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La crescita del bambino da 6 a 12 mesi

di Dott ssa Teresa De Monte - 23.02.2015 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La pediatra ci spiega come cresce un bambino dai 6 ai 12 mesi. Il peso, l'altezza e lo sviluppo psicomotorio sono i tre parametri da seguire con costanza

Neonato da 6 a 12 mesi 

Lo sviluppo del bambino dai 6 ai 9 mesi è, di solito, particolarmente rapido, sia a livello fisico che motorio e cognitivo. Per quanto riguarda l’altezza, il bambino aumenta in lunghezza in media di circa uno o due centimetri al mese. Generalmente una bambina, al compimento del nono mese, misura circa 70-71 centimetri mentre un maschietto arriva in media a 73 cm.

La tendenza dei bambini a essere in linea di massima più lunghi delle bambine si deve alla presenza di ormoni maschili, in primis testosterone, che favoriscono l’aumento della statura. Non è comunque statisticamente da escludere il caso di femminucce che superino in statura di qualche centimetro i coetanei di sesso maschile. Anche in questo caso le misure non vanno prese in maniera troppo rigida e non devono preoccupare variazioni di circa 3 o 4 cm rispetto alla media dei coetanei del proprio bambino.

In media, in questa fase, il bambino aumenta mensilmente di circa 500 grammi. Va rilevato però un aspetto importante, ovvero che in questi tre mesi l’aumento non è più correlato solo all’alimentazione(e di conseguenza alla quantità di cibo ingerito) ma anche alla vivacità e dinamicità del bambino.

Poiché è questo il periodo in cui i bambini sviluppano maggiore coscienza motoria, è intuitivo che caratteri più esuberanti consumeranno più energie mentre le personalità più tranquille e pacate consumeranno meno. Vediamo allora più da vicino proprio questi sviluppi motori:

  • a 6 mesi il bambino è in grado di giocare con le mani e con proprio corpo,
  • a 7 mesi il bambino solitamente impara a giocare seduto per terra o nel box senza cadere all’indietro,
  • a 8 mesi il bambino si rotola su se stesso se posto sdraiato: bisogna quindi prestare attenzione quando si distende il lattante sul fasciatoio o sul letto per cambiarlo.
  • Tra i 6 e i 9 mesi, inoltre, il bambino inizia a comunicare con i genitori per mezzo di sguardi e lallazioni. Il riconoscimento dei volti familiari è testimoniato dal fatto che verso i 6-7 mesi inizia a sperimentare la paura del distacco dai genitori. Il bambino interagisce con gli adulti anche insistendo nel provocare reazioni che lo fanno sorridere e impara a fare ciao con la mano quando gli viene richiesto.
  • Nel passaggio dai 6 a 9 mesi inizia a prendere coscienza anche degli oggetti intorno a sé. Tutte queste capacità non vengono raggiunte sempre con gli stessi ritmi: naturalmente esistono lattanti più precoci e altri più lenti, ma comunque assolutamente nella norma.
  • Verso i 9 mesi il bambino comincia a sedersi da solo, a restare in piedi se appoggiato ad un sostegno o a un adulto.
  • Intorno al decimo mese è in grado di camminare carponi, senza però toccare con l’addome a terra e ci sono addirittura dei casi di precocità, in cui il bambino è già in grado di camminare prima di aver compiuto un anno di vita.

La crescita di un neonato comincia quindi a differenziarsi in questo periodo; alcuni, infatti, intorno ai 9 mesi provano a pronunciare qualche suono o parola, spesso imitando gli stessi suoni prodotti dalle persone che li circondano.

  • Tra il decimo e il dodicesimo mese, inoltre, riescono a utilizzare il pollice correttamente per afferrare oggetti non troppo pesanti. È importante a questo punto mettere in sicurezza tutto ciò cui il bambino può arrivare e può essere pericoloso per la sua salute, visto che riesce a spostarsi e ad afferrare da solo gli oggetti.

La crescita dei bambini tra i 9 e i 12 mesi è importante anche per il peso, visto che la maggior parte di essi vede triplicato il proprio peso (pari a circa 10 Kg i maschietti, 4 etti in meno le femminucce) rispetto alla nascita. Ovviamente per un’altra buona fetta di bambini si presenteranno valori diversi, ma questo perché sulla crescita influiscono diversi fattori, come quelli ambientali, sociali e soprattutto ereditari.

  • Verso i 12 mesi la crescita di un neonato compie altri passi importanti come quello di sostituire con la ciotola o il bicchiere il biberon. Per fare in modo che il passaggio avvenga tranquillamente, si può cominciare a offrire al bambino la pappa con la ciotola o il piattino, mentre nel biberon si può mettere l’acqua. Con il passare del tempo la scodella verrà preferita al biberon, che verrà gradualmente abbandonato, grazie alla maggiore attrattiva generata dal suo contenuto.
  • La questione sonno diventa fondamentale, perché a questa età il bambino inizia ad acquisire la capacità di dormire durante la notte e di fare un paio di riposini durante il giorno; allo stesso tempo, però, può accadere che si svegli durante la notte per la curiosità di vedere cosa succede intorno quando è buio o per motivi di diversa natura.

Anche questo periodo della crescita dei bambini va preso in maniera elastica: non tutti, infatti, raggiungono gli stessi traguardi contemporaneamente.

Nessuna preoccupazione, ma solo l’accortezza di una visita dal pediatra se il bambino entro i 12 mesi NON:

  • non indica cose o persone o guarda delle immagini
  • non segue semplici istruzioni
  • non emette e imita dei suoni
  • non capisce semplici parole
  • non cammina, striscia o si muove carponi.

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