VACCINAZIONI INFANTILI, FARLE OPPURE NO?
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I vaccini per i bambini sono sicuri oppure no? Posso scegliere di non vaccinare mio figlio? Ancora oggi, nonostante la capillare diffusione degli strumenti d’informazione, in molti casi la questione delle vaccinazioni infantili solleva perplessità e preoccupazioni ingiustificate che si basano sulla persistenza di
pregiudizi infondati.
A mantenere accesa la
in merito a questa tematica concorrono a volte l’ostilità e/o la scarsa informazione che parte del personale sanitario dimostra nei confronti delle problematiche legate alle vaccinazioni.
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In realtà esse, nell’ottica della medicina preventiva, vanno considerate una grande conquista della società moderna perché rispondono all’esigenza di prevenire o almeno modificare alcune
che possono causare gravi danni alla salute. A questo proposito è bene ricordare che nel mondo, grazie ad esse, vengono
evitati circa tre milioni di decessi
all’anno nei bambini di età inferiore a 5 anni e almeno 400.000 casi di polio paralitica, malattia che al pari del vaiolo, è quasi totalmente eradicata in tutto il mondo.
In genere le normali norme igieniche che si osservano nella cura del bambino, quali la pulizia del corpo, l’attenzione nell’alimentazione etc., non sono sufficienti a garantire una reale
protezione
contro alcuni agenti patogeni; i vaccini rappresentano la più efficace misura protettiva contro una buona parte delle malattie infettive più pericolose perché stimolano l'organismo a produrre attivamente una risposta immunitaria e lo rendono capace di resistere alle infezioni.
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I vaccini che si hanno a disposizione oggi hanno un elevatissimo grado di sicurezza; gli effetti indesiderati gravi sono molto rari e costituiscono infatti una percentuale bassissima. Al di là della protezione offerta al singolo bambino essi, nella prospettiva più ampia della salute pubblica, rappresentano lo strumento più efficace per assicurare
un’immunizzazione a tappeto
contro le malattie con il minor rischio possibile di reazioni indesiderate. Inoltre maggiore è la percentuale delle persone vaccinate, minore sarà il rischio di contagio delle malattie anche per le persone non vaccinate.
Per questo motivo alcune vaccinazioni sono rese
obbligatorie
dalla legge mentre altre vengono raccomandate in base al
Piano Nazionale Vaccini
che viene aggiornato periodicamente. È molto importante osservare tutti gli appuntamenti con le vaccinazioni di base e gli eventuali richiami ma comunque, prima di sottoporre il proprio bambino a una vaccinazione, è consigliabile eseguire una visita pediatrica per valutare lo stato di salute generale ed escludere eventuali controindicazioni.
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Ad esempio, il vaccino non viene effettuato se il bimbo ha la febbre alta oppure se è stata individuata un’allergia verso una delle sue componenti. Tra gli effetti collaterali che possono talvolta comparire nelle ore immediatamente successive alla vaccinazione vi possono essere una maggiore irritabilità, un po’ di dolore nella sede della puntura, e un lieve e transitorio stato febbrile.
Quadro delle vaccinazioni
, obbligatorie e raccomandate, da eseguire nel
ALLA NASCITA:
vaccinazione antiepatite B in caso di madri affette da epatite B.
AL 3° MESE
Obbligatorie:
vaccinazione antidifterica; vaccinazione antitetanica; vaccinazione antipolio; vaccinazione antiepatite B;
vaccinazione pertossica; vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae B (meningite). Di solito queste sei vengono riunite in una sola vaccinazione chiamata
esavalente
composta da 3 richiami
AL 5° MESE
Obbligatorie:
secondo richiamo dell'esavalente
DALL'11° AL 12° MESE:
Obbligatorie:
terzo richiamo dell'esavalente
Sul sito
a cura della SITI - Società Italiana di Igiene tante informazioni utili sulle vaccinazioni.
di
Beatrice Spinelli