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Come adottare un bambino del terremoto in Turchia
I telegiornali e i social ci restituiscono, dopo il devastante terremoto avvenuto tra Turchia e Siria, terribili immagini di morte e distruzione. Moltissimi i bambini tra le migliaia di vittime e molti i piccoli rimasti orfani. E si susseguono le offerte, da tutto il mondo, per aiutare i più piccoli, anche accogliendo chi è rimasto da solo. Ma come adottare un bambino del terremoto in Turchia? Si può fare?
Aya e i tanti bambini rimasti orfani
La piccola Aya è stata trovata ancora viva, appena nata, ancora attaccata al cordone ombelicale della madre ed estratta da sotto le macerie. Un vero miracolo, una notizia che ha commosso milioni di persone in tutto il mondo e che ha spinto in tantissime a scrivere per offrirsi di adottare la neonata. Ma ad occuparsi di lei è stato un lontano parente che l'ha portata in ospedale a Afrin, dove si trova in condizioni stabili, e poi si occuperà di crescerla.
Lo stesso direttore dell'ospedale, Khalid Attiah, ha dichiarato di aver ricevuto decine di telefonate da ogni parte del il mondo ma ha chiarito alla BBC: "Non permetterò a nessuno di adottarla ora. Fino al ritorno della sua lontana famiglia, la tratterò come una della mia famiglia". E per ora sua moglie, che ha partorito da poco, la sta allattando insieme al loro figlio.
Ma non c'è solo Aya. Le storie si susseguono e i soccorritori continuano a scavare sperando in altri miracoli. C'è il piccolo con grandi occhi azzurri di soli 2 mesi, tirato fuori dalle macerie dopo ben 128 ore ad Hatay, c'è la bimba di 5 anni recuperata nella provincia di Hatay dopo 150 ore e tanti altri bambini salvati dai loro genitori che hanno fatto da scudo.
Questi bambini sono stati affidati a dei parenti, ma chi è rimasto completamente solo può essere adottato?
Si può adottare?
Come accade un anno fa per la guerra in Ucraina, anche stavolta a chiarire ogni dubbio è l'Ai.Bi.
Adottare un bambino non è come comprare un nuovo prodotto al supermercato e l'afflato del momento non è motivo sufficiente (e nemmeno necessario, a ben vedere) per sorreggere a lungo termine una decisione così radicale come quella di cambiare, per sempre, il destino di una famiglia e di uno o più minori.
Inoltre è bene sapere che quando c'è un'emergenza di portata tale da stravolgere gli equilibri e la vita di un Paese, le adozioni generalmente vengono bloccate!
Perché si bloccano le adozioni?
Perché in questa situazione così difficile e confusa si deve tutelare il diritto del minore a rimanere nel suo Paese e con la sua famiglia e quindi si deve avere tempo e modo di capire se ci siano parenti, anche lontani, che possono occuparsi di lui. Senza considerare che in piena emergenza non si potrebbero fare tutte le verifiche necessarie su chi si propone di adottare il bambino a tutela della sicurezza del minore.
Insomma, come spiega Ai.Bi. anche per "limitare il più possibile la possibilità di traffici illeciti e l'intromissione di malintenzionati che, purtroppo, proprio nelle pieghe delle situazioni più drammatiche provano a infilarsi".
Proprio per questo l'Ai.Bi. torna a chiedere con forza l'istituzione dell'affido internazionale, con norme certe che lo regolamentino e la realizzazione di corridoi umanitari che permettano ai minori di venire in Italia in modo sicuro.
Come aiutare?
Se vogliamo sostenere i bambini e le popolazioni colpiti dal terremoto ecco come fare e a chi rivolgersi.
Ai.Bi.
Si può fare una donazione attraverso il modulo online già predisposto sul sito di Ai.Bi. oppure fare un bonifico bancario all'IBAN IT40Z0306909606100000122477, specificando nella causale: emergenza terremoto Siria e Turchia. Possibile anche fare un versamento su c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini IBAN: IT89R0760101600000000003012 sempre con la causale: emergenza terremoto Siria e Turchia.
UNICEF
Ecco il link per fare una donazione e capire come essere di aiuto.
Caritas
La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell'otto per mille per le vittime del terremoto. A questo link tutte le info per essere di aiuto.
Save The Children
A questo link si può scegliere quanto donare e leggere in cosa sono impegnati i volontari.