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Giornata della gentilezza
C'è bisogno di una giornata ufficiale per ricordarci di essere gentili? Certamente sì, perché in questo mondo così frettoloso e a volte aggressivo e distante, fermarci a pensare all'importanza della gentilezza può solo farci bene. Il Il 13 novembre è la Giornata Mondiale della gentilezza, nata in Giappone nel 1988 per iniziativa del Japan Small Kindness Movement, e abbracciata in molti altri Paesi nel 1997 grazie al movimento globale World Kindness Movement che promuove la gentilezza in tutto il mondo. E allora oggi vogliamo spingere tutti voi che leggete (e anche noi che scriviamo) a domandarci cosa sia davvero la gentilezza e quali profondi risvolti possa avere un semplice atto gentile nei confronti del prossimo. Una lezione importante nella quale coinvolgere anche i nostri bambini, perché, come scriveva Seneca, "Ovunque ci sia un essere umano, vi è la possibilità per una gentilezza."
Giornata della gentilezza 2023
In tutto il mondo questa ricorrenza viene celebrata in modi diversi, con flash mob, convegni, ma anche azioni pratiche e molti eventi organizzati in Italia e in Europa coprono l'intera settimana.
Giornata della gentilezza Maestra Mary
Maestra Mary è sempre una preziosa fonte di inesauribili risorse e idee per celebrare le più importanti ricorrenze con lavoretti e attività perfette da fare a scuola e in classe. Nella sezione dedicata alla Giornata della gentilezza troverete numerosi tutorial e template da stampare e ritagliare come:
- i segnalibri della gentilezza con stampate paroline preziose (Grazie, Mi dispiace, Conta su di Me, Perdonami);
- Poesie e filastrocche sulla gentilezza;
- Frasi;
- schede didattiche con giochi, crucipuzzle ed esercizi a tema.
Giornata della gentilezza a scuola
Il 13 novembre le maestre potranno proporre ai bambini diverse attività da fare in classe. Cogliendo l'occasione della Giornata della Gentilezza potranno pensare a laboratori, letture, ma anche azioni concrete per sensibilizzare gli alunni su questo tema così importante.
I più piccoli potranno divertirsi con schede didattiche, giochi e attività mentre a quelli più grandi si potrà chiedere di fare un gesto gentile nei confronti di un compagno.
In alternativa si potrà fare a turno per comporre un collage della gentilezza: ogni allievo indicherà un'azione gentile a vantaggio dell'intera comunità.
Attività per bambini
Ammettiamolo: nelle nostre frenetiche e stressanti giornate dense di impegni pratici non sempre riusciamo a mettere al centro piccoli e grandi gesti di gentilezza. E per questo il 13 novembre diventa importante, perché in qualche modo ci costringe ad una riflessione personale e ci motiva a praticare quei famosi “atti di gentilezza a casaccio”: cedere il posto sull'autobus o quello in fila al supermercato, dire grazie e saltare con un sorriso, aiutare chiunque sembri in difficoltà (dalle neomamme con il passeggino alle signore con buste della spesa pesanti) etc...
E possiamo coinvolgere i nostri bambini in questa giornata speciale con semplici azioni:
- facciamo una dichiarazione di gentilezza ad un amico, alla nonna o un vicino in difficoltà;
- regaliamo libri, cibo e abiti agli altri membri della comunità
- ripromettiamoci di compiere almeno 3 gesti di gentilezza durante la giornata.
Se volete spunti e suggerimenti per organizzare attività per i bambini vi consigliamo di dare un'occhiata al sito Mostri di Gentilezza, nel quale Geronimo Stilton presenta un’iniziativa che ha un unico grande obiettivo: rendere il mondo migliore, un gesto per volta. Sul sito troveremo tantissime attività, spunti e materiali per partire alla scoperta del potere della gentilezza, a scuola o in famiglia, e preparare un appuntamento speciale per il 13 novembre. E sempre sul sito è possibile scaricare gratuitamente il Piccolo Libro della Gentilezza, una storia mostruosamente divertente per partire alla scoperta del potere della gentilezza con Geronimo Stilton.
Il valore della gentilezza
Gli esperti di Guidapsicologi.it spiegano l’immenso valore di questa virtù e come la sua pratica possa cambiare la percezione della quotidianità e infondere un profondo senso di benessere.
- Essere gentili fa bene alla salute
Chi è gentile si mette al riparo, almeno in parte, dai rischi legati alle malattie cardiovascolari.
È dimostrato da diversi studi scientifici che un atteggiamento nervoso e irascibile è nocivo alla salute, poiché genera un continuo stato di stress che alla lunga danneggia il corpo umano. Invece, la gentilezza genera calma, e fa sì che l’organismo non venga sottoposto a stimoli violenti e dannosi, mantenendosi rilassato e in salute, e quindi più propenso al buonumore.
- La gentilezza genera gentilezza
Se tu sei gentile gli altri saranno gentili con te. Questo è certo, o comunque molto probabile. Perché si crea un ciclo positivo per cui da un gesto gentile non può che nascere una reazione gentile. Questa virata è fondamentale soprattutto in società come quella occidentale, dove i legami relazionali sono di volta in volta più superficiali e costruiti, a discapito della spontaneità e dell’autenticità. Se la persona alla quale ci si rivolge con gentilezza normalmente è sgarbata, si troverà spaesata davanti a un’inattesa gentilezza, e sarà portata a riflettere. Certo non succede sempre, però in una buona percentuale dei casi sì, per questo è bene praticare la gentilezza, perché non c’è nulla da perdere, anzi. Affrontare il mondo e il prossimo con gentilezza ci infonde tranquillità e fa in modo che l’altro sia ben disposto verso di noi: gentilezza genera gentilezza
- L’importanza del sorriso
Essere gentili ci predispone a un atteggiamento positivo, proprio come sorridere. Quello che può sembrare un semplice dettaglio è in realtà un prezioso alleato per una comunicazione piacevole ed efficace.
Il sorriso infatti è lo strumento che abbiamo a disposizione per comunicare in maniera immediata e senza bisogno di parole quale sia la nostra predisposizione verso l’altro. È un segno di apertura e disponibilità, e ha il grande potere di regalare positività a costo zero a qualcuno che potrebbe averne bisogno. Di riflesso, saremo i primi a beneficiare di questa riconoscenza, e il piacere e il senso di appagamento che ne scaturiscono sono un bene prezioso.
- L’importanza di dare gratuitamente
Essere generosi senza pensare che si riceverà qualcosa in cambio è una grande virtù. Dare per il piacere di dare e senza l’ansia di ricevere, senza pensare sempre al proprio tornaconto, ci rende persone migliori, con il prossimo ma soprattutto con noi stessi. Qualsiasi atto che decidiamo di compiere, qualsiasi atteggiamento che assumiamo, ha prima di tutto delle conseguenze sul nostro stare. Compiere atti di gentilezza è regalare agli altri senza pretendere niente in cambio, e se praticato in modo sincero e consapevole, è il miglior modo per crescere interiormente e coltivare il proprio benessere più profondo.
- Altruismo vs individualismo
La sensibilità verso il prossimo è ciò che si allena quando siamo gentili a priori. Una facoltà che andrebbe esercitata fin da piccoli, e che spesso viene meno con gli anni, a causa di ciò che si vive e si subisce, di soprusi e dinamiche violente e scorrette di cui si è protagonisti quotidianamente. Recuperare uno sguardo puro e una buona disposizione verso il prossimo ci permetterà di aprire gli occhi e scoprire che intorno a noi ci sono infiniti esempi di gentilezza quotidiana che possiamo mettere in pratica: tenere la porta a chi sta arrivando, aiutare una persona anziana che è carica di pesi, lasciare il posto in autobus a chi ne ha più bisogno o fare passare in coda chi ha solo un prodotto mentre noi abbiamo il carrello pieno, chiedere “come stai?” dire “buongiorno” e “buonasera”, “grazie” e “non c’è di che!”. Piccoli gesti che non sono dovuti ma che diventano necessari se ciò che desideriamo è una società migliore e altruista.
- Consapevolezza del potere della gentilezza, cambio interiore
Proviamo ora a rispondere: perché non essere gentili? Cosa si guadagna? La risposta è semplice: niente. Eppure spesso si cade nei meccanismi della scortesia, si perde la pazienza, e si è poco disponibili verso chi si ha davanti.
Ognuno ha le sue ragioni per rispondere male o per essere scontroso prendendosela con uno sconosciuto, ma questo atteggiamento a cosa ci porta? Il vero passo in avanti è imparare a gestire i sentimenti negativi come la rabbia e l’invidia, non lasciare che guadagnino spazio e impedire che si assestino dentro di noi. Scardinare questo sistema di credenze è il cambio interiore da perseguire, essere noi per primi quel miglioramento che desideriamo per il mondo. E saremo più felici. Provare per credere.
E adesso vi lasciamo con le parole del premio Nobel Aung San Suu Kyi:
Fra le dolcezze delle avversità, e lasciatemi dire che sono state numerose, ho trovato la più dolce, la più preziosa di tutte, è la lezione che ho imparato sul valore della gentilezza. Ogni gentilezza ricevuta, grande o piccola, mi ha convinta che non ce ne sarà mai abbastanza nel nostro mondo. essere gentili significa rispondere con sensibilità e calore umano alle speranze e ai bisogni del prossimo. Perfino il più piccolo gesto di gentilezza può illuminare un cuore incattivito. La gentilezza può cambiare la vita delle persone.