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Termoregolazione del neonato
Come tutti sappiamo, i nuovi venuti al mondo non sono in grado di comunicarci come si sentono. Per questo motivo, una delle maggiori preoccupazioni dei genitori è se il loro figlio abbia caldo o freddo, e quindi tra i dubbi più grandi ci sono quelli che riguardano la termoregolazione del neonato. Prendendo in rassegna diversi studi, abbiamo cercato di fare chiarezza su questo argomento.
Termoregolazione del neonato: che cosa è
Con in termini termoregolazione del neonato si fa riferimento a uno specifico sistema che consente di mantenere la temperatura interna entro, come riporta uno studio pubblicato sul Sage Journal, un range di 36.5° e 37.5°C.
Tuttavia, al momento della nascita il bambino è "vittima" di un grande cambiamento dovuto al passaggio dall'utero materno al mondo esterno e, per questo motivo, importanti variazioni, sia in eccesso che in difetto, possono costituire seri problemi per la sua salute.
Come riporta il The Royal Children's Hospital, per i nuovi venuti al mondo si parla di ambiente termico neutro (NTE), vale a dire la condizione per cui vi è un mantenimento corretto della temperatura corporea attraverso un dispendio minimo di energia e ossigeno.
Tutto ciò è possibile perché i neonati sono generalmente ricoperti da uno strato di grasso, chiamato vernice caseosa, che li isola e gli assicura la protezione efficace dalle variazioni di temperatura. Altrettanto fondamentale per mantenere una temperatura corporea corretta sono il precoce contatto con la mamma e l'allattamento.
Ciò non toglie che, secondo diverse analisi come quella pubblicata sul Journal of Perinatology, circa 4 milioni di neonati in tutto il mondo non sopravvivono al primo mese di vita per problemi legati all'ipotermia.
Come evitare problemi
A spiegare come fare per mantenere una corretta termoregolazione del neonato è l'Organizzazione Mondiale della Sanità attraverso alcune raccomandazioni:
- inizio precoce ed esclusivo dell'allattamento al seno;
- uso di capi d'abbigliamento e biancheria come il cappellino;
- contatto tra mamma e bambino;
- posticipare la pratica del bagnetto.
La termoregolazione nei bambini prematuri
La termoregolazione del neonato prematuro o con un basso peso corporeo è un po' più complessa perché la loro capacità di controllo è più limitata.
Per questi bambini passare dal caldo dell'utero materno al freddo dell'ambiente circostante è più traumatico, come non è perfetta nemmeno la loro capacità di regolare autonomamente la temperatura interna.
In queste circostante, quindi, è necessario che i sistemi di ventilazione e riscaldamento della sala parto siano ben settati, specialmente per i bambini nati prematuri e di quelli con particolari condizioni che vanno monitorate.
Non solo al momento del parto: la termoregolazione del neonato va ben controllata anche durante i primi mesi di vita. Secondo il Ministero della Salute, la temperatura ideale per far vivere queste creature dovrebbe essere compresa tra i 18° e i 20°C.
In questo senso la prima cosa da sapere è che i nuovi venuti al mondo soffrono il caldo e, per questo motivo, non è sempre bene coprirli con indumenti pesanti e coperte.
È molto importante, inoltre, proteggerli dagli sbalzi di temperatura in tutte le stagioni dell'anno. In sostanza non devono prendere freddo e al contempo bisogna assicurarsi che stiano al fresco quando fa caldo, preferendo l'uso di fibre naturali rispetto a quelle sintetiche.
Il cappellino è fondamentale in ospedale ma da evitare quando si è in casa, anche durante la stagione fredda: va indossato solo quando si è all'aria aperta. Per quanto riguarda i piedini, per tenerli al caldo sono sufficienti dei calzini.
FONTI
Body Temperature of Newborns: What is Normal?
Thermal protection of the newborn in resource-limited environments