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Cose che non si dicono: "Fare la mamma è difficile. Perché negarlo?"

di Emanuela Cerri - 18.06.2010 Scrivici

Riflessioni di una già mamma, oltre che pedagogista: "Fare la mamma è difficile. Perché negare l'evidenza?". Le cose che le già mamme di solito non dicono alle mamme in dolce attesa

Riflessioni di una già mamma: Fare la mamma è difficle. Perché negarlo?

Questo post è stato pubblicato sul mio blog http://yummymummyematteo.blogspot.com qualche giorno fa.
Ha scatenato molte polemiche: qualcuno ha affermato che si intraveda il mio egoismo e la mia frustrazione (???), qualcun altro ha sorriso perché pensava le stesse cose…insomma, c’è stata una grande spaccatura in merito.
Ecco il post:

Non credevo sarebbe accaduto proprio a me.
Matteo l’ho desiderato con tutta la forza del mio cuore, per 5 anni consecutivi.
Poi è arrivato a darmi la gioia di un sorriso, l’amore incondizionato, a farmi riscoprire la bellezza delle piccole cose.
Eppure, quando oggi Daniela, incinta di 4 mesi, mi ha esposto le sue perplessità circa il cambiamento che la attende, non ho risposto in maniera diplomatica, non ho risposto da mamma felice quale sono. Non ho risposto “da pedagogista”. Non ho usato l’abituale omertà delle giàmamme, non ho detto che i dolori del parto si dimenticano e che io non me li ricordo più.
Questo è, più o meno, quello che ho detto a Daniela:
“Si, la vita ti cambia e tanto. Non hai più un minuto per te stessa, ti trascurerai, non metterai più i tacchi, andrai sempre meno spesso dal parrucchiere, non verrai più ai corsi di creatività.
Le vacanze coi bambini richiedono una organizzazione minuziosa, ad agosto il mare no perché è troppo caldo, a mezzogiorno no, perché il sole picchia, in montagna no perché è troppo in alto,creme, cremine, canottiere, passeggini, pannolini, biberon, sterilizzatori…fai prima a stare a casa che ti stressi di meno.
mother_1L’allattamento? dolorosissimo, vorrei sapere chi ha detto che è una poesia, fa un male cane i primi tempi e non ci sono pomate che tengano.
Il parto? Non te lo racconto (a me hanno fatto la peridurale 6 volte senza riuscire a beccare il punto giusto ma solo il mio nervo sciatico peraltro già compromesso) e il post partum…beh, un incubo cò sto ragazzino che piange mangia, caga, dorme e non necessariamente in quest’ordine, a volte, se ti dice proprio male, piange, piange, mangia, caga, piange piange, piange, piange si appisola e ripiange, poi mangia e si addormenta…e tu cò sta tetta congelata al vento sei talmente sfinita che manco le vedi le gioie della maternità.

E il partner?
La prossima volta che ti tocca ti viene voglia di tagliarglielo. Ecco, questi sono i primi giorni dopo il rientro a casa.
Per non parlare dei parenti…"perché gli hai messo la ciniglia? Suda troppo…perché non gli metti il cappellino? Così ha freddo! L’hai coperto troppo, l’hai scoperto poco".
E la gente per strada?
Che bella sta regazzina signò, -è un maschietto- ma c’ha i lineamenti così delicati che pare nà femminuccia
Piange signò, se vede che c’ha fame- ma ha appena mangiato!- Allora c’ha caldo, guarda quante coperte j’hai messo! Se sta a sfiatà! No, Elvira interviene l’altra vecchietta cò sto vento c’ha freddo. Coprilo dè più!

E le amiche le uccideresti tutte: somiglia tutto a tuo marito, guarda che carino, da te non ha preso niente! Ma quanti kg hai preso? E le smagliature ti sono venute…poveretta!
Per suocere e cognate ci vuole un capitolo a parte…
Quanto pesa? Solo 4 kg? Alla sua età il padre pesava il triplo, io l’ho fatti tutti grossi, ma lo fa il ruttino? Il padre era così educato che non lo faceva!
Ma quanto mangia? 130 gr, il padre alle sua età ne prendeva 230! (come ca@@o fai a ricordartelo che sono passati 40 anni!!!)

Insomma avrai tutti contro. Ti faranno sentire sempre inadeguata. Tutti sapranno sempre cosa fare tranne te.
Ma tu non dargli retta.
Fatti scivolare tutto addosso, evita di ricevere visite a casa, fai finta che non hai sentito il campanello, oppure dì che stavi allattando. Compra un dobermann e quando la vecchietta al parco si avvicina digli “azzanna” insomma, cerca di istaurare una routine solo per te e il tuo cucciolo. Lascia che gli altri non entrino nel vostro dualismo.
Non andare a lavorare per il primo anno di vita. Non tornerà più.
E, soprattutto, goditi questi ultimi 5 mesi di libertà in cui puoi lavarti i denti senza guardare fuori dalla porta cosa sta combinando tuo figlio, in cui puoi farti una doccia di 30 minuti e un bagno rilassante con le candele accese e l’atmosfera romantica pensando solo a te stessa e al tuo benessere.
Fai l’amore ogni giorno, gli ormoni ti aiutano. Poi ti abbandoneranno.
Goditi questi 5 mesi di solitudine.
La stanchezza ti attanaglierà ogni giorno.
Perché ogni giorno della tua vita non sarai più da sola e la responsabilità di fare del tuo meglio per il tuo bambino assorbirà tutte le tue energie.
E sarai felice.


Daniela mi guardava attonita.
Ho detto cose che le  giàmamme di solito non dicono alle mamme in dolce attesa.
Ma oggi non me la sono sentita di dire le solite frasi di routine.
"Fare la mamma è difficile, caspita se lo è. Perché negarlo?”


Allora chiedo a voi, mie care mamme di Pianetamamma, cosa pensate delle mie parole? A voi sarebbe piaciuto che una vostra conoscente che stimate e che  avete sempre visto andar fiera del suo piccino, vi avesse raccontato la sua verità come ho fatto io qui, oppure sareste rimaste scioccate e avreste pianto per 9 mesi???!!!

Ps: Daniela non è rimasta scioccata ed è stata felice di sentirsi dire quello che lei più o meno si aspettava…e sta pensando di adottare un dobermann!!!
E ancora: non c’è laurea che insegni, non c’è corso pre-parto che addestri, non c’è manuale di istruzioni (purtroppo) che spieghi: quando si diventa madri c’è solo l’istinto materno e il proprio bambino. E ognuno è diverso dall’altro.

Mariaelena La Banca

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