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La pedofilia entra nel codice penale

di Barbara Leone - 19.09.2012 Scrivici

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E' stata approvata dal Senato la Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale: pene più severe per i reati nei confronti dei minori

Il Senato italiano ha approvato all'unanimità, con 262 voti favorevoli, la ratifica della Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale, firmata a Lanzarote nel 2007. Questo significa che la pedofilia, finalmente, entra nel codice penale (art.414-bis). E' stata invece respinta con 238 voti contrari e 22 voti favorevoli la proposta della Lega Nord per la castrazione chimica dei pedofili.



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Tra le associazioni che si occupano dei minori c'è grande soddisfazione per l'approvazione della convenzione contro la pedofilia (LEGGI). Save the Children, in una nota inviata agli organi di stampa, fa sapere che "con l'approvazione definitiva al Senato, al termine di un iter durato 5 anni, l'Italia rafforza il proprio sistema di protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso e si adegua agli altri Paesi europei". Inoltre sono molto importanti due novità introdotte dalla Convenzione Lanzarote: l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l'adescamento di minorenni.

La convenzione prevede un inasprimento delle pene (LEGGI) per reati che vanno dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori. Inasprite le pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile. E non sarà più ammesso dichiarare di non essere a conoscenza della minore età della persona offesa nel caso di commissione di uno dei delitti contro i minori.







Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia, ha dichiarato che "secondo una ricerca di Save the Children tra i giovani che utilizzano internet il 13% invia proprie foto o immagini di sé nudo ad adulti. Con l'approvazione di oggi, l'Italia potrà finalmente avvalersi di uno strumento fondamentale di protezione e di contrasto dai frequenti casi di abuso e sfruttamento sessuale che avvengono anche attraverso la rete. Siamo soddisfatti della conferma nel testo di alcune posizioni che Save the Children ha da sempre sostenuto, quali ad esempio la previsione della centralità del ruolo delle Procure Distrettuali nel contrasto del fenomeno e l'opportunità per i minori vittime di abusi o sfruttamento di essere assistiti in ogni fase del procedimento giudiziario".

Soddisfazione anche da parte di Unicef Italia: "La Convenzione rappresenta uno strumento fondamentale per la tutela dei minorenni, da gravi violazioni come l'abuso e lo sfruttamento sessuale. Inoltre, sarà maggiormente efficace l'azione di contrasto a questi gravi reati, spesso portata avanti in collaborazione con altri Stati, grazie a mezzi ancora più incisivi".



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Per Luigi Li Gotti, responsabile Giustizia dell'Italia dei Valori, "oggi è un buon giorno per il Senato perché diventa legge un provvedimento che pensa ai cittadini più deboli". Ed anche Mara Carfagna esprime soddisfazione sul suo sito internet: "Dopo ben sei letture, il nostro ordinamento si arricchisce, così, di un elemento prezioso nella parte che riguarda la tutela dell’infanzia: viene introdotta, nel codice penale, la parola pedofilia. Ciò significa pene più severe e colpevoli assicurati alla giustizia. L’Italia è tra i Paesi al mondo con la normativa più completa nel contrasto contro la pedofilia e la pedopornografia, sia per numero di fattispecie di reato, che per severità delle pene. Con il via libera definitivo alla Convenzione di Lanzarote, recepita dal precedente governo, viene introdotto nel nostro ordinamento anche il reato di adescamento via web dei minori, il cosiddetto “grooming”: da oggi i bambini e le loro famiglie saranno tutelati anche nell’uso, sempre più diffuso, delle nuove tecnologie attraverso le quali i più piccoli si espongono ingenuamente".

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