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Bambini davanti alla tv? I genitori si stressano di più, secondo una ricerca

di Elena Cioppi - 27.11.2020 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Bambini e tv, studi sulle reazioni dei genitori: una ricerca sostiene che si stressano di più se il figlio ne guarda troppa.

Abbiamo già parlato del rapporto tra bambini e televisione, dei danni che può avere sui loro processi di apprendimento e sulla socialità. Nessuno però aveva mai pensato ad analizzare le reazioni dei genitori dei bambini che, per esigenza o per piacere, vengono spesso messi davanti alla televisione. La narrazione vuole che lo facciano per comodità, per fare altro mentre i loro figli sono attenti a seguire le avventure dei loro cartoni animati preferiti. Ma su bambini e tv, studi su quali sono le conseguenze sul benessere psicologico dei genitori non ne aveva mai fatti nessuno. Ci ha pensato così un gruppo di psicologi dell'Università dell'Arizona, che si sono posti la domanda: "Ma è poi vero che i genitori dei bambini che spesso sono davanti alla tv sono più rilassati"? La ricerca si chiama "Take a deep breath: the effects of television exposure and family communication on family shopping-related stress" ed è stata pubblicata sull' International Journal of Advertising, ha elaborato dei risultati molto curiosi perché la risposta non è affatto positiva, anzi. Sembrerebbe quasi che troppa tv nei bambini provochi maggiore stress nei genitori.

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Bambini e tv, studi sulle reazioni dei genitori

I ricercatori dell'Arizona hanno individuato delle cause quasi circolari rispetto al fatto che, genitori con figli che guardano molta tv, si sentano più stressati di quelli che intrattengono i bambini senza televisione.

Le ragioni sono queste:

  • più tv il bambino guarda, più è esposto alla pubblicità
  • più pubblicità il bambino guarda, più sono attratti da giochi e nuovi oggetti
  • più cresce l'attenzione per lo shopping, più i bambini si rivolgono ai genitori che, spesso, sono costretti a dire no a troppe (e spesso inutili) richieste.

Secondo lo studio è proprio quest'ultimo passaggio ad alzare i livelli di stress dei genitori.

Questo perché la richiesta di nuovi giocattoli visti durante gli spot a cui si è esposti, provoca un conflitto che spesso si poteva evitare. Lo studio si è concentrato su 433 gentiori di bambini piccoli, tra i due e i 12 anni. La ricerca si è focalizzata su questa fascia d'età proprio perché le loro scelte di consumo sono ancora strettamente legate alle azioni dei genitori, che possono scegliere se attuarle oppure no.

I valori misurati nel questionario sono stati:

  • quanta tv guarda il bambino in un giorno
  • quanto spesso il bambino chiede giocattoli nuovi durante un giro al supermercato o li tocca senza chiedere nulla direttamente
  • quanto spesso il bambino diventa capriccioso se chiede qualcosa mentre è in giro
  • analisi dei livelli di stress sui genitori

Come diminuire i capricci dei bambini che vogliono troppe cose nuove

Secondo gli esperti che hanno portato avanti la ricerca, oltre a spegnere la tv e a parlare di consumismo ed essenzialità soprattutto nei periodi festivi anche ai bambini più piccoli ci sono delle cose che i genitori possono fare per invertire questa rotta. Perché  se è vero che i bambini tendono a chiedere molte cose se le vedono, è anche realistico pensare che, se non hanno stimoli in merito (o percepiscono quelli giusti) anche la dose di capricci quotidiani possa tendere a diminuire. 

Gli psicologi hanno individuato in effetti 3 tipi di comunicazione genitore-figlio in merito ad acquisti e pulsioni commerciali.

  • Comunicazione collaborativa, quando un genitore chiede consigli di shopping al bambino facendogli presente che li ascolterà, in merito a un certo brand o prodotto. Anche se poi questo non si traduce in un acquisto vero e proprio, ma solo in una dimostrazione di fiducia verso i suoi gusti.
  • Comunicazione di controllo, quando un genitore decide cosa acquistare senza chiedere nulla al figlio.
  • Comunicazione pubblicitaria, quando un genitore parla ai figli di spot tv e li denigra, declassando anche l'opinione dei bambini in merito.

La prima forma di comunicazione, così hanno notato i ricercatori, è associata a livelli di stress molto più bassi nei genitori.

Negli altri due casi invece si fanno più acquisti compulsivi, spesso dettati dall'esigenza di chiudere una discussione o un capriccio.

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