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Cosa fare quando prendono in giro il bambino per il nome o il cognome?

di Francesca Capriati - 26.11.2021 Scrivici

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Cosa fare quando prendono in giro il bambino per il nome o il cognome? Consigli per aiutare i nostri figli a coltivare autostima e reagire nel modo giusto

Cosa fare quando prendono in giro il bambino per il nome o il cognome

In Italia la legge è chiara: non è consentito dare al bambino nomi offensivi, ridicoli o vergognosi. Ma il cognome si eredita e se si tratta di un cognome un po' bizzarro o ridicolo, il rischio che il bambino venga preso in giro a scuola o dagli amici è più che tangibile. I bambini sanno essere davvero crudeli, a volte. Non sempre si rendono conto di quanto facciano soffrire un compagno ed educare all'empatia e al rispetto dell'altro è una cosa importante da fare sia a scuola che a casa. Tuttavia non possiamo tenere i nostri figli sotto una campana di vetro per proteggerli da dispiaceri e problemi: dobbiamo insegnare loro a difendersi dalle offese e ad affrontare le prese in giro con una buona dose di leggerezza. Quindi, cosa fare quando prendono in giro il bambino per il nome o il cognome?

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Evita di dirgli che cosa deve fare

Se tuo figlio torna a casa e ti dice che i suoi amici lo hanno preso in giro ascoltalo senza fare commenti e soprattutto senza dirgli che cosa avrebbe dovuto fare. Se non lo ha fatto è perché non ci riesce e c'è qualche paura che lo blocca. Quindi la prima cosa da fare sarebbe ascoltare e incoraggiarlo ad esprimere i suoi sentimenti.

  • Cosa dire: "Caspita, mi dispiace tanto, non è bello quando gli altri fanno dell'ironia su qualcuno. E tu come ti sei sentito, che cosa hai provato?"

In questo modo lui si sente compreso e gli dai il permesso di riconoscere la sua emozione.

È importante, quindi, offrirgli un ascolto sincero ed empatico: accoglierlo nella sua sofferenza emotiva senza lasciarsi travolgere da emozioni spiacevoli sarà per lui un'occasione per rassicurarsi.

Dimostriamogli che siamo sicuri della sua capacità di riuscire a superare questa prova. Non dobbiamo arrabbiarci, mostrare agitazione o ansia, perché questo atteggiamento non farà che aumentare la sua sensazione di impotenza.

Fai attenzione a ciò che gli dici

Se ascolti bene tuo figlio quando parla puoi renderti conto di ciò che pensa di se stesso e dobbiamo sempre ricordare che l'ambiente in cui vive (famiglia, scuola, gli amici, i nonni…) lo condiziona fortemente. Se si sente dire spesso che non è bravo, che è disobbediente, disordinato, che non si merita niente, che non gli vuoi bene se si comporta in un certo modo lui creerà l'immagine di se stesso plasmandola su queste parole e questi giudizi. Quindi attenzione a come parliamo con i bambini: ascoltiamoci mentre parliamo con loro correggiamo quando necessario e proviamo a coltivare l'autostima personale e quella dei nostri figli.

Per cui fai attenzione a ciò che gli dici e la cosa interessante è che il modo in cui parli a tuo figlio spesso assomiglia molto al modo in cui parli a te stessa e il tuo dialogo interno probabilmente lo hai ereditato dalle persone di riferimento che hai avuto attorno da bambina.

Quindi ascoltati mentre parli a te stessa e a tuo figlio, correggi laddove è necessario e vai a rivedere la tua autostima perché quando impari a coltivarla su di te, ti verrà spontaneo promuoverla anche a tuo figlio.

Cosa vorresti che facesse tuo figlio?

E' una domanda importante perché è molto facile dire che bisogna difendersi, ma trovarsi nella situazione di essere offeso o preso in giro dagli amichetti a scuola non deve essere piacevole e non sempre i bambini hanno gli strumenti per potersi difendere.

I bambini imparano dall'esempio dei genitori e delle figure di riferimento, quindi proviamo a domandarci cosa avremmo fatto noi e soprattutto cosa possiamo fare oggi per promuovere nel nostro bambino la reazione che riteniamo più adeguata.

Difendersi con l'autoironia

Una presa in giro per il cognome o il nome non dovrebbe avere una grande importanza, a patto che non sia solo l'inizio di una serie di offese e vessazioni che nascondono veri atti di bullismo (che va immediatamente segnalato alla scuola).

Insomma, è anche molto importante insegnare ai nostri figli a prendere le cose con più leggerezza, a non essere permalosi e a ridere di se stessi insieme agli altri. In fondo sappiamo bene che che non vale la pena dare soddisfazione ad una persona che ci schernisce mostrandosi offesi. Piuttosto prova a ribaltare la questione: non permetto che si rida di me, ma di ridere CON me.

Aiutalo a sviluppare un'autonomia emotiva

I bambini che non hanno grande autostima hanno sempre bisogno di essere rassicurati, di compiacere gli altri per essere riconosciuti e trovare un loro posto nel gruppo.

Punta sulla fiducia nelle sue capacità: fagli fare un elenco delle sue capacità e ricordagli che, indipendentemente da ciò che dicono o fanno gli altri, queste abilità sono sue e principalmente lui dovrebbe esserne consapevole. Più è sicuro delle sue capacità, meno sarà influenzato dalle prese in giro dei suoi compagni coetanei, qualsiasi esse siano.

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