Mamme di un solo figlio
, confessate onestamente: quante volte vi è capitato di dovervi sorbire i
racconti lamentosi
di altre mamme che in maniera neanche tanto sottile precisano che avere due o più figli sia molto
faticoso
, impegnativo e che insomma... voi non potete proprio capire?
Il dibattito è più che mai acceso negli Stati Uniti dove in una recente intervista l'attrice Elizabeth Banks che ha da poco avuto un
secondo figlio
, ha dichiarato che non ci si rende conto di quanto sia facile avere un solo figlio (
) fino a quando non se ne hanno due e ha dichiarato di sentirsi davvero
mamma
solo ora che l'impegno è raddoppiato.
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Un'orda di
commenti
si è scatenata sul web e sui blog.
La prima reazione di una mamma di un solo figlio di fronte alle sofferenze pubbliche di una mamma di più figli può essere
senso di colpa
e una riflessione del tipo "
come ho potuto mai lamentarmi della carenza di sonno o del dolore ai capezzoli?
".
Ma subito dopo questi sentimenti vengono spazzati via dal
risentimento
: davvero non ho nessuna idea di cosa voglia dire? E' giusto farmi sentire una mamma di serie B?
In fondo per certi aspetti avere
due figli
(
) ti impegna di meno: che ne sapete voi che non avere un
compagno di giochi
si traduce per la mamma di un solo figlio in interminabili gare con le macchinine o in una presenza costante dietro la tua schiena che ti implora di giocare a freccette mentre cerchi di trovare il tempo per preparare la cena o fare una lavatrice (e non stiamo parlando della lontana speranza di sfogliare una rivista in solitudine)?
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Le mamme che hanno più figli e non sono prese dalla
smania di gloria
lo ammettono: due figli fanno una
squadra
, giocano insieme, si fanno compagnia, si proteggono l'un l'altro. E ammettere che per certi versi questo può essere un vantaggio non vuol dire sminuire il fatto che bisogna lavare vestiti e biancheria per due o sbattersi per portare il primo a calcetto e il secondo in piscina.
I
commenti
alle dichiarazioni della Banks sono stati feroci: "quantificare la maternità reale dal numero di figli è molto superficiale e insensibile", "è stata scortese e offensiva", sono i più gentili!
Ma più che concentrarsi su quanto detto dall'attrice, il punto è
: perchè tutto deve trasformarsi in una competizione
?
Pensiamoci bene: io ho partorito con un
naturale
e quindi sono una mamma più mamma di te che hai partorito con un cesareo (
), io ho allattato per un anno e non puoi capire visto che non hai allattato, mio figlio si sveglia 4 volte a notte e sono più stanca di te che ti svegli due volte...
In quante occasioni abbiamo avuto a che fare con commenti del genere? E quante volte abbiamo deciso di lasciar cadere il discorso accettando di subirci i
lamenti
o le levate di orgoglio della persona che avevamo di fronte, lasciandola nell'illlusione di essere la
mamma più mamma del mondo
?
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A proposito della tendenza all'esagerazione quando si parla di fatiche quotidiane Barbara Risman, professore di sociologia dell'Università dell'Illinois, spiega che questa propensione è "
un modo per giustificare le proprie attività materne e per rinvigorire il proprio ruolo di fronte a una possibile e dilagante svalutazione sociale e culturale della maternità
".
La
gara
è sempre dietro l'angolo, insomma. E forse sarebbe il momento di finirla con la competizione ad ogni costo e accogliere l'idea che ogni famiglia ha le sue difficoltà,
ogni donna è mamma a modo suo
, e per tutte c'è un carico di fatica e gioie.