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I papà rimarrebbero volentieri a casa col neonato
Uno studio mostra che la maggior parte dei neopadri resterebbe volentieri a casa per un congedo più lungo se le aziende offrissero questa opportunità
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Una decisione che sembra essere condivisa da molti neopadri. Almeno se si leggono i risultati di una recente indagine denominata "The New Dad: Take Your Leave" e condotta dal Boston College Center for Work & Family.
"Le aziende che vogliono tenersi i loro migliori talenti e professionisti dovrebbero tener conto del grande cambiamento sociale che si sta registrando in questi anni e del desiderio di questi nuovi padri di avere un ruolo più attivo nella famiglia e che considerano il congedo di paternità come un vantaggio essenziale", ha spiegato il principale autore dell'indagine, Brad Harrington.
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Lo studio mostra che molti padri sarebbero davvero entusiasti di prendere anche fino a 4 settimane di congedo paternità pagato e i dati recenti mostrano un incremento marcato dei papà che scelgono di stare a casa e mettono il lavoro e la carriera in secondo piano.
L'indagine è stata condotta su un campione di 300 aziende e mille padri professionisti e di un livello di istruzione medio-alto. I risultati mostrano che il 99% degli intervistati ritiene che i datori di lavoro dovrebbero offrire congedi di paternità retribuiti e per il 74% 2-4 settimane è il tempo giusto di congedo.
La quantità media di tempo in cui i neopadri riuscivano a rimanere a casa era di due settimane, mettendo insieme congedo di paternità, giorni di ferie e di malattia.
Quando devono prendere in considerazione una proposta di lavoro l'89% di questi padri considera le politiche aziendali legate al congedo di paternità come un fattore importante per la loro decisione.
L'86% ha detto che avrebbe voluto maggiore tempo da passare col neonato se fosse stato pagato almeno il 70% dello stipendio e il 45% avrebbe preso il congedo pieno se avesse avuto lo stipendio per intero.
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Infine il 90% dei padri ha riferito di aver trascorso il proprio congedo paternità a prendersi cura del neonato (e non in vacanza come hanno chiosato alcuni critici di Murphy) e l'80% di essersi occupato di spesa, cucina, pulizia domestica.
"I cambiamenti culturali sono difficili e richiedono tempo per sedimentare, ma stiamo indubbiamente assistendo ad una piccola e progressiva rivoluzione sociale e culturale", ha spiegato Fred Van Deusen, del Boston College Center for Work & Familym, co-autore dello studio.
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