Congedo parentale COVID
La legge tutela i genitori lavoratori dipendenti del settore privato nel caso in cui i loro figli siano positivi al COVID oppure si trovino in quarantena da contatto o con attività didattica o educativa in presenza sospesa, e senza limiti di età e indipendentemente dalla convivenza per la cura di figli con disabilità in situazione di gravità accertata. Ma chi può usufruire del congedo parentale COVID? La misra è stata prorogata fino al 31 marzo 2022. Vediamo chi può fare domanda e come.
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Cos'è il congedo parentale COVID
L'elevata contagiosità della variante Omicron del virus COVID-19 e la grande incidenza dell'epidemia e dei contagi sulla popolazione pediatrica sta decimando le classi di infanzia e primarie, costringendo centinaia di migliaia di bambini - e i loro genitori - in isolamento a casa a causa o della positività del bambino o della quarantena da contatto stretto.
Per aiutare i genitori lavoratori è stato prorogato fino al 31 marzo 2022 (quando - speriamo - scadrà il termine dello stato di emergenza) il congedo parentale COVID. La circolare INPS 17 dicembre 2021, n. 189 fornisce le istruzioni amministrative in merito alle modalità di fruizione del congedo parentale SARS CoV-2. Vediamo in cosa consiste.
Chi può richiederlo
La prestazione può essere fruita dai genitori lavoratori dipendenti, dai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata o dai lavoratori autonomi iscritti all'INPS, per la cura dei figli conviventi minori di anni 14 affetti da SARS CoV-2, in quarantena da contatto o con attività didattica o educativa in presenza sospesa, e senza limiti di età e indipendentemente dalla convivenza per la cura di figli con disabilità in situazione di gravità accertata.
Il congedo può essere fruito anche dai genitori lavoratori affidatari o collocatari. E per i genitori di figli di età compresa tra i 14 e i 16 anni è previsto il diritto di astenersi dal lavoro, senza corresponsione di retribuzione o indennità, né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Attenzione perché possono richiedere il congedo entrambi i genitori, ma non negli stessi giorni. La circolare, infatti, precisa che: "Il lavoratore dipendente genitore di figlio convivente minore di anni quattordici, alternativamente all'altro genitore, può astenersi dal lavoro per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata della sospensione dell'attività didattica o educativa in presenza del figlio, alla durata dell'infezione da SARS-CoV-2 del figlio, nonché alla durata della quarantena del figlio disposta dal Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto"
In cosa consiste?
Per i periodi di astensione fruiti è riconosciuta un'indennità pari al 50% della retribuzione o del reddito a seconda della categoria lavorativa di appartenenza del genitore richiedente e i periodi sono coperti da contribuzione figurativa.
Sono indennizzabili solamente le giornate lavorative ricadenti all'interno del periodo di congedo richiesto.
Si può chiedere il congedo a ore?
Sì. Il congedo parentale COVID può essere fruito sia in forma giornaliera sia in forma oraria.
Il congedo parentale COVID in modalità oraria può essere fruito da entrambi i genitori purché la fruizione avvenga in maniera alternata. Sono compatibili due richieste di "Congedo parentale SARS CoV-2" in modalità oraria nello stesso giorno da parte dei due genitori, purché le ore di fruizione all'interno della stessa giornata non si sovrappongano
Come fare la domanda?
Tre le modalità per fare la domanda, che va presentata solo per via telematica:
- Tramite il portale web dell'Istituto, nell'ambito dei servizi per presentare le domande di "Maternità e congedo parentale lavoratori dipendenti, autonomi, gestione separata", se si è in possesso di credenziali SPID (Sistema pubblico di identità digitale) di almeno II livello, della Carta di identità elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS.
- Tramite il contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).
- Tramite gli istituti di patronato, che offrono un servizio gratuito.