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Il 20 dicembre è la Giornata Internazionale della Solidarietà Umana

di Elena Cioppi - 20.12.2020 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Il 20 dicembre è la Giornata Internazionale della Solidarietà Umana, una ricorrenza molto importante perché accende i riflettori su chi ha davvero bisogno.

In questo articolo

Il 20 dicembre ricorre annualmente la Giornata Internazionale della solidarietà umana e anche quest'anno non farà eccezione. Questa celebrazione ha preso il via nel 2005, per volere dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: nella Ris. 60/209 si legge infatti che la solidarietà sia uno dei valori imprescindibili, universali e fondamentali tra i popoli.

Insegnare la generosità ai bambini, partecipare attivamente alle iniziative solidali anche attraverso l'acquisto di regali sostenibili e benefici per chi è in difficoltà è uno dei modi per contribuire al diffondersi di questo valore, inizialmente su piccola scala con le persone che si conoscono e che fanno parte del nucleo familiare; poi, via via, allargando anche a chi non si conosce, per rendere il valore della solidarietà più universale possibile.

Giornata internazionale della Solidarietà umana, i suoi valori e la sua importanza

Tra gli obiettivi delle Nazioni Unite quando è stata istituita la Giornata della Solidarietà umana ci sono alcuni dei capisaldi della pace tra popoli, della tolleranza e di tutti quei sentimenti che dovrebbero guidare gli altri verso il prossimo. Questa ricorrenza infatti si celebra:

  • per avere un giorno in cui parlare di unità e diversity
  • per ricordare ai governi il rispetto verso il loro impegno internazionale
  • per diffondere l'importanza del concetto di solidarietà nel mondo
  • per incoraggiare il dibattito e promuovere la solidarietà, accendendo anche i riflettori sui bisogni dei paesi in via di sviluppo.
  • per muovere azioni virtuose capaci di attivre iniziative contro la povertà

Nell'anno del Covid-19 è ancora più importante, se possibile rivolgere lo sguardo verso chi è in difficoltà. Il rapporto della Caritas su Povertà e esclusione in Italia dell'autunno 2020 ha messo in luce che la pandemia ha trasformato la demografia del nostro paese, portando molte famiglie a richiedere l'aiuto delle associazioni benefiche per la prima volta dopo anni di stabilità. Questo vuol dire che la solidarietà non deve essere un valore lontano, che non appartiene alla nostra società, ma che invece può entrare attivamente nella vita quodiana, soprattutto dei bambini che sono naturalmente portati (senza sovrastrutture) a prendersi cura degli altri.

Che cos'è la solidarietà

Nell'idea delle Nazioni Unite, il concetto di solidarietà "muove il lavoro dell'Organizzazione sin dalla sua nascita". Anzi, potremmo definirla la sua ragion d'essere per promuovere pace e sviluppo economico e sociale, diffondere i diritti umani ovunque e così anche la tolleranza. Sono concetti universali, che ai bambini possono essere prima insegnati nel piccolo del suo ambiente, promuovendo atti di gentilezza e condivisione con i fratelli o i compagni; poi può essere ampliato, favorendo il concetto di empatia, avvicinando i bambini ad altre culture.

Nel 2005 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di mettere su carta questo ideale, nella risoluzione 60/209: dentro ci sono raccolti tutti i valori universali legati alla pace e alla tolleranza.

Come promuovere la solidarietà con i bambini

Parlare di condivisione e tollerenza con i bambini non è difficile, se si traslano questi concetti sulla sua vita quotidiana. Si parte da questi piccoli, grandi gesti per insegnare loro a osservare il mondo con occhi critici, a darsi da fare per cambiare le cose e provare a fare la differenza. Senza pensare a grandi gesti eclatanti, la solidarietà nei bambini può partire in famiglia: diverse ricerche hanno messo il focus sul ruolo dei genitori e in particolare della mamma, che diventano esempio vivente e costante di atti di gentilezza. In questo modo il bambino si sente stimolato positivamente e anche solo per spirito di emulazione, almeno all'inizio, comincerà a voler imitare i suoi genitori. Un bel modo per allenare questi valori in famiglia tutti i giorni.

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