CONGEDO DI PATERNITA'
- Quando la star del baseball Daniel Murphy ha osato prendersi tre giorni di
congedo di paternità
, qualche settimana fa, sono fioccate le critiche e le derisioni da parte dei commentatori sportivi che per fortuna furono una minoranza, perchè in tanti invece alzarono gli scudi in difesa della decisione dell'atleta.
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Una decisione che sembra essere condivisa da molti
neopadri
. Almeno se si leggono i risultati di una recente indagine denominata "The New Dad: Take Your Leave" e condotta dal Boston College Center for Work & Family.
"
Le aziende che vogliono tenersi i loro migliori talenti e professionisti dovrebbero tener conto del grande cambiamento sociale che si sta registrando in questi anni e del desiderio di questi nuovi padri di avere un ruolo più attivo nella famiglia e che considerano il congedo di paternità come un vantaggio essenziale
", ha spiegato il principale autore dell'indagine, Brad Harrington.
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Lo studio mostra che molti padri sarebbero davvero entusiasti di prendere anche fino a
4 settimane
di congedo paternità pagato e i dati recenti mostrano un incremento marcato dei papà che
e mettono il lavoro e la carriera in secondo piano.
L'indagine è stata condotta su un campione di 300 aziende e mille padri professionisti e di un livello di istruzione medio-alto. I risultati mostrano che il 99% degli intervistati ritiene che i datori di lavoro dovrebbero offrire
congedi di paternità retribuiti
e per il 74% 2-4 settimane è il tempo giusto di congedo.
La quantità media di tempo in cui i neopadri riuscivano a rimanere a casa era di
due settimane
, mettendo insieme congedo di paternità, giorni di ferie e di malattia.
Quando devono prendere in considerazione una proposta di
lavoro
l'89% di questi padri considera le politiche aziendali legate al congedo di paternità come un fattore importante per la loro decisione.
L'86% ha detto che avrebbe voluto maggiore tempo da passare col neonato se fosse stato pagato almeno il 70% dello
stipendio
e il 45% avrebbe preso il congedo pieno se avesse avuto lo stipendio per intero.
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Infine il 90% dei padri ha riferito di aver trascorso il proprio
a
prendersi cura del neonato
(e non in vacanza come hanno chiosato alcuni critici di Murphy) e l'80% di essersi occupato di spesa, cucina, pulizia domestica.
"I cambiamenti culturali sono difficili e richiedono tempo per sedimentare, ma stiamo indubbiamente assistendo ad una piccola e progressiva rivoluzione sociale e culturale
", ha spiegato Fred Van Deusen, del Boston College Center for Work & Familym, co-autore dello studio.