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Sculacciare i figli è giusto?
Sculacciare i figli, sì o no? Tanti sono ancora i dubbi che ruotano attorno alla questione. Alcuni genitori sono sempre e comunque contrari, altri sostengono che una sculacciata ogni tanto possa solo fare bene. Ma cosa ne pensano gli esperti?
In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza sull'argomento molto dibattuto, per scoprire quali potrebbero essere le conseguenze delle sculacciate sulla psicologia, sull'emotività, sui comportamenti, sullo sviluppo dei bambini.
Sculacciate: perché i genitori le danno
Le mani non vanno mai alzate sui bambini, non stiamo dunque parlando, in questo articolo, di coloro che hanno atteggiamenti violenti nei confronti dei minori, sempre e comunque da punire. Ma di quei genitori ai quali, davanti ad un capriccio, ad una presa di posizione, scappa uno schiaffo o una sculacciata.
Non sono genitori cattivi, certamente. A volte quel gesto arriva in un momento di stanchezza e nervoso, davanti ad un figlio che non ascolta, che non si calma e dopo averle provate davvero tutte. Il genitore sculaccia o magari dà uno schiaffo e subito dopo si pente, credendo lui, per primo, che non sia quello un metodo corretto.
Ci sono poi genitori - parliamo di una parte notevolmente minore - che utilizzano le sculacciate proprio a scopo educativo. Ma, in questo caso, sono davvero molte le perplessità.
Sculacciate: cosa dicono gli esperti
In passato sculacciate, schiaffi e - a volte - anche pratiche più violente erano - purtroppo - diffuse in molte famiglie. La punizione fisica faceva parte dell'educazione e non c'era nulla di male. Andando avanti negli anni, grazie agli studi di pediatri e psicologi, fortunatamente questo modo di pensare è stato superato. Ma, in molte famiglie, la sculacciata resta una punizione, magari sporadica, ma presente.
Secondo alcuni studi però, sculacciate e schiaffi, non andrebbero mai dati, piuttosto andrebbero trovate modalità alternative - e più efficaci - per correggere il minore e fargli capire che quella determinata cosa non si fa.
La maggior parte di pediatri, psicologi, specialisti dell'infanzia sono contrari alle sculacciate e a qualsiasi altro tipo di punizione corporale.
Sculacciate e schiaffi, infatti, possono influenzare negativamente l'autostima del bambino, provocarne danni psicologici nel tempo, nonché causare danni fisici al piccolo.
Non solo, sempre secondo studi, la sculacciata non è un metodo educativo efficace, poiché non spiega l'errore, ma sopprime un'azione negativa. Il bambino, dunque, non comprenderà a pieno che ciò che ha fatto è sbagliato e se non lo farà più sarà soltanto per paura. Il piccolo non capirà che quella determinata azione è sbagliata, ma si ricorderà solo del dolore e di quell'atto punitivo arrivato all'improvviso.
I danni delle sculacciate sui bambini
La sculacciata, lo schiaffo, le botte più in generale possono provocare dei danni importanti a livello emotivo, psicologico e comportamentale.
Il bambino potrebbe dimostrarsi aggressivo, non riuscire a socializzare, essere sempre arrabbiato, prevenuto, scontroso o anche avere timore degli altri. Sculacciate e schiaffi potrebbero avere conseguenze sul rendimento scolastico, provocare danni a livello dello sviluppo cerebrale.
Una volta cresciuti e diventati adulti, inoltre, le botte ricevute da bambini, potrebbero aumentare il rischio di ansia, depressione. Senza togliere che l'esempio ricevuto potrebbe ricadere sul loro futuro partner e sui loro futuri figli.
Le alternative educative a schiaffi e sculacciate
Esistono tante efficaci e positive alternative a schiaffi e sculacciate che, se adottate dai genitori, porteranno ai risultati sperati in tempi più rapidi e senza danni psicologici e fisici per i bambini. Cari genitori, ricordate che i bambini non vanno "puniti" ma "educati". E la sculacciata è "punitiva", mentre il dialogo e altre tattiche che ora vi illustriamo risultano "educative".
Secondo gli esperti, spesso gli adulti pretendono troppo dai bambini piccoli: una disciplina che è loro intrinseca, ma va loro insegnata gradualmente. La comunicazione è al primo posto: un genitore deve insegnare le regole, ma spiegandone i vantaggi.
Se un bambino fa qualcosa di sbagliato, è importante riprenderlo, senza mai umiliarlo - ne tanto meno sculacciarlo - ma con tono fermo, sguardo serio, perché il messaggio da far recapitare al bambino sia "Questo è sbagliato!". Ma all'esclamazione deve necessariamente seguire una spiegazione che faccia comprendere al piccolo gli svantaggi di quell'azione, quali possono essere le sue conseguenze, cosa potrebbe accadere o è accaduto di pericoloso o sbagliato, in modo che il bambino non lo ripeta più.
Servono forme sane di disciplina, dicono gli esperti, che aumentino l'autostima dei bimbi e non la influenzino negativamente, che facciano crescere il piccolo e non lo umilino, che permettano di individuare il vantaggio e capire l'errore e che non risultino - come nel caso di schiaffo e sculacciata - una soppressione di quel comportamento e basta. .
Pentirsi di aver dato una sculacciata
Una sculacciata prima o poi può scappare a qualsiasi genitore, anche al più calmo e pacato, anche a colui che "Io? Una sculacciata a mio figlio mai!".
Può accadere, in un momento di particolare stanchezza, nervoso, quando una mamma o un papà sono arrivati al limite, perché magari è stata una giornata pesante al lavoro, perché si sta attraversando un periodo della vita molto complicato.
Succede e un genitore se ne pente subito dopo e non sa cosa fare con il figlio. "Chiedere scusa" può essere la soluzione. Anche un genitore può chiedere scusa al proprio figlio e, facendolo, passerà un messaggio molto importante al bambino. Spiegargli che quel comportamento non è stato corretto, ma che è stata la conseguenza di un po' di nervoso, servirà da lezione, al piccolo, molto più della sculacciata o dello schiaffo.
Non c'è nulla di male a fare un passo indietro, a riconoscere un errore.
Nessun genitore è perfetto.