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Documenti nascita di un figlio: cosa serve per un neonato

di Redazione PianetaMamma - 03.10.2016 Scrivici

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Documenti nascita di un figlio, quali occorrono? Dal certificato di nascita fino al codice fiscale ecco come muoversi

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Documenti nascita di un figlio

Un neonato è un “cittadino in miniatura“, un piccolissimo italiano che avrà bisogno del suo corredino documentale. Quando il bambino è nato i genitori devono provvedere ad iscriverlo al registro dell'anagrafe e l'amministrazione cittadina e nazionale invierà tutti i documenti necessari ed obbligatori. Vediamo quali sono i primi documenti nascita di un figlio.

Nascita di un figlio documenti da fare

Quali sono i documenti per il bambino appena nato? Vediamo come procedere.

Innanzitutto quando il bambino viene alla luce i genitori dichiareranno il loro nome e cognome ai medici e alla struttura ospedaliera o sanitaria dove è avvenuto il parto. L'amministrazione rilascerà un certificato di nascita che dovrà essere portato all'anagrafe per iscrivere il bambino. Il certificato di nascita è il principale tra i documenti del neonato dopo la nascita e andrà consegnato all'ufficio dell'anagrafe, dove il padre , o entrambi i genitori, potranno dichiarare il nome e il cognome del bambino che verrà iscritto nel Registro di Stato Civile.  È importante farlo prontamente; i genitori hanno a disposizione 10 giorni dal lieto evento per formalizzare la dichiarazione. In questo modo il bambino diventerà immediatamente un cittadino italiano e avrà diritto a ricevere tutti i suoi documenti.

Quindi, come effettuare la procedura registrazione della nascita? Innanzitutto è indispensabile avere il certificato di nascita. Come si ottiene?

  • in comune, compilando un apposito modulo che sarà fornito direttamente al genitore all’atto della dichiarazione;
  • nell’ospedale o nella clinica dove il bimbo è stato partorito (se si intende certificare la nascita nella struttura sanitaria i tempi utili per la dichiarazione si restringono a 3 giorni feriali dal parto);
  • per via telematica, grazie alla informatizzazione di molti servizi comunali. La richiesta può essere inoltrata a questo indirizzo

Chi può dichiarare la nascita di un bambino?

  • Entrambi i genitori o uno solo di essi se sono coniugati;
  • una persona appositamente delegata, che in gergo giuridico verrà definita procuratore speciale;
  • coloro che hanno assistito al parto (il medico o l‘ostetrica per esempio).

Come dovranno formalizzare la dichiarazione di nascita i genitori non sposati che vogliano riconoscere il bambino?

  • dichiareranno insieme la nascita del bimbo dinnanzi all’ufficiale di stato civile.
  • La presenza di mamma e papà ed il contestuale riconoscimento del piccolo determinano la registrazione col cognome paterno.
  • Diversamente se a riconoscere il neonato è solo la donna che lo ha partorito, allora il piccolo assume il cognome materno.

Il certificato di nascita, in quanto documento identificativo del bambino, è il primo atto che riconosce il neonato come cittadino e soggetto di diritto. In questo senso è importantissimo che al piccolo venga attribuito un nome. Il nome è per la legge un diritto essenziale del piccolo nato e va considerato come il primo strumento di distinzione del bambino nella sua qualità di individuo.

A norma di legge, a far data dal 30 marzo 2001, il neonato non può avere più di 3 nomi. I nomi devono essere riportati per esteso e senza virgola in tutti i documenti del bambino.

È bene ricordare che chi dichiara la nascita di un bambino deve essere munito di regolare documento di identità personale. Un genitore straniero potrà validamente presentare il passaporto o il permesso di soggiorno.

Inoltre ai fini della certificazione occorre presentare l’attestazione di nascita fornita dalla struttura sanitaria preso cui è avvenuto il parto.

Codice fiscale del neonato

Il bambino, una volta che sarà diventato cittadino italiano, avrà diritto a ricevere i suoi documenti. I primi sono il codice fiscale e la tessera sanitaria.

Il codice fiscale è un codice alfanumerico, ovvero composto da lettere e numeri, capaci di sintetizzare i dati chiave dell’individuo (nome, cognome, data e luogo di nascita). Si richiede all’Agenzia delle Entrate, compilando una autocertificazione.

Dallo stesso ente dipende la Tessera Sanitaria.

La tessera sanitaria attesta il diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

Contiene, oltre ai dati anagrafici e assistenziali, anche il codice fiscale. Inoltre, è valida sull’intero territorio nazionale e permette di ottenere servizi sanitari anche nei paesi dell’Unione Europea.

La richiesta di questi documenti, codice fiscale e tessera sanitaria, può essere inoltrata anche per via telematica sul sito dell'Agenzia delle Entrate.

Questo stesso indirizzo web permette di informarsi anche sullo stato delle pratiche relative ai documenti in esame. Infatti, molti comuni italiani avviano le pratiche per il rilascio in automatico e spediscono direttamente a casa la documentazione.

Documenti del neonato

Il bambino ha, altresì, diritto a possedere una carta di identità. Tale documento dovrà essere corredato da una foto del piccolo in formato foto tessera. La richiesta va inoltrata al competente ufficio del comune di residenza dal genitore.

L’adulto che richiede questo documento per il figlio deve essere a propria volta munito di un valido titolo di identificazione. Quindi, per richiedere la carta di identità per vostro figlio, non dimenticate di portare con voi i vostri personali documenti e controllate che non siano scaduti.

Documenti nascita di un figlio al datore di lavoro

Per godere del diritto di maternità, che è un diritto per la neomamma lavoratrice, è importante aver comunicato al proprio datore di lavoro della gravidanza (consegnando un certificato di gravidanza) e poi va inviato il certificato di nascita sia al datore di lavoro che all'Inps, con eventuale richiesta per usufruire di deduzioni fiscali per i figli a carico o, se spettano, assegni familiari, entro trenta giorni dalla nascita.

In che modo? Entro un mese dalla nascita del bambino la lavoratrice deve consegnare all’Ufficio Amministrazione del personale l’originale del certificato di nascita o la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (art. 21. D.Lgs. 151/2001 - T.U. sulla maternità), con scritto ben evidente il nome della madre del piccolo e la data di nascita.

A partire da questa data verranno calcolati i tre o quattro mesi di congedo di maternità obbligatorio, durante i quali la neomamma dovrà astenersi obbligatoriamente dal lavoro e verrà calcolata anche la data di rientro in azienda. Se la lavoratrice ha avuto un parto prematuro la data del congedo di maternità verrà calcolato a partire dalla data presunta del parto.

Contestualmente il certificato va presentato all'INPS, unitamente ad un modulo da compilare online sul sito dell'INPS, entro 30 giorni dal giorno di nascita.

Durante i periodi di congedo di maternità la lavoratrice ha diritto a percepire un'indennità economica pari all'80% della retribuzione giornaliera, che viene pagata direttamente dall'INPS, calcolata sulla base dell'ultimo periodo di paga.

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