In questo articolo
“Empty nest syndrome”, la sindrome del nido vuoto
Sembra ieri che avete tenuto tra le braccia il vostro bambino appena nato e avete promesso di amarlo e di prendervene cura per sempre. Ora vostro figlio sta per lasciare la casa in cui è stato allevato, per prendere finalmente la sua strada nel mondo, e non sapete cosa fare di voi stessi. È una sensazione normale e molto diffusa, che in America è stata battezzata "empty nest syndrome", ossia sindrome del nido vuoto. Ecco quali sono i segnali e come gestirla.
Empty nest syndrome: cos'è
"Empty nest syndrome" (in italiano 'sindrome del nido vuoto') è il nome dato a una fase in cui i genitori provano un misto di emozioni negative quando i propri figli lasciano, per l'appunto, il nido. Si tratta della fine del ruolo tradizionale di genitore attivo, che può portare ad avere la sensazione di non avere più uno scopo o una identità. Può capitare di sentirsi giù di morale, soli o un po' incerti su cosa fare con tutto il tempo libero che improvvisamente si ha a disposizione. Dopo tutto, si tratta di un grande cambiamento. Il vostro lavoro di genitori si è trasformato, e ora è il momento di guardare i vostri figli farsi strada nel mondo.
Per alcuni la sindrome del nido vuoto è una tristezza passeggera che può durare qualche giorno o settimana. Per altri, invece, può essere più intensa, più duratura e può persino suscitare depressione e ansia. È importante, però, sapere che tutti questi sentimenti sono una parte normale dei grandi cambiamenti della vita. Come per ogni transizione, spesso ci vuole solo tempo per adattarsi.
Sindrome del nido vuoto: sintomi e come gestirli
È naturale sentire la mancanza dei figli e preoccuparsi per loro, non è che un segno dell'amore e delle cure che, come genitori, avete riversato su di loro in tutti questi anni. Se, però, vi state chiedendo se state vivendo anche voi la sindrome del nido vuoto, ci sono alcuni segnali chiave da tenere d'occhio. Ecco quali sono e come gestirli.
La perdita di uno scopo
Un tempo le vostre giornate erano piene di appuntamenti come allenamenti di calcio, danza o piscina, lezioni di piano o chitarra, corse a scuola, chiacchierate con gli altri genitori, feste di compleanno, zaini da preparare e moltissimo altro. Ora tutta quella frenesia appartiene al passato. Nonostante gli amici, la famiglia, il lavoro e le altre attività, le vostre giornate possono sembrare ancora un po' vuote. Questa sensazione è comune ai genitori i cui figli hanno lasciato da poco il nido. La buona notizia è che, dopo un periodo di adattamento, potete trovare un nuovo scopo nella vostra vita. Questo è particolarmente vero se si utilizza il tempo che si ha a disposizione per dedicarsi a un nuovo hobby o affrontare una nuova sfida.
Tristezza e angoscia
La empty nest syndrome è caratterizzata da una serie di emozioni. Potreste sentirvi tristi per il fatto che i figli sono cresciuti, arrabbiati con voi stessi per non essere stati più disponibili per loro in passato, ma anche essere assaliti dalla paura di invecchiare, o provare frustrazione per il semplice fatto di non essere al punto in cui immaginavate di essere in questa fase della vostra vita. Non dovete fare altro che permettere a voi stessi di provare qualsiasi emozione vi si presenti, senza reprimerle. Tuttavia, è necessario cercare aiuto se i sintomi della depressione si protraggono per più di due settimane. In questi casi è opportuno parlarne con uno specialista, che può fornire una valutazione più approfondita.
Frustrazione per la mancanza di controllo
Per anni avete avuto un certo controllo sulla programmazione della vita dei vostri figli, ma ora le cose sono cambiate. Quando i vostri figli saranno autonomi, non saprete più tutti i dettagli della loro giornata come prima. Questo, come genitori, può farvi sentire un po' esclusi e frustrati. A questo punto, però, è importante ricordare che stanno usando le conoscenze che gli avete dato per iniziare vivere autonomamente la propria vita. Per questo, è importante che cerchiate di avere fiducia nelle loro capacità di imparare e di crescere in modo indipendente, senza volerli controllare a ogni costo.
Preoccupazione e ansia
È normale preoccuparsi di come se la stiano cavando i propri figli dopo aver lasciato il nido. Ciò che non è normale, tuttavia, è sentirsi costantemente in ansia per loro. Controllare più volte al giorno come stanno o cosa stiano facendo non è la cosa giusta da fare. Evitate di chiamarli per chiedere loro se si stanno ricordando di usare il filo interdentale o per assillarli sulla preparazione degli esami, provando invece a creare un piano per rimanere in contatto.
Stress coniugale
Nel processo di crescita di un figlio, molte coppie mettono da parte la loro relazione e fanno ruotare la famiglia intorno ai bambini. Se avete trascorso anni trascurando il vostro matrimonio, potreste scoprire che bisogna lavorare un po' sulla relazione, una volta che i figli se ne sono andati, e conoscersi di nuovo può sembrare una sfida. Può anche capitare che reagiate in modo diverso al distacco, magari per uno dei due è più facile adattarsi o vedere i lati positivi del fatto che i figli abbiano preso la propria strada. Datevi come obiettivo quello di riprendere confidenza con la vita a due.
Sindrome del nido vuoto: ci sono anche effetti positivi
Secondo gli esperti, la sindrome del nido vuoto potrebbe non essere così negativa. Molti genitori riferiscono di cambiamenti positivi dopo che i figli hanno lasciato la casa, tra cui:
- maggiore libertà
- migliore legame con il coniuge
- tempo per perseguire i propri obiettivi
- orgoglio e gioia nel vedere i propri figli avere successo
- un rapporto migliorato con i figli
- meno fattori di stress quotidiani
- coinvolgimento nella vita universitaria e adulta dei figli
Provate a pianificare in anticipo 'l'abbandono del nido'
Ecco, infine, un altro modo per provare a gestire la empty nest syndrome. Se un figlio si è trasferito e altri vivono ancora in casa con voi, potreste provare a pianificare in anticipo il giorno in cui il vostro nido si svuoterà di tutti i vostri ragazzi oramai cresciuti. Piccoli cambiamenti apportati nel tempo ridurranno lo shock quando l'ultimo figlio avrà lasciato il nido. Con un'attenta pianificazione, potreste scoprire che quando questo momento arriverà, potrete realizzare i vostri piani per una vita indipendente con (o senza) il vostro coniuge o partner.
Fonti
- Better Health Channel, Empty nest syndrome
- Very Well Family, 5 Signs and Symptoms of Empty Nest Syndrome
- WebMD, How to Manage Empty Nest Syndrome