo significa avere in lui un modello di carità e un sicuro intercessore.