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In Francia gli esperti scrivono ai futuri genitori: no alle botte ai bambini

di Francesca Capriati - 13.04.2016 Scrivici

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Servizi sociali e ministeri in Francia inviano a tutti i futuri genitori un libretto con consigli sull'educazione dei figli e dicono No alle punizioni corporali

Punizioni corporali Francia

Le punizioni corporali non servono a nulla, anzi possono essere controproducenti e provocare stress nel bambino, che non riesce a cogliere alcun messaggio educativo nella risposta violenta di un genitore.

Lo sentiamo ripetere spesso dai mass media, da pedagogisti ed esperti e in fondo siamo tutti piuttosto consapevoli che lo scapaccione non serve a niente. Tutti noi dopo aver ceduto alla provocazione e alla tentazione di dare uno strattone al bambino che ci stressa ci sentiamo sommersi da sensi di colpa e siamo ben coscienti di non aver fatto nulla, ma proprio nulla di educativo.

Ma c'è anche chi usa le punizioni corporali sistematicamente, magari perché è stato cresciuto così dai propri genitori, e allora sarebbe bene far arrivare al maggior numero possibile di genitori il messaggio che lo schiaffo o la sculacciata non servono e mettono a rischio lo sviluppo del bambino.

In Francia si sono mossi addirittura i servizi sociali e i ministeri della famiglia e della salute che hanno redatto un libretto di 15 pagine destinato a tutti i futuri genitori francesi per dare consigli sulla crescita dei bambini, ma anche sull'educazione e sui loro diritti.

E nell'elenco dei consigli troviamo un chiaro e netto NO alle punizioni corporali.

C'è da dire che proprio la Francia l'anno corso è stata bacchettata dal Consiglio D'Europa perché si violerebbe sistematicamente l'articolo di un trattato europeo che sancisce il divieto di picchiare i bambini. Secondo le istituzioni europee le leggi francesi che regolano la materia non sono abbastanza precise e vincolanti. Viene, infatti, vietata la violenza sui bambini ma viene al tempo stesso tutelato il diritto dei genitori di dare ai propri figli una loro disciplina.

E allora le autorità si sono mosse per fornire informazioni chiare e per educare i futuri genitori sulle migliori modalità per crescere i figli.

Un bambino non va solo curato, nutrito, allevato e protetto, ma va anche educato nel pieno rispetto dei suoi diritti e quindi le punizioni corporali non possono essere contemplate.

Nel libretto viene espressamente ribadito che

Colpire un bambino non ha valore educativo. La punizione fisica e l'umiliazione verbale non insegna al bambino a non farlo di nuovo, ma genere solo stress che può influenzare il suo sviluppo. Senza voler accusare i genitori che non riescono ad immaginare altre soluzioni, è importante cercare e trovare sostegno alla genitorialità per essere educati alla non violenza.

Gli esperti ricordano ai futuri genitori che il corpo del bambino non è un oggetto e che l'autorità dei genitori va esercitata nel rispetto dei diritti del bambino con lo scopo di proteggere la dignità, la sicurezza, l'integrità fisica, e la salute psicologica e il benessere, il suo apprendimento.

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