Vitamina D ai neonati e bambini
Uno degli integratori che il pediatra prescrive alla neomamma per il suo bambino appena nato è quello della vitamina D. Ma perché i neonati e i bambini possono aver bisogno di un'integrazione di questa vitamina? A cosa serve?
In questo articolo
A cosa serve la vitamina D?
La vitamina D è essenziale per diversi motivi. Ad esempio, aiuta a mantenere forti e sane le ossa e i denti, riduce il rischio di malattie, come il diabete di tipo 1, e una sua carenza può favorire l'insorgenza di condizioni come il rachitismo.
La vitamina D, quindi:
- favorisce ossa e denti sani
- sostiene la salute del sistema immunitario, cerebrale e nervoso
- regola i livelli di insulina e supportare la gestione del diabete
- promuove la funzione polmonare e la salute cardiovascolare
- influenza l'espressione dei geni coinvolti nello sviluppo del cancro.
Svolge un ruolo significativo nella regolazione del calcio e nel mantenimento dei livelli di fosforo nel sangue, sostanze fondamentali per mantenere le ossa sane.
La vitamina D aiuta l'intestino ad assorbire e trattenere il calcio che altrimenti i reni espellerebbero.
Il modo migliore per assicurarsi di assumere la giusta quantità di vitamina D è esporsi ai raggi del sole: il corpo umano, infatti, produce questa vitamina in risposta all'esposizione al sole. Per questa ragione la vitamina D non è una vera e propria vitamina ma il precursore di un ormone, perché il corpo umano può produrla da solo, senza doverla assumere attraverso integratori o dieta.
In quali alimenti si trova la vitamina D?
Le fonti alimentari che contengono la Vitamina D sono:
- il tuorlo d'uovo,
- alcuni pesci grassi come il salmone e lo sgombro,
- formaggi grassi,
- burro,
- funghi,
- verdure a foglia verde.
Ovviamente la vitamina D si trova anche negli alimenti opportunamente fortificati, come il latte o i cereali.
Perché dare la vitamina D ai neonati?
Tutti i bambini hanno bisogno di un integratore di vitamina D dopo la nascita, essenzialmente perché non è raccomandato esporre ai raggi del sole bambini così piccoli e il latte materno non riesce a garantire la giusta quantità di vitamina D.
Come somministrare la vitamina D ai neonati?
La vitamina D si trova generalmente in gocce: leggiamo attentamente il foglietto illustrativo per essere sicure di dare al neonato la quantità corretta di vitamina, senza eccedere, e seguiamo le indicazioni fornite dal nostro pediatra.
Ricorda che è disponibile anche un latte in formula fortificato con vitamina D, ma è sempre importante attenersi alle indicazioni del pediatra.
Quanta vitamina D dare ai neonati?
Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano un'integrazione di vitamina D solo nel primo anno di vita, quindi fino ai 12 mesi di vita, con un dosaggio di 400 al giorno.
Passati i 12 mesi l'integrazione non è più necessaria se non per particolari categorie considerate più a rischio, come a esempio bambini che hanno patologie croniche che causano una difficoltà di assorbimenti della vitamina a livello intestinale.
E' chiaro che smettere di dar l'integrazione significa dover aiutare il corpo a produrre da solo la vitamina e quindi dobbiamo far sì che i bambini stiano frequentemente all'aria aperta e seguano un'alimentazione equilibrata e variegata.
Ci sono effetti collaterali?
Assunta nelle dosi consigliate la vitamina D non causa effetti collaterali degni di nota.
Un sovradosaggio di vitamina D, invece, può portare a un'anomala calcificazione delle ossa e all'indurimento dei vasi sanguigni, dei reni, dei polmoni e dei tessuti cardiaci. I sintomi più comuni dell'eccessiva vitamina D includono:
- mal di testa,
- nausea,
- perdita di appetito,
- bocca asciutta,
- un sapore metallico,
- vomito,
- stipsi,
- diarrea.
Carenza di vitamina D nei bambini, sintomi
Il rachitismo è una condizione di indebolimento e demineralizzazione delle ossa che può verificarsi nei bambini in crescita. E' causato da una carenza di vitamina D ed è una condizione ormai molto rara nel nostro Paese.
Come si manifesta? Con ingrossamento dei polsi e delle caviglie, la comparsa di nodosità al torace, il rammollimento delle ossa del cranio e l'incurvamento delle ossa lunghe degli arti inferiori.
L'ipovitaminosi D si manifesta anche con debolezza muscolare, una netta diminuzione della densità ossea, osteoporosi e un aumentato rischio di fratture.