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Famiglia tossica: come riconoscerla e cosa fare per i bambini

di Elena Berti - 04.04.2022 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Come riconoscere una famiglia tossica per i bambini: comportamenti e relazioni che fanno pensare a tossicità in famiglia, come intervenire

Come riconoscere una famiglia tossica per i bambini

Si pensa che i genitori amino sempre i propri figli, pur commettendo errori umani. Se è vero che mamma e papà non hanno super poteri, ma sono fatti anche loro di pregi e difetti, purtroppo può capitare che il loro comportamento diventi del tutto sbagliato e sfoci in qualcosa di pericoloso per i figli. Ecco come riconoscere una famiglia tossica per i bambini

In questo articolo

Che cos’è la famiglia tossica

Il termine tossico viene utilizzato spesso nella narrazione moderna per indicare diversi tipi di relazione, tipicamente quella amorosa, ma non soltanto. Ha ovviamente una connotazione negativa, perché indica un rapporto in cui ci si fa del male, se non fisicamente anche soltanto a livello psicologico, in maniera bidirezionale oppure unidirezionale. 

La famiglia tossica è quella famiglia in cui alcuni comportamenti messi in atto da uno o più elementi (il padre, la madre, entrambi i genitori o ancora i nonni, ma non solo, anche i fratelli) provocano dei problemi a livello emotivo ad altri membri del nucleo familiare. 

Come riconoscere una famiglia tossica

Non è semplice riconoscere una famiglia tossica. Spesso non ne è capace nemmeno chi ci vive dentro, figuriamoci quanto può essere complesso rendersi conto di certe dinamiche dall'esterno. È più facile farlo, però, quando si è esterni (e quindi si ha maggiore distacco) ma si ha una posizione privilegiata rispetto alla famiglia in questione, perché la si vive, se ne conoscono tutti i membri, le abitudini, i comportamenti. 

Caratteristiche della famiglia tossica

Ecco alcuni tra gli elementi più classici che si ritrovano all'interno delle famiglie tossiche

  • violenza fisica: è forse la caratteristica a cui pensiamo subito, ma non è la principale proprio perché la tossicità si esprime soprattutto attraverso comportamenti che, in apparenza, non sembrano davvero problematici
  • violenza psicologica: questo elemento è molto più subdolo ed è tipico delle famiglie disfunzionali, perché spesso è perpetrata da un solo membro ai danni di uno o più membri della famiglia, e a lungo andare mette chi la subisce in una posizione di terrore continuo
  • mancanza di affettività: non basta dormire sotto lo stesso tetto per essere una famiglia sana, nelle famiglie tossiche ognuno fa la propria vita e non c'è nessuno scambio, non ci sono gesti o parole di affetto, non c'è intimità; questo può avere conseguenze importanti sullo sviluppo emotivo dei figli
  • manipolazione: al pari della violenza psicologica, la manipolazione è un atto molto grave che punta a usare gli altri per il proprio tornaconto, imputandogli anche colpe e responsabilità 
  • eterno conflitto: una famiglia in cui si litiga, ci si insulta, non si prendono in conto le idee degli altri, non è una famiglia sana; regna la mancanza di rispetto che può sfociare anche in violenza fisica o verbale in particolare da parte di un membro nei confronti degli altri
  • ruoli familiari non definiti: avete mai sentito parlare di figli che devono fare i genitori? Questa condizione è estremamente tossica e non permette uno sviluppo pieno dei bambini, che non hanno punti di riferimento

Famiglia tossica, come se ne esce?

Se vi siete accorti di conoscere una famiglia tossica, non c'è molto che possiate fare direttamente.

Se ad avere comportamenti non sani è un membro della famiglia, potete cercare di parlare col coniuge (se si tratta di uno dei due genitori), ma la consapevolezza deve arrivare dalla persona che li subisce. Consigliare un percorso psicologico può essere utile, soprattutto per i bambini. Segnalare alla scuola situazioni gravi può essere un'altra idea, ma ricordatevi: il confine tra fare una cosa buona e peggiorare le cose, in questi casi, è sottilissimo. Capite se davvero siete nella posizione per intervenire e quale sia il modo migliore, anche facendovi supportare da un terapeuta

Se vivete in una famiglia tossica, dovete innanzitutto dare un nome a quello che state subendo. Se si tratta di violenza, avete il diritto di denunciare a chi ha competenza quel che vi sta capitando. Se la manipolazione è per lo più psicologica, verbale, ovviamente la terapia può essere di grande aiuto, come nel caso in cui si crescesse in una famiglia anaffettiva. A volte, però, si è solo al principio, ed è sufficiente parlarsi, iniziare una buona comunicazione, per interrompere la catena e non perpetuare i comportamenti di una famiglia tossica.

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