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I benefici del viaggio per i bambini da non sottovalutare

di Francesca Capriati - 30.01.2019 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Viaggiare fa bene a grandi e piccoli: ecco quali sono gli innegabili benefici del viaggio per i bambini

I benefici del viaggio per i bambini

Viaggiare fa bene, ci rende persone migliori, più aperte e se portiamo i nostri figli in viaggio con noi li aiutiamo anche nell'apprendimento e nelle performance scolastiche. Molti studi hanno indagato sui benefici psicologici del viaggio e non ci sono dubbi che un'esperienza di questo tipo abbia tantissime ripercussioni positive per lo sviluppo sociale e individuale dei bambini, ma anche degli adulti (perché non si smette mai di imparare!). Abbiamo provato a fare un elenco dei diversi benefici del viaggio per i bambini.

  1. Viaggiare ha un impatto positivo sulle prospettive scolastiche: un sondaggio commissionato dall'Associazione Student and Youth Travel ha scoperto che i viaggi hanno un impatto estremamente positivo sulle prospettive educative e scolastiche degli studenti, sulla consapevolezza culturale e addirittura sulle loro future carriere. Nel sondaggio sono stati intervistati millecinquecento insegnanti americani: il 74% ha concordato sul fatto che i viaggi hanno un "impatto molto positivo sullo sviluppo personale degli studenti" e il 56% ha ritenuto che tale impatto positivo si possa estendere anche all'esperienza educativa dello studente. In particolare la maggior parte degli insegnanti intervistati ha dichiarato che i bambini che viaggiano hanno una maggiore tolleranza e rispetto per le altre culture e una sviluppata apertura mentale a provare cose nuove. Inoltre, secondo i docenti, i bambini che viaggiano hanno maggiori probabilità di dimostrare autostima, indipendenza, sicurezza, adattabilità e sensibilità quando interagiscono con altri bambini.
  2. Viaggiare stimola la creatività: una ricerca, coordinata da William Maddux, ha scoperto che viaggiare in un Paese straniero stimola la creatività perché richiede uno sforzo non indifferente dal punto di vista emotivo ed intellettuale per adattarsi al luogo e alla cultura; inoltre apre la mente ad idee diverse dall'ordinario, secondo un processo che i ricercatori chiamano flessibilità cognitiva.
  3. Viaggiare rende più umili e rispettosi: uno studio pubblicato sul Journal of Personality and Social Psychology ha scoperto che i bambini abituati a viaggiare anche in luoghi lontani svilupperebbero maggiore umiltà e rispetto verso gli altri, questo probabilmente perché hanno visto scenari straordinari e sono entrati in contatto con situazioni diverse da quelle a cui sono abituati. In altre parole comprendono, attraverso l'esperienza, che il mondo non gira intorno a loro e che c'è una realtà molto più vasta.
  4. Viaggiare apre la mente alle novità: anche in questo caso gioca un ruolo determinante il fatto che quando si va in un posto diverso da casa ci si deve confrontare con problemi e situazioni straordinarie e questo stimola l'abilità di problem solving, migliora la capacità di adattarsi e apre la mente alle infinite possibilità che la vita e il mondo ci possono offrire e che vanno colte nel modo giusto.
  5. Viaggiare rende più coraggiosi: questo vale per i bambini ma anche per gli adulti che spesso vivono una vita routinaria e che hanno più difficoltà a buttarsi in nuove esperienze e ad uscire dalla propria zona di comfort. Trovarsi in un luogo lontano spinge i viaggiatori a mettersi alla prova, a sperimentare e a trovare il coraggio per fare cose che a casa rifiuterebbero di fare a priori.
  6. Viaggiare consolida i legami e fa crescere: tutti i genitori si impegnano per riservarsi del tempo di qualità da trascorrere con i figli, ma quando si viaggia insieme ci si conosce di più, si scoprono lati del carattere fino a quel momento poco noti, si spengono i tablet e i cellulari, si costruiscono ricordi indimenticabili e finalmente ci si dedica alla famiglia. E al ritorno a casa ci si guarda tutti con occhi diversi.
  7. Viaggiare rende più pazienti: ritardi all'aeroporto, un contrattempo, una difficoltà da gestire durante il viaggio, un viaggio in treno che dura ore. Il viaggio non richiede fretta perché la vacanza inizia già al momento della partenza. E in questo senso aiuta i bambini a sperimentare i momenti vuoti, la noia dell'attesa, in altre parole gli insegna ad essere pazienti e a godere di ogni momento. Una virtù importante soprattutto per i nostri figli che vivono in un'epoca frenetica e sono spesso sovra stimolati e iperattivi.

In linea generale il viaggio rappresenta, quindi, per i bambini un'esperienza unica che è importante proprio come la scuola o lo sport.

Non conta se abbiano l'età o le competenze per apprezzare un monumento o una chiesa antica: ciò che più conta è che entrino in contatto con culture, luoghi, culture e cibo diversi da quelli abituali, che scoprano che il mondo è infinitamente grande e che ogni angolo di esso è prezioso nella sua unicità. Regalare ai bambini l'esperienza del viaggio significa aprirgli la mente, allenare il loro senso di compassione e osservazione, di empatia e la loro capacità di adattamento, la loro propensione a fare cose nuove e ad apprezzare ciò che non si conosce nonché la capacità di problem solving. Tutte qualità che non si apprendono a scuola ma che si rivelano indispensabili nella vita di ogni individuo.

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