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Come fluidificare il catarro
Avete presente quella sostanza fluida e filante, di consistenza maggiore di quella del muco, e che ogni tanto emettiamo quando tossiamo? Sì, stiamo palando del catarro, una cosa che emerge a causa di infiammazioni dovute alle diverse patologie che possono interessare il tratto respiratorio. Ma come si può fare per fluidificare il catarro e sentirsi meglio?
Fluidificare il catarro: cos'è
Prima di capire insieme come fluidificare il catarro, occorre fare un passo indietro per capire cos'è esattamente. Il catarro è quella sostanza simile al muco che si forma quando sono in atto dei processi patologici delle mucose respiratorie, e quindi quando stiamo soffrendo di un'infiammazione delle vie aeree.
Se il muco si rivela utile perché mantiene idratate le nostre mucose e perché funge come una specie di filtro contro agenti esterni potenzialmente dannosi, il catarro lo è un po' meno, perché può essere il segnale d'allarme di infezioni, allergie, asma e molti altri problemi.
Quando questo accade arriva la tosse grassa, vale a dire un meccanismo fisiologico che ci fa liberare del catarro in eccesso, che altrimenti si accumulerebbe nei bronchi.
Le malattie associate al catarro
Il catarro può essere il segnale di diverse patologie in atto. Come riporta un articolo dell'Istituto Clinico Humanitas, può essere sintomo di:
- Asma;
- BPCO;
- Bronchite;
- Enfisema;
- Fibrosi cistica;
- Pertosse;
- Polmonite;
- Raffreddore;
- Tracheite;
- Varici esofagee.
La lista riportata non è esaustiva, purtroppo, ma qual che è certo è che risulta essenziale trovare un modo per fluidificare il catarro.
Cosa fare con il catarro
Per fluidificare il catarro nella giusta maniera, la prima cosa da fare è capire da cosa è stato causato. Essendo un sintomo e non una patologia vera e propria, non esistono terapie direttamente mirate alla sua eliminazione. Tuttavia, la presenza di catarro può rivelarsi fastidiosa perché può complicare la respirazione e la deglutizione: si accumula nelle vie aeree e impedisce una corretta respirazione, soprattutto quando siamo sdraiati.
Alla luce di tutto questo, e soprattutto consapevoli del fatto che non esistono dei rimedi veri e propri, per fluidificare il catarro bisogna mettere in atto delle piccole accortezze e affidarsi soprattutto ai rimedi naturali.
I rimedi naturali per il catarro
I migliori rimedi per fluidificare il catarro sono consumare bevande calde come camomilla, tè e latte, meglio se con l'aggiunta di miele. Vale anche la pena dei suffumigi che hanno un'azione emolliente e decongestionante.
Molto importante è anche l'umidificazione dell'aria nella stanza, ciò vuol dire che molto utile è l'acquisto di un apposito umidificatore. In alternativa, si possono posizionare degli asciugamani bagnati sui termosifoni. Sarebbe decisamente opportuno anche non fumare.
Un altro rimedio naturale che potrebbe rivelarsi davvero utile è un impacco da applicare sulla schiena: riesce a fluidificare il catarro e a lenire la tosse.
Anche l'alimentazione può dare una mano, il che vuol dire che è più indicato preferire prodotti caldi e liquidi come zuppe, passati, vellutate e brodini. Ci sono anche cibi definiti "sciogli muco", ovvero cipolla, porro, sedano, finocchio, cavolfiore, carota, fagiolini, aglio e rapa.
Molto indicato è anche ricaricarsi di vitamina C ingerendo agrumi, cachi e kiwi. Da evitare, invece, sono gli alimenti che favoriscono la produzione di catarro: patate, cibi fritti e grassi, latticini e farinacei raffinati.
Quando rivolgersi al medico
Come riporta un articolo di Humanitas Gavazzeni Bergamo, in presenza di catarro è sempre opportuno rivolgersi al medico se questo si presenta in grandi quantità, se non accenna a diminuire nel tempo e se si sospetta che possa essere associato a una delle patologie di cui vi abbiamo parlato sopra.