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Disturbo disforico premestruale: sintomi e rimedi

di Viola Stellati - 23.05.2023 Scrivici

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Spesso sottovalutato, il disturbo disforico premestruale è un vero e proprio disturbo depressivo: di cosa si tratta e i rimedi

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Disturbo disforico premestruale

Le mestruazioni sono fondamentali per noi donne, ma purtroppo non sempre fanno stare bene. Conosciamo tutti i fastidi e i dolori da ciclo, eppure ci sono situazioni in cui questi sono molto intensi anche a livello emotivo. Alcune donne soffrono infatti del cosiddetto disturbo disforico premestruale, una condizione non di certo piacevole. Scopriamo insieme che cosa è e quali rimedi esistono.

Cos’è il disturbo disforico premestruale

Il disturbo disforico premestruale può essere considerato a tutti gli effetti un disturbo depressivo ma con sintomi periodici e di durata limitata nel tempo.

L'Istituto per lo Studio delle Psicoterapie descrive il disturbo disforico premestruale come una condizione invalidante che colpisce circa il 2-8% delle donne in età fertile. Data la sua intensità, è stato inserito nella categoria dei disturbi dell'umore all'interno del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali DSM-5.

Si tratta quindi di un disturbo depressivo specifico che risponde ai trattamenti previsti e che, come specificato da uno studio condotto da Rapkin e Lewis, consiste in un "gruppo di sintomi affettivi, comportamentali e somatici" a cadenza mensile e durante la fase luteale del ciclo mestruale.

Quali sono i sintomi

Il Manuale MSD versione per professionisti riporta che i sintomi del disturbo disforico premestruale si verificano esclusivamente nel corso della seconda metà del ciclo mestruale e che terminano con le mestruazioni o subito dopo.

Chi ne soffre sperimenta:

  • umore estremamente depresso;
  • ansia;
  • irritabilità;
  • labilità emotiva.

Nei casi più complessi possono persino comparire pensieri suicidi e l'interesse per le attività quotidiane diminuisce drammaticamente.

Sintomi che, a differenza della classica sindrome premestruale, sono severi al punto da interferire con le attività di tutti i giorni, oltre a essere assai dolorosi.

Per diagnosticare il disturbo è necessario interfacciarsi con uno psicoterapeuta che, per mezzo di colloquio psicologico, è in grado di valutare la sintomatologia, la sua intensità e la sua durata.

Perché si soffre di questo disturbo

Il disturbo disforico premestruale può comparire in un qualunque momento della vita fertile e purtroppo ci sono circostanze in cui va a peggiorare fino all'insorgere della menopausa.

Le cause non sono note, ma esistono dei fattori di rischio:

  • stress;
  • traumi relazionali/interpersonali;
  • cambiamenti stagionali;
  • fattori socioculturali relativi alla vita sessuale e ai rapporti uomo-donna;
  • ereditarietà (50% circa dei casi);
  • interruzione dell'assunzione di un anticoncezionale.

Quali sono i rimedi

Come abbiamo potuto comprendere da queste poche righe, il disturbo disforico premestruale è caratterizzato da sintomi psicologici particolarmente duri. Per questo motivo è necessario ricorrere a una terapia farmacologica strutturata. Lo psichiatra potrebbe valutare la prescrizione di farmaci della classe SSRI, gli stessi utilizzati nel trattamento di ansia e depressione.

È opportuno poi seguire gli stessi consigli validi per la sindrome premestruale, vale a dire il possibile uso della pillola anticoncezionale - ma esclusivamente sotto controllo medico -, e l'assunzione di antinfiammatori per i dolori.

Vale la pena condurre anche uno stile di vita equilibrato e attivo, fare una dieta sana e sperimentare pratiche di rilassamento fisico e mentale.

Diversi studi, come quello pubblicato su Mescape, hanno dimostrato che alcuni integratori alimentari possono contribuire ad alleviare i sintomi del disturbo disforico premestruale.

Come riporta uno studio pubblicato sulla rivista di settore Post Reproductive Health, nei casi in cui le terapie suddette non dovessero funzionare è possibile ricorrere alla chirurgia. Vale a dire che si possono rimuovere le ovaie mediante ovariectomia. In genere viene rimosso anche l'utero durante lo stesso intervento e contemporaneamente viene prescritto un cerotto a basso dosaggio di estrogeni per ridurre i sintomi della menopausa chirurgicamente indotta.

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