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Trasformazioni e separazioni in preadolescenza
Spesso si sente parlare di adolescenza con i suoi tumulti e di infanzia con le sue incertezze e tenerezze. Tuttavia si sente parlare meno del periodo intermedio tra i due, ovvero la preadolescenza. Questa età si colloca tipicamente tra i 12 e i 14 anni, segue immediatamente quella infantile e precede quella adolescenziale. Vien da sé che si porta dietro degli aspetti dell'infanzia con l'obiettivo di abbandonarli ed approdare così nell'adolescenza che conduce poi alla vita adulta. I cambiamenti e le opposizioni tipici di questa età interrogano i giovani sul loro sé che sempre più emerge e preoccupano i genitori che, a loro volta, si trovano davanti a un ragazzo che sta abbandonando i panni del piccolo di casa.
La preadolescenza è un momento di passaggio da una fase all'altra, ma anche da un percorso scolastico all'altro, come avviene infatti con il salto dalle scuole medie alle superiori. Quanta difficoltà nel dover scegliere un indirizzo piuttosto che un altro e che paura al sol pensiero di non farcela per il carico di studio! Per non parlare del dispiacere di dover abbandonare la quotidianità di alcune amicizie, che si credeva potesse durare per sempre, e della fatica nell'incontro con un gruppo di pari nuovo. La paura dell'ignoto è frustrante e per questo il preadolescente potrebbe alternare momenti di felicità a momenti di tristezza.
Cambiamenti corporei
Ciò che più caratterizza i giovani preadolescenti è il cambiamento corporeo. A seguito di una maturazione ormonale si determina la comparsa di segnali che chiaramente rimandano al passaggio tra due fasi, come:
- la prima peluria nei ragazzi
- il menarca nelle ragazze.
Cambiamenti psicologici
Non solo le trasformazioni fisiche fanno capolino in questo periodo così delicato, ma anche il cambiamento psicologico che si manifesta in particolare nella contestazione di regole imposte dalla famiglia e dalla società, per fare spazio alle proprie idee.
Tale messa in discussione non è altro che indice di un progressivo distacco dalle figure genitoriali per costruire una nuova immagine di sé indipendente, alla ricerca di una risposta alla domanda: "Chi sono?". In tale fascia d'età, mamma e papà sono ancora le figure di riferimento e a loro i ragazzi richiedono una vicinanza che, allo stesso tempo, risulta però seccante poiché rimanda ad un'immagine infantile. Allontanandosi, il preadolescente tenta di differenziarsi dalle figure genitoriali, ed è qui che può vivere un senso di colpa e un timore di ferire madre e padre, sentimenti che si riversano poi in una relazione conflittuale.
Come spiega il Dr. Alberto Tuccio – psicologo, psicoterapeuta, membro dell'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus, autore del libro "Mio figlio sta crescendo! Trasformazioni e separazioni in preadolescenza" (Edizioni San Paolo 2021) – in preadolescenza l'identità emerge con lentezza mentre l'intensità di vissuti esplode. In tutto ciò, inoltre, l'immagine di sé non può essere costruita se non in relazione a ciò che gli altri dicono del soggetto: ecco l'importanza del gruppo dei pari, che dona forza nell'affrontare questo nuovo percorso e la cui rilevanza si evidenzia nella scelta comune di un modo di vestire, di parlare, nel tipo di musica da ascoltare. Del resto questo movimento si inserisce nella più ampia ricerca di una figura in cui identificarsi, considerandola come il proprio modello da seguire (ad esempio un allenatore, l'amico del cuore, il cantante del momento), al fine di trovare quell'immagine di sé rispecchiata negli occhi altrui.
Nella più recente pubblicazione della Collana Pollicino con le Edizioni San Paolo – "Mio figlio sta crescendo! Trasformazioni e separazioni in preadolescenza" – il Dr. Alberto Tuccio si concentra quindi sulla fase preadolescenziale, sottolineando i fisiologici cambiamenti e le classiche difficoltà dei giovani e dei loro genitori, usando un linguaggio specifico, ma semplice e alla portata di tutti.
Attraverso gli esempi e i dialoghi riportati di due genitori, inoltre, il lettore può meglio comprendere i vissuti e le questioni tipiche della preadolescenza, a partire dai mutamenti fisici e psicologici che accomunano ragazzi e ragazze di ogni epoca fino alle preoccupazioni di mamma e papà per la socialità via web, che sempre più caratterizza l'epoca moderna. Ponendo attenzione alle diverse figure familiari e ai loro interrogativi, ciò che il libro mette bene in evidenza infatti è che, se è vero che la preadolescenza è un momento di passaggio, essa è dunque un nuovo inizio, ma un nuovo inizio per tutti.