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Viaggiare con il neonato

di Redazione PianetaMamma - 16.06.2015 Scrivici

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I consigli della SIN, Società Italiana di Neonatologia, per viaggiare in tutta sicurezza con il neonato

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Viaggiare con neonato

Viaggiare con il neonato è possibile, basta creare le condizioni che rispettino le sue esigenze. A dirlo è la SIN, Società Italiana di Neonatologia, che ci fornisce consigli utili per scegliere al meglio la meta, il mezzo di trasporto e le cure migliori da dare al piccolo, anche in vacanza.

E’ preferibile comunque attendere almeno i primi dieci giorni di vita, dopo l’avvio dell’allattamento e superato il calo ponderale fisiologico, naturalmente in accordo con il pediatra.

Mezzo di trasporto

In presenta di condizioni climatiche favorevoli all'interno dell’abitacolo è possibile viaggiare in auto. Meglio scegliere le ore più temperate della giornata e posizionare l’auto all’ombra. Il neonato deve essere alloggiato nel suo “ovetto” nel rispetto delle regole del Codice della Strada - Art. 172, per un viaggio in assoluta sicurezza. E’ vietato posizionarli sul sedile anteriore per gli effetti potenzialmente lesivi dell’ airbag; il posto più sicuro per il bambino è il sedile centrale posteriore, più riparato in caso di urto. Regolare bene l’aria condizionata posizionandola a temperature non molto inferiori a quelle esterne e comunque non inferiori a 22-23 gradi.

Prevedere una sosta ogni due ore circa e all’occorrenza per le pappe;  non lasciare il neonato mai solo in auto, la temperatura interna potrebbe raggiungere livelli elevati e il piccolo potrebbe disidratarsi con facilità.
Il treno è comodo perché permette alla mamma di passeggiare con il bimbo in braccio e c’è la possibilità di collocare il passeggino o l’ovetto.
Il neonato può anche prendere l’aereo (previo contatto con la Compagnia aerea per le indicazioni del caso), ma sarà sottoposto ad uno stress dovuto ad eventuali sbalzi di temperatura, di pressione, a luce e rumori che possono disturbarlo. Inoltre, specie in periodi epidemici per malattie respiratorie, aumenta la possibilità di contrarre infezioni. L’aereo è il mezzo meno indicato ma se dovesse essere necessario, è consigliabile stimolare frequentemente la suzione del piccolo, per ridurre gli effetti della decompressione atmosferica che provocano dolore al piccolo, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio.

Luogo di vacanza

Il neonato può trascorrere le vacanze indifferentemente al mare, in montagna o in campagna.


Se si sceglie il mare è importante prediligere le ore più fresche per gli spostamenti, non esporre mai il bambino ai raggi del sole e fare attenzione agli sbalzi di temperatura nei luoghi climatizzati. Le alte temperature possono provocare disidratazione rilevabile attraverso una scarsa emissione di urine (pannolino spesso asciutto), secchezza delle mucose, avvallamento della fontanella anteriore,  irritabilità o sopore, talvolta alterazioni della temperatura corporea. Non è necessario integrare con altri liquidi l’alimentazione del neonato perché il latte soddisfa già tutti i suoi bisogni. E’ consigliabile,  se lo si vede inquieto, proporgli il seno più spesso.


Meglio evitare posti troppo affollati ma anche luoghi isolati dove non sono presenti infrastrutture per l’assistenza pediatrica. Per chi sceglie la montagna si consiglia un soggiorno lungo per con sentire quei fisiologici adattamenti richiesti dal cambio di altitudine e dunque di pressione atmosferica. Altezze superiori a 2000/2500 mt sono comunque sconsigliabili così come le gite o le passeggiate in montagna. Il neonato non ha una struttura ossea e muscolare adatta ad essere trasportato “a spalla”.


La campagna è la destinazione ideale: il bambino, che dorme ancora per la maggior parte del tempo, ha bisogno di un ritmo regolare e la campagna offre un clima temperato e tutta la calma che si possa desiderare. Importante stare lontani da stagni e stalle, che presentano una concentrazione eccessiva di insetti come le zanzare e pappataci, potenziali portatori di malattie anche gravi. Una volta scelto il mezzo e il luogo, è bene verificare la presenza di infrastrutture per bambini come pediatri, farmacie, guardia medica. Inoltre la struttura che ci ospita deve garantire le condizioni igieniche e climatiche più adatte.

Cosa mettere in valigia

Per le mete calde e soleggiate si consigliano indumenti chiari e leggeri, di fibre naturali, che lascino scoperti gli arti, un cappellino chiaro a falda ampia per proteggere il piccolo da eventuali congiuntiviti da esposizione solare ed un maglioncino per ripararlo dall’umidità serale.

Non devono mancare salviette imbevute, una riserva di pannolini, una copertina per proteggere il piccolo dall’aria condizionata, dei bavaglini (quelli usa e getta sono sicuramente più pratici), detergenti antisettici per gli oggetti che verranno in contatto con lui.
Inoltre sono utili: soluzione fisiologica per le  narici e pomate contro gli arrossamenti della pelle, si può portare con sé un antipiretico (paracetamolo in gocce), da somministrare solo previo consulto con un medico.


Se pur sia da evitare l’esposizione al sole, è bene comunque proteggerlo con creme con filtro fisico, ovvero contenenti minerali quali ossido di zinco o titanio che riflettono i raggi solari impedendone la penetrazione, ad alto potere filtrante e non troppo untuose, per evitare l’occlusione dei pori. Contro le punture d’insetto infine sono sconsigliati i fornelletti emanatori di sostanze potenzialmente tossiche e da evitare anche i prodotti repellenti da vaporizzare sulla cute. Anche i profumi vanno evitati, perché possono attrarre gli insetti. La prevenzione più efficace è quella di usare di zanzariere sulle culle e sulle finestre.

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