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Essere o non essere una “mamma cattiva”?

di Laura Losito - 29.03.2016 Scrivici

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E' giusto essere troppo permissivi o eccessivamente autoritari con i bambini? Spunti di riflessione per capire quanto bisogna essere severi con i figli

Quanto bisogna essere severi con i figli

Difficile trovare il giusto compromesso tra essere troppo permissive o, viceversa, eccessivamente rigide. Spesso, addirittura, si va a giornate: c’è la volta in cui ci sentiamo di concedere anche vizi superflui e quella in cui lo stress ha il sopravvento e reagiamo in modo eccessivo a qualsiasi capriccio. Siamo esseri umani ma, perlomeno nella nostra testa, è bene aver chiaro quando è il caso di fare la “mamma cattiva” e quando no.

Di seguito alcuni spunti di riflessione per capire quanto bisogna essere severi con i figli

  • Mamma o donna?

Abbiamo sostituito i tacchi con le scarpe da ginnastica, i jeans griffati con la tuta, il make-up con le borse (e non sto parlando di quelle di Gucci!): ad un certo punto è necessario fermarci e chiederci se non ci stiamo perdendo troppo di vista. I figli dovrebbero aggiungere qualcosa alla nostra vita, non toglierci cose importanti e a cui tenevamo, come una bella amicizia o un hobby che ci appassionava. Come potranno imparare a rispettare se’ stessi se non vedono noi farlo?

  • NO: sì o no?

Un “no” saltuario ma irremovibile ci aiuterà ad impartire insegnamenti circa la nostra morale, le nostre scelte, il nostro budget ma anche sulle norme di sicurezza. Va quindi detto ogni volta che lo riteniamo importante, anche se un “sì” ci eviterebbe un capriccio. Se siamo sicure, diciamo “no” senza paura, e senza scusarci.

  • Non spianare troppo la strada

Come noi ci siamo conquistate il mondo, diamo anche ai nostri bambini la stessa possibilità: facciamo in modo che non crescano pensando che il mondo “deve” loro qualcosa. Tradotto, non rendiamo loro le cose troppo facili. Non supplichiamo la mamma dell’amichetto di invitarlo alla festa, non prendiamo a tutti i costi le sue difese con la maestra che l’ha rimproverato, insomma, non troviamo sempre scuse ai suoi comportamenti.

Sono errori suoi, non nostri.

  • Non seguire l’”opinion leader”

Al liceo c’erano sempre quelle che dettavano legge in fatto di look, e sembrava che se ti fossi vestita e pettinata come loro saresti diventata altrettanto popolare: non ha funzionato, e ancor meno funziona da mamme. Anche oggi ci sono le “mamme alfa” che sembrano sapere perfettamente come vanno fatte le cose: la scuola migliore, lo sport più adatto. la merenda più sana…

Teniamo a bada le nostre insicurezze e il senso di inadeguatezza e facciamo le NOSTRE scelte secondo le NOSTRE idee.

  • Bimbi indipendenti

Il mondo è parecchio cambiato da quando ai bambini si facevano svolgere lavori manuali pesanti e in alcuni casi pericolosi, ma non c’è nulla di male nell’insegnare loro a dare un contributo al menage familiare con qualche incombenza alla loro portata, come passare lo straccio della polvere, apparecchiare la tavola o perlomeno mettere a posto la loro stanza alla sera.

  • Lasciarli fallire

Ovvio che per noi è un gioco da ragazzi fare un puzzle per 24-36 mesi. Ma per il bambino è un gioco avvincente anche se dovrà passare attraverso momenti di frustrazione e arrabbiatura. Permettiamo loro di provare senza intervenire alla prima difficoltà, se non con suggerimenti verbali e sempre con molta discrezione. Altrimenti, che gusto c’è?

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