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Bambini orfani bloccati in Ucraina, il dramma dei genitori adottivi

di Francesca Capriati - 03.03.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Bambini orfani bloccati in Ucraina: i drammatici appelli di molte coppie italiane che hanno adottato bambini in Ucraina e che sono rimasti bloccati dalla guerra

Bambini orfani bloccati in Ucraina

La guerra in Ucraina miete migliaia di vittime tra i civili e a farne le spese sono soprattutto i più vulnerabili: i bambini. Costretti ad abbandonare le loro case, a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere il confine e lasciare il loro Paese senza alcuna certezza del futuro. Bambini malati di cancro che hanno dovuto scappare dall'ospedale dove stavano ricevendo cure mediche per rifugiarsi nei sotterranei, dove manca del tutto un'assistenza sanitaria adeguata. E i bambini negli orfanotrofi ucraini, senza genitori né punti di riferimento. Il dramma riguarda i piccoli orfani e anche quelli che sono stati già adottati da coppie italiane ma che erano in attesa di completare l'iter di adozione per poter venire in Italia. Un iter che è stato improvvisamente bloccato dalla guerra, impedendo ai genitori di andare a prendere i figli.

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L'adozione internazionale

L'iter per adottare un bambino inizia allo stesso modo, sia per chi sceglie l'adozione in Italia che per quella internazionale. Bisogna presentare una domanda al Tribunale dei Minori della propria città (il modulo è disponibile nelle cancellerie) per affermare la propria disponibilità ad adottare un bambino. Alla domanda vanno allegati alcuni documenti.

L'adozione internazionale può concludersi con successo solo ed esclusivamente se ci si affida ad un ente, autorizzato dalla Commissione per le adozioni internazionali, che si occupa di seguire glia spiranti genitori in tutto l'iter, tiene i rapporti con le autorità straniere e coordina i viaggi all'estero, nonché organizza corsi per i  genitori.

Sul sito della Commissione per le adozioni è disponibile un elenco aggiornato degli enti autorizzati, ognuno dei quali opera in alcuni Paesi. Uno degli enti accreditati maggiormente attivo è l'Ai.Bi. Amici dei bambini che ha sedi in tutta Italia, per curare la procedura di adozione internazionale da Milano a Palermo, ed è operativo in tantissimi Paesi, compresa l'Ucraina.

L'ansia dei genitori adottivi

In una nota l'Ai.Bi spiega:

La preoccupazione va anche a quei genitori adottivi che, già abbinati a bambini russi, dopo mesi difficilissimi per via della pandemia, si trovano ora davanti a un nuovo e più pericoloso ostacolo da superare. Per non dire di quelle coppie italiana (alla settimana scorsa si trattava di 6 famiglie) che si trovano in Ucraina e sono in attesa di tornare a casa con i loro figli.

Un'altra organizzazione che si occupa di adozioni internazionali in Ucraina è Cifa, un'organizzazione non governativa nata a Torino. Sta seguendo 119 coppie che in Italia sono in attesa di concludere un'adozione in Ucraina. Molti di questi genitori sono ormai agli sgoccioli del loro iter adottivo: devono presentarsi in udienza davanti a un giudice in Ucraina, hanno già conosciuto e stabilito un rapporto con i loro figli e soffrono perché non sanno se andrà tutto bene e se riusciranno portare a casa i loro bambini.

Come aiutare i bambini orfani in Ucraina

Ai.Bi. opera in Ucraina dal 1999 e, insieme ai suoi partner locali, si è attivata per portare il proprio sostegno fornendo supporto psicologico specifico per i bambini e i ragazzi, implementando le attività che già vengono portate avanti sul territorio, in modo particolare negli orfanotrofi e per i minori in difficoltà familiare e organizzando attività ludiche che possano regalare ai minori un momento di spensieratezza e di speranza. Ma è anche operativa nel fornire aiuti concreti ai bambini, sotto forma di alimenti, vestiti, materiale scolastico e tutto quello hanno bisogno. Inoltre è a disposizione per contribuire alle spese di trasporto per permettere ai minori di lasciare le zone più critiche del conflitto in coordinamento con la rete di organizzazioni locali a tutela dei minori.

  • Per portare avanti tutte queste attività Ai.Bi. ha lanciato la campagna di raccolta fondi #BAMBINIxLAPACE.

I corridoi umanitari per gli orfani

Con una dichiarazione congiunta della ministra della famiglia Elena Bonetti e del ministro degli esteri Luigi Di Maio si apre uno spiraglio di speranza. Nella nota si legge che "nella cornice dei rapporti già in essere in materia di adozioni internazionali tra l'Italia e l'Ucraina, siamo impegnati in queste ore nell'attivazione di corridoi speciali per i minori orfani, perché al più presto ed in sicurezza possano raggiungere il nostro Paese.

L'ambasciata italiana in Ucraina è al lavoro per creare le condizioni delle partenze, mentre in Italia la commissione per le adozioni Internazionali si sta attivando per predisporre la prima accoglienza".

E' possibile prendere in affido un bambino ucraino?

Ad oggi non esiste una legge in Italia che disciplini l'affido internazionale, ovvero quel provvedimento temporaneo volto a tutelare un minore in vista di un successivo re-inserimento nella famiglia di origine. Quindi l'affido internazionale non rappresenta una possibilità per aiutare concretamente.

5 Enti LIAN – Life In Adoption Network: Ai.Bi. Amici dei Bambini, Ariete Onlus, ASA Onlus, CIFA for people, Fondazione Patrizia Nidoli hanno diffuso una nota congiunta nella quale scrivono:

Le notizie che si susseguono in queste ore - dichiarano i Presidenti dei 5 enti LIAN - rendono sempre più evidente la totale mancanza di sicurezza per migliaia di minori ucraini. Occorre prevedere la possibilità di lavorare in maniera coordinata con le autorità locali per garantire un'accoglienza temporanea dei bambini e metterli così in salvo finché la situazione nel loro Paese non si sarà stabilizzata. L'affido internazionale può essere lo strumento più idoneo per aiutare migliaia di bambini a recuperare una stabilità psico-fisica.

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