In questo articolo
Bambini a casa da soli
Può capitare a qualsiasi genitore, anche a quelli più apprensivi, di lasciare i propri bambini a casa da soli. Magari solo per qualche minuto, il tempo necessario per andare a comprare il pane per esempio, ma può davvero succedere a tutti. Il punto è: c'è una legge che li tutela? E quindi, stiamo per caso commettendo un reato? Scopriamolo insieme.
La risposta è sì: esiste una legge che specifica quando lasciare i bambini a casa da soli è reato. Si tratta dell'articolo 591 del Codice Penale che recita esattamente le seguenti parole:
"Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a sé stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni.
Alla stessa pena soggiace chi abbandona all'estero un cittadino italiano minore degli anni diciotto, a lui affidato nel territorio dello Stato per ragioni di lavoro.
La pena è della reclusione da uno a sei anni se dal fatto deriva una lesione personale, ed è da tre a otto anni se ne deriva la morte.
Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dell'adottato".
Ciò vuol dire che, secondo la Costituzione italiana, è reato lasciare i bambini a casa da soli se la loro età è inferiore a 14 anni.
Cosa si rischia
Se i bambini a casa da soli sono minori di 13 anni, o sono più giovani, i genitori o i tutori rischiano il carcere. Ciò non toglie che, nel caso in cui questo dovesse avvenire, verranno presi in considerazione alcuni fattori come l'età dei bambini a casa da soli e il tempo per cui ci sono stati.
Condizioni necessarie perché la pena non sarà la stessa nel caso in cui venga abbandonato in un appartamento un lattante di pochi mesi e per alcune ore, o nell'eventualità in cui venga lasciato solo un ragazzino di 12 anni per una ventina di minuti (il tempo del pane, per intenderci)
Altri fattori sono il momento della giornata, ovvero la notte o le ore diurne, e le tempistiche.
E se non corrono pericoli?
Secondo la legge italiana, non cambia niente se i bambini lasciati a casa da soli sono già in grado di badare a loro stessi o se hanno a disposizione strumenti per contattare i genitori o il servizio di emergenza come può essere uno smartphone, per esempio.
Questo perché la condotta che punisce questa legge non è l'eventuale rischio che corre il minore, ma il venire meno all'obbligo in quanto genitore di custodia e cura.
Allo stesso modo risponde del reato il genitore che, pur stando in casa, non vigila sul bambino perché magari si è addormentato, oppure nell'eventualità in cui mamma e/o papà non richiedano assistenza medica se ce ne fosse bisogno.
È bene sapere però che nel corso degli anni ci sono stati casi in cui i giudici hanno ritenuto di dover esclude il reato di abbandono di minori come, per esempio il genitore assolto (Cass. pen. n.9276 del 2 marzo 2009) perché è stato accertato che il figlio non aveva corso alcun pericolo, neppure potenziale, e che aveva comunque vigilato e adottato ogni accorgimento per evitare rischi per il minore.
Poi ancora le eventualità in cui si è stati costretti per necessità dove i giudici hanno voluto tenere in considerazione:
- il livello di maturità del minore e la sua capacità di reazione a fronte di una situazione di pericolo;
- il posto in cui era stato lasciato solo;
- la presenza in casa di altri fratelli maggiori di 14 anni.