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Vitamina D ai neonati e bambini: quando darla e perché serve

di Francesca Capriati - 11.11.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Vitamina D ai neonati e bambini: a cosa serve la vitamina D e perché somministrarla ai neonati. In quali alimenti si trova e i sintomi di una carenza

Vitamina D ai neonati e bambini

Uno degli integratori che il pediatra prescrive alla neomamma per il suo bambino appena nato è quello della vitamina D. Ma perché i neonati e i bambini possono aver bisogno di un'integrazione di questa vitamina? A cosa serve?

In questo articolo

A cosa serve la vitamina D?

La vitamina D è essenziale per diversi motivi. Ad esempio, aiuta a mantenere forti e sane le ossa e i denti, riduce il rischio di malattie, come il diabete di tipo 1, e una sua carenza può favorire l'insorgenza di condizioni come il rachitismo.

La vitamina D, quindi:

  • favorisce ossa e denti sani
  • sostiene la salute del sistema immunitario, cerebrale e nervoso
  • regola i livelli di insulina e supportare la gestione del diabete
  • promuove la funzione polmonare e la salute cardiovascolare
  • influenza l'espressione dei geni coinvolti nello sviluppo del cancro.

Svolge un ruolo significativo nella regolazione del calcio e nel mantenimento dei livelli di fosforo nel sangue, sostanze fondamentali per mantenere le ossa sane.

La vitamina D aiuta l'intestino ad assorbire e trattenere il calcio che altrimenti i reni espellerebbero.

Il modo migliore per assicurarsi di assumere la giusta quantità di vitamina D è esporsi ai raggi del sole: il corpo umano, infatti, produce questa vitamina in risposta all'esposizione al sole. Per questa ragione la vitamina D non è una vera e propria vitamina ma il precursore di un ormone, perché il corpo umano può produrla da solo, senza doverla assumere attraverso integratori o dieta.

In quali alimenti si trova la vitamina D?

Le fonti alimentari che contengono la Vitamina D sono:

  • il tuorlo d'uovo,
  • alcuni pesci grassi come il salmone e lo sgombro,
  • formaggi grassi,
  • burro,
  • funghi,
  • verdure a foglia verde.

Ovviamente la vitamina D si trova anche negli alimenti opportunamente fortificati, come il latte o i cereali.

Perché dare la vitamina D ai neonati?

Tutti i bambini hanno bisogno di un integratore di vitamina D dopo la nascita, essenzialmente perché non è raccomandato esporre ai raggi del sole bambini così piccoli e il latte materno non riesce a garantire la giusta quantità di vitamina D.

Come somministrare la vitamina D ai neonati?

La vitamina D si trova generalmente in gocce: leggiamo attentamente il foglietto illustrativo per essere sicure di dare al neonato la quantità corretta di vitamina, senza eccedere, e seguiamo le indicazioni fornite dal nostro pediatra.

Ricorda che è disponibile anche un latte in formula fortificato con vitamina D, ma è sempre importante attenersi alle indicazioni del pediatra.

Quanta vitamina D dare ai neonati?

Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano un'integrazione di vitamina D solo nel primo anno di vita, quindi fino ai 12 mesi di vita, con un dosaggio di 400 al giorno.

Passati i 12 mesi l'integrazione non è più necessaria se non per particolari categorie considerate più a rischio, come a esempio bambini che hanno patologie croniche che causano una difficoltà di assorbimenti della vitamina a livello intestinale.

E' chiaro che smettere di dar l'integrazione significa dover aiutare il corpo a produrre da solo la vitamina e quindi dobbiamo far sì che i bambini stiano frequentemente all'aria aperta e seguano un'alimentazione equilibrata e variegata.

Ci sono effetti collaterali?

Assunta nelle dosi consigliate la vitamina D non causa effetti collaterali degni di nota.

Un sovradosaggio di vitamina D, invece, può portare a un'anomala calcificazione delle ossa e all'indurimento dei vasi sanguigni, dei reni, dei polmoni e dei tessuti cardiaci. I sintomi più comuni dell'eccessiva vitamina D includono:

  • mal di testa,
  • nausea,
  • perdita di appetito,
  • bocca asciutta,
  • un sapore metallico,
  • vomito,
  • stipsi,
  • diarrea.

Carenza di vitamina D nei bambini, sintomi

Il rachitismo è una condizione di indebolimento e demineralizzazione delle ossa che può verificarsi nei bambini in crescita. E' causato da una carenza di vitamina D ed è una condizione ormai molto rara nel nostro Paese.

Come si manifesta? Con ingrossamento dei polsi e delle caviglie, la comparsa di nodosità al torace, il rammollimento delle ossa del cranio e l'incurvamento delle ossa lunghe degli arti inferiori.

L'ipovitaminosi D si manifesta anche con debolezza muscolare, una netta diminuzione della densità ossea, osteoporosi e un aumentato rischio di fratture.

Fonti

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