Solo qualche settimana fa i media raccontavano che gli amministratori di Facebook, il più noto e utilizzato social network del mondo, avevano cancellato milioni di profili perché appartenenti a persone minorenni. Il regolamento del social network vieta espressamente l’iscrizione ai minori di 13 anni e la polemica venne amplificata dalla notizia che la maggior parte dei profili “abusivi” erano stati aperti dagli stessi genitori dei ragazzini.
A dare eco alla notizia anche i risultati emersi da un'indagine di Consumer Report che mostrava come Facebook avesse ben 7,5 milioni di utenti under 13 e come 5 milioni di questi appartenessero addirittura a bambini con meno di 10 anni.
Oggi invece il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, annuncia di voler aprire ai minori di 13 anni.
L’obiettivo è quello di creare un ambiente digitale protetto e sicuro per i più piccoli e soprattutto poter offrire a tutti gli iscritti l’opportunità di ricevere un’istruzione anche grazie al social network. una maggiore istruzion.
"L'educazione è chiaramente l'elemento più importante che guiderà la crescita dell'economia nel lungo termine”, ha dichiarato Zuckerberg e il settore dell’istruzione è anche una promettente miniera d’oro dal punto di vista degli affari.
L’idea di fondo, ad esempio, è che i teenager possano incontrarsi online per studiare o per condividere nozioni ed esperienze scolastiche, nonché per migliorare il rendimento e favorire l’apprendimento, anche grazie ai software che verranno e che renderanno sempre più interattivo l’insegnamento.
La proposta del fondatore di Facebook ha già sollevato un vespaio di polemiche: andrebbe, infatti, contro le attuali disposizioni del COPPA (il Children’s Online Privacy Protection Act) che obbliga tutti i siti web a rifiutare l’iscrizione ai minori di 13 anni.