Come accogliere i bambini ucraini
Da quasi un anno le immagini della guerra in Ucraina si susseguono ad ogni ora nelle nostre case, la commozione e la preoccupazione scaturita da quei bambini che scappano dal loro Paese, costretti da un momento all'altro ad abbandonare le loro camerette, gli amici, la scuola, le loro abitudini, spinge molti di noi a chiederci come possiamo aiutare. E' possibile dare una mano? Come accogliere i bambini ucraini che scappano dalla guerra e come aiutare.
In questo articolo
É possibile accogliere i bambini ucraini?
É possibile ospitare i minori che scappano dall'Ucraina con le loro famiglie?
Come spiega l'Ai.Bi.:
Al momento non ci sono ancora le condizioni per potere accogliere minori ucraini in fuga dalla guerra ma chiunque può dichiarare la propria disponibilità alla accoglienza
Ai.Bi. chiarisce anche che ad oggi non esiste una legge in Italia che disciplini l'affido internazionale, ovvero quel provvedimento temporaneo volto a tutelare un minore in vista di un successivo re-inserimento nella famiglia di origine. Quindi l'affido internazionale non rappresenta una possibilità per aiutare concretamente.
Diversa è la situazione di minori non accompagnati arrivati o che arriveranno sul territorio italiano. Per loro, una volta affidati alle autorità italiane, può essere valutata anche l'opzione di un progetto di affido temporaneo presso una famiglia.
Come dare la propria disponibilità all'accoglienza
La Federazione AVIB rappresenta 19 associazioni italiane che operano sul territorio: si può scrivere a federazione.avib@gmail.com per avere informazioni.
In questi anni le Associazioni aderenti all'AVIB hanno ospitato decine di migliaia di bambini nell'ambito dei progetti Chernobyl grazie al sostegno e alla collaborazione delle famiglie e degli Enti locali e anche in questa tragico momento mettono a disposizione la loro professionalità, le loro conoscenze e il senso di responsabilità che da sempre le caratterizza.
Si può anche compilare il modulo disponibile sul sito CONADI (il Consiglio nazionale diritti infanzia e adolescenza) che ha pubblicato delle linee guida per chi volesse e potesse ospitare in via temporanea un minore nella sua abitazione.
Come aiutare dunque?
Ai.Bi. opera in Ucraina da più di 16 anni in favore dei bambini e delle famiglie in difficoltà in Moldova.
Per portare avanti tutte queste attività Ai.Bi. ha lanciato la campagna di raccolta fondi #BAMBINIxLAPACE, a cui chiunque può aderire con una donazione libera: ogni aiuto, in un momento come questo, è importante e fondamentale.
Inoltre si può aderire al progetto "Adotta a distanza i bambini di un orfanatrofio" per aiutare i minori assistiti da Ai.Bi. negli orfanotrofi in Ucraina.
In sostanza, oggi gli interventi Ai.Bi. sono dislocati nelle seguenti località:
- Obolon (Kiev) e Stepashky, villaggio a 300 km da Kiev: creazione di due "Punti Ai.Bi", ovvero luoghi sereni, sicuri e colorati dove i bambini e ragazzi possono partecipare ad attività ludico-motorie e ritrovare un po' di serenità. Un'equipe costituita da animatrici e psicologhe li segue per aiutarli a superare il trauma della guerra e fornisce assistenza alle mamme;
- Volodarka, a 120 km da Kiev: sostegno domiciliare per circa 70 bambini e ragazzi ospiti di un Istituto, ora chiuso, attraverso il programma di Adozione a Distanza già attivo prima dello scoppio della guerra;
- Volodarka e Carapishy: distribuzione regolare di generi di prima necessità alle famiglie sfollate e più vulnerabili e attivazione del Ludobus della Pace, una ludoteca itinerante allestita a bordo di un pulmino per portare animazione ai bambini di vari villaggi;
- Kiev: una linea telefonica di supporto psicologico per donne, bambini e famiglie.
L'UNICEF lavora a supporto del Governo per l'accoglienza dei minori migranti e rifugiati, per garantire protezione, per favorire canali di accoglienza che coinvolgano la società civile – come l'affidamento familiare nei casi in cui è possibile prevederlo – e per garantire il reinserimento educativo.
Rispetto alla possibilità di affido familiare, l'UNICEF supporta forme di accoglienza alternativa, come il Progetto Terreferme o il Tutore volontario.
A chi rivolgersi
- Il Consiglio Nazionale dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza (CONADI) spiega che chi intende manifestare la propria disponibilità ad ospitare temporaneamente i bimbi ucraini nelle proprie case deve compilare il modulo dedicato con nome, cognome, residenza, numero di bambini ospitabili; età del bambino ospitabile; presenza di altri minori o anziani o animali in casa e periodo di disponibilità all'accoglienza. CONADI chiarisce che questo non apre la strada ad un'adozione internazionale e rappresenta solo un'accoglienza momentanea. CONADi precisa, quindi, che: "NON si tratta di adozione, NON si tratta di affido internazionale, NON c'è possibilità che i bambini vengano adottati in futuro. L'ospitalità è "temporanea", cioè legata al periodo dell'emergenza e può essere prestata da una famiglia o persona singola".
- Ai.Bi è sempre a lavoro. Per info si può scrivere a accoglienzaucraina@aibi.it
- La piattaforma internazionale ICanHelpHost permette di registrarsi e dare la propria disponibilità per ospitare profughi in fuga dalla guerra.
- Mamme Matte ha preparato un modulo che si può compilare online per dare la propria disponibilità ad accogliere famiglie ucraine.
Come aiutare i bambini malati
Claudia Segre, presidente di Global Thinking Foundation, che da anni supporta progetti di assistenza per bambini malati oncologici in Ucraina, in collaborazione con l'Associazione Soleterre, spiega che c'è molta preoccupazione per i piccoli pazienti oncologici. C'è una grande carenza di assistenza ospedaliera e molti bambini hanno dovuto lasciare gli ospedali per raggiungere i rifugi.
E', quindi, possibile sostenere le attività di Soleterre che lavora ogni giorno per garantire forniture mediche, strumentazione chirurgica, farmaci .