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Come colorare la pasta
Avete mai pensato di provare a colorare la pasta per creare un piatto più bello che mai? Può essere un'attività molto divertente ma anche perfetta per far sentire gli ospiti importanti. Non è da escludere, inoltre, che un piatto dalle mille sfumature possa invogliare maggiormente i bambini a mangiare, anche quello che di solito non mandano giù. Oppure, può essere una sorta di gioco da fare con loro. Scopriamo insieme come colorare la pasta e mettere sul tavolo piatti davvero unici nel loro genere.
Come colorare la pasta: l’occorrente
Prima di scoprire come colorare la pasta bisogna fare una premessa: se volete mangiarla vanno necessariamente utilizzati dei coloranti alimentari, se invece volete farlo per giocare con i vostri figli o per qualsiasi altro motivo potete ricorrere anche alle tempere.
Oltre a questo, potete scegliere la tipologia di pasta che preferite. Oltre alla pasta cruda, possono essere colorate anche altre qualità - seppur con tecniche differenti:
- pasta all'uovo;
- pasta sfoglia;
- pasta di zucchero;
- pasta frolla;
- pasta per biscotti;
- pasta di mandorle.
Riferendoci però alla pasta cruda - quella dei pacchi, per intenderci - oltre a quest'ultima dovete procurarvi anche coloranti alimentari (o tempere), sacchetti di plastica e carta da forno.
In alternativa al colorante alimentare, in natura esistono alcuni ingredienti che possono aiutarci a colorare le pietanze. È bene però valutare il loro sapore e se eventualmente si adattano agli ingredienti che avete scelto di utilizzare.
Per fare degli esempi, per il rosso delle torte si possono usare le fragole, i mirtilli rossi o i mirtilli neri con una punta di aceto, mentre per delle pappardelle all'uovo ottime soluzioni sono pomodori o il cavolo rosso.
Le tecniche
Tornando al come colorare la pasta, sappiate che si può fare sia quando è ancora cruda oppure quando è in cottura.
Partendo dal presupposto che la vorrete poi assaggiare, vi consigliamo di utilizzare dei guanti in lattice per evitare di sporcarvi. I coloranti alimentari, infatti, tendono a macchiare molto le mani. Nel caso in cui l'opzione non sia mangiarla, meglio usare le tempere perché donano colori più vivaci , asciugano in fretta e c'è anche una maggiore gamma di tonalità disponibili.
Continuando il racconto sul come colorare la pasta, vogliamo prima parlarvi di quella cruda. Ecco come fare:
- mettere la pasta cruda in un sacchetto - va bene anche quello per congelare;
- versare all'interno della bustina un po' di colorante alimentare (o tempera). La quantità varia a seconda del colorante utilizzato e dal colore che si vuole ottenere, nella maggior parte dei casi basta poco. Tuttavia, se si utilizza colorante in polvere è necessario versare sopra un mezzo cucchiaino di acqua;
- chiudere ermeticamente il sacchetto (in questo senso quelli che si usano per congelare sono ottimi);
- agitare il tutto per far sì che il colorante si plasmi sulla pasta;
- attendere un paio di minuti;
- aprire il sacchetto e verificare la presa del colore e nel caso in cui non soddisfacesse si può aggiungere un po' e ripetere i punti 4, 5 e 6;
- stendere la pasta su un foglio di carta da forno;
- lasciarla asciugare (se possibile al sole) per circa 12 ore.
A questo punto il gioco è fatto e potete procedere a cucinare quello che volete o fare della pasta qualsiasi cosa desideriate.
Come colorare la pasta in cottura
Passiamo ora a descrivere una variante, ovvero a come colorare la pasta quando è in cottura. Anche in questo non c'è niente di particolarmente complesso, anzi è tutto il contrario: basta solamente aggiungere all'acqua di cottura del colorante alimentare.
In poche parole, dovete mettere il colorante nell'acqua e far bollire la pasta qualche minuto.
Per gli spiriti più curiosi, sappiate che si possono "tinteggiare" molto bene (e con le stesse modalità) anche alimenti come riso e ceci.