Un tempo era normalissimo andare a scuola a piedi, ci si trovava in 3-4 bambini e da soli o accompagnati si procedeva ogni mattina verso l’istituto scolastico. Con i cambiamenti della società, l’acuirsi degli impegni quotidiani e la scarsità di tempo si è passati a portare quasi esclusivamente i bambini a scuola in macchina, perché è più comoda, più veloce. Abbiamo così assistito ad un incentivarsi del traffico nelle zone dove sono presenti le sedi scolastiche, impossibilità di parcheggiare, genitori che lasciano la macchina in seconda, terza fila, solo per poter scendere un paio di minuti e lasciare il bimbo sul portone della scuola.
Da un paio d’anni alcuni comuni hanno dato il via ad un progetto singolare: il Pedibus.
Di cosa si tratta?
Il pedibus è una sorta di “autobus umano”, e serve a gestire in modo organizzato e sicuro l’arrivo a scuola dei bambini. Il pedibus ha dei tracciati particolari che si snodano fra le vie cittadine, evitando zone ad alto traffico e punti pericolosi, i tragitti sono spesso segnalati sull’asfalto con l’immagine di un omino che cammina, ci sono delle fermate posizionate in vari punti strategici della città da cui il pedibus parte o arriva ad orari stabiliti. In ogni fermata si aggregano al gruppo nuovi scolari dotati di una pettorina colorata o di un cappellino così da poter essere subito individuati. Nel caso in cui un bimbo fosse in ritardo sarà compito dei genitori accompagnarlo a scuola. Ad affiancare gli studenti ci sono un”autista” che sta in prima linea e guida la comitiva, un “controllore” posto alla fine del gruppo che ha il compito di segnare su un apposito registro quanti bambini iscritti al servizio “pedibus” erano presenti.
Vi sono poi alcuni aiutanti (solitamente uno ogni 8-10 bimbi), spesso genitori o nonni che si offrono come volontari che accompagnano i bimbi verificando che nessuno lasci il gruppetto, che tutti rispettino il codice della strada, giungendo a scuola in orario e in sicurezza.
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Il pedibus da modo ai nostri figli di riscoprire la bellezza di una
anche in mezzo ad una città trafficata, in compagnia di amici, di coetanei, facendo anche un
. Il bambino riesce a muoversi autonomamente negli spazi cittadini senza la presenza del genitore, diventa autonomo e consapevole dei propri obblighi e di ciò che lo circonda, migliorando l’orientamento e la percezione dei pericoli a cui i pedoni vanno incontro se non rispettano il
codice stradale
. I genitori avranno così la possibilità di mandare i figli a scuola a piedi senza dover necessariamente accompagnarli di persona, avendo la sicurezza di averli affidati a personale competente.
Il pedibus funziona estate ed inverno, con sole e pioggia, si muove a misura di bambino, variando la velocità di camminata a seconda dell’età degli scolari.
Il Pedibus è ecologico
Il servizio pedibus è
gratuito e sponsorizzato
sia dalle scuole che dai comuni, si sostiene grazie alla collaborazione di genitori, volontari, insegnati, che devono credere nel valore intrinseco di questa iniziativa. Il Pedibus non vuole sostituire il servizio di scuolabus che alcune
offrono, ma gli si affianca, perché se lo scuolabus è utilissimo per quegli alunni che abitano a parecchi km dalla scuola, il Pedibus da la possibilità agli alunni residenti nelle vicinanze dei loro istituti di recarvisi autonomamente. Si avrà così una diminuzione di traffico di genitori verso la scuola, una riduzione delle emissioni di
gas di scarico
così dannose al nostro organismo, dando modo di raggiungere zone della città a traffico limitato (ZTL) senza dover impazzire per trovare un parcheggio.
Ecco le città in cui il servizio è attivo:
Milano
Roma
Chiara Zambelli
