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Smartworking e didattica a distanza, consigli per sopravvivere alla seconda ondata. Metterli in pratica è davvero una missione possibile? Tra le parole del 2020 che hanno cambiato le famiglie e le loro abitudini la DAD è al primo posto e rimarrà al centro dei trend 2021 delle famiglie anche il prossimo anno. Per comprendere la portata del binomio Covid-19 e bambini però manca ancora un termine, preso in prestito dal linguaggio anglosassone: smartworking. Ed è qui che le cose si complicano, perché alla luce del nuovo DPMC in vigore dal 26 ottobre 2020, 2 milioni di ragazzi sono già a casa in DAD, nuovamente trasferiti dal loro banco in classe alla cameretta. Miscelare questa novità che andrà avanti almeno fino al 24 novembre 2020 allo smartworking di una mamma o di un papà (spesso combinati insieme) diventa quindi la missione dell'inverno. Obiettivo: mantenere la concentrazione di tutti, senza conflitti. E qui ci sono i trucchi e le idee creative per farcela a lavorare durante la pandemia (e anche a studiare).
Smartworking e didattica a distanza, consigli di sopravvivenza
In tanti pensavano che il work-life balance, ovvero l'equilibrio tra "le cose di lavoro" e la sfera personale, avrebbe ricavato un gran giovamento dallo smartworking. Che non a caso in Italia è anche tradotto come lavoro agile, quindi un'espressione che riporta alla mente immagini della sfera della velocità e della semplicità, del problem solving immediato. Questa teoria non prendeva in considerazione il Covid-19, il fatto che milioni di famiglie nel mondo durante la quarantena di marzo 2020 si sarebbero ritrovati sì a casa in modalità smartworking, ma con i figli a carico, oltretutto impegnati nelle loro attività scolastiche. Se prima della pandemia una delle esigenze era capire come passare tempo di qualità in casa con i bambini, col Covid-19 la corsa al chiudere le proprie task quotidiane al meglio delle possibilità di ciascuno è diventata un'esigenza di tutti: lavoratori agili e studenti.
Non sempre però la concentrazione ha favorito il lavoro (o lo studio) di chi è rimasto costretto in casa e chi, oggi a maggior ragione, è tornato di nuovo agli assetti della scorsa primavera.
Come mescolare le esigenze di tutti? Qui ci sono i consigli per garantire la calma e la tranquillità che meritano i membri della famiglia nelle attività quotidiane.
Come tenere alta la concentrazione di tutti nei periodi di DAD e Smartworking
Creare angoli di lavoro e studio dedicati a ciascuno
Un'impresa non facile per chi vive in case piccole, a maggior ragione se gli spazi domestici che diventano spazi lavorativi e didattici faticano spesso a delineare i propri confini. Come riporta già una ricerca del 2017 sugli spazi di lavoro che diventano luoghi di studio dal titolo Home as a workplace, avere uno spazio dedicato è la prerogativa per concentrarsi il più a lungo possibile. Per gli studenti coinvolti nello studio della Walden University dividere con una tenda o pannelli divisori temporanei la propria stanza da quella del coinquilino (si trattava in quel caso di studenti universitari) è diventato fondamentale non solo per assicurarsi uno spazio personale ma anche per proteggerlo. Considerando che la DAD prevede il silenzio - i bambini e i ragazzi devono ascoltare la lezione, in alcuni casi parteciparvi attivamente - e che il lavoro agile invece può essere fatto di telefonate e videochiamate, gli spazi separati (e delle buone cuffie con possibilità di insonorizzare i rumori circostanti) sono fondamentali. Ma hanno anche una valenza psicologica: pongono confini tra i membri familiari, li dividono con una barriera seppur sottile e permettono loro di allontanarsi nelle ore necessarie, ritrovandosi ad esempio insieme a tavola quando tutti avranno finito.
Impostare un calendario personale e familiare
Non c'è niente che mandi in tilt la produttività come un impegno saltato. E anche gli equilibri familiari vengono intaccati se ci si perde l'appuntamento importante di un membro della famiglia.
Per questo è fondamentale creare calendari condivisi in modo tale da avere sott'occhio una panoramica delle attività quotidiane di ognuno. Aiuta a non perdersi pezzi, a essere sempre aggiornati sulla didattica a distanza dei bambini se già grandicelli e sul lavoro del partner. In questo senso le bacheche gratuite di Trello sono perfette: condivisibili tra tutti, aggiornabili online in modo smart, facilmente gestibili anche da smartphone, tengono tutti sempre informati su ciò che accade.
Imparare a delegare (sì, anche ai bambini)
Se il dopo-pranzo è un momento delicato per mamma e papà che hanno telefonate o scadenze non rimandabili, demandare ai bambini alcune attività domestiche è un modo sia per responsabilizzarli che per scaricare un po' di pressione. Faccende domestiche e bambini è sempre un binomio utile per responsabilizzarli, soprattutto nei periodi pieni. Sparecchiare la tavola, caricare la lavastoviglie sono due delle attività che i bambini possono portare avanti da soli anche se piccoli.