In questo articolo
Babbo Natale non esiste
L'età della consapevolezza arriva intorno ai 7 anni. Magari durante il Natale un fratello più grande o un amichetto confessano a tuo figlio l'amara verità: Babbo Natale non esiste. Un mondo di magia rischia di scomparire e tuo figlio potrebbe accusarti di avergli sempre mentito spudoratamente, di averlo preso in giro.
In effetti tutti noi ricordiamo lo choc di quel momento, e poi un doppio choc: riflettere sul fatto che i genitori ci hanno mentito per molto tempo. Come affrontare le domande dei bambini? Innanzitutto, spiega la psicologa infantile Elisabeth Brami, è meglio che i genitori non svelino mai la verità, non devono essere loro a dire che Babbo Natale non esiste. Il che potrebbe sembrare contraddittorio con quanto ci dicono ogni giorno fior fiore di esperti, e cioè che non dobbiamo mai dire bugie ai bambini.
Tutti noi abbiamo scoperto che Babbo Natale non esiste da qualcun altro, magari da un amico più grande. Tuttavia se non bisogna svelare la verità bisogna comunque essere preparati per affrontare le domande dei bambini e le loro reazioni dopo che la verità è stata svelata.
Cosa fare, dunque?
Molto dipende dall'età del bambino. Se ha 4 o 5 anni si può essere evasivi rispondendo che "ognuno ha il diritto di credere a ciò che vuole", è un modo per prendere tempo e lasciarli vivere ancora un po' nella magia.
L'importante è osservare il bambino e capire cosa ne pensa. Se mostra di avere ancora dei dubbi si può sempre salvare la possibilità di crederci ancora, magari chiedendogli "tu cosa ne pensi" e in base alla sua risposta capire se ha voglia di confrontarsi con la realtà oppure no. Insomma, mantenere una bugia ma per una giusta causa.
Intorno ai sette anni i bambini cominciano a porsi interrogativi più seri, è l'età della ragione.
Se non ci crede più si può spiegare che gli abbiamo raccontato una bella storia magica per fargli vivere un meraviglioso mondo fatto di elfi e renne.
Cosa fare se il bambino è arrabbiato con noi perchè gli abbiamo mentito?
E' l'occasione per insegnargli la distinzione tra una bugia buona e una cattiva, che Babbo Natale fa parte della prima categoria. Paragonandola a quando si tiene un segreto perchè si sta preparando un regalo a sorpresa.
L'idea è far capire che la magia di Babbo Natale fa parte del regalo che abbiamo voluto fargli, che non si tratta di finzione o trucco, ma di sogno. E sarebbe utile raccontargli di quando noi stessi abbiamo scoperto che Babbo Natale non esisteva e rispolverare o costruire nuove tradizioni. Ad esempio possiamo dirgli che da piccole siamo sgattaiolate di notte per cogliere sul fatto mamma e papà che mettevano i regali sotto l'albero.
La psicologa inoltre spiega che generalmente la verità è più facile da accettare se negli anni precedenti Babbo Natale non è stato vissuto come un culto vero e proprio, con mille dettagli aggiunti allo scopo di convincere il bambino della sua esistenza. Insomma, non è necessario far credere al bambino che tutti i Babbo Natale che vede ai grandi magazzini sono veri e nemmeno travestire lo zio da Babbo Natale per dargli una dimostrazione della sua esistenza.
Come dire che Babbo Natale non esiste?
Per dire ai bambini che Babbo Natale non esiste l'importante è non mostrarsi malinconici e non usare troppe parole cariche di tristezza. Nella maggior parte dei casi il compito di svelare la verità non è mai dei genitori, molto spesso capita che il bambino lo venga a sapere da un amichetto o da un cugino più grande, oppure comincia ad avere dei seri dubbi e si mette in cerca di indizi che provino la sua teoria.
Il pediatra Italo Farnetani spiega:
Finché i bambini ci credono in modo assoluto, mamma e papà dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, i genitori dovranno sostenere sì l'esistenza di Babbo Natale, anche in modo convinto, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza portare eccessive giustificazioni o prove sulla sua esistenza. In tal modo se e quando i figli concluderanno che Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento destinato a risultare un insuccesso
Quando dire che Babbo Natale non esiste
Non esiste un'età giusta, tuttavia i bambini cominciano ad avere i primi dubbi già a sette anni, quando sono perfettamente in grado di capire che i personaggi magici e fantastici non esistono. Al tempo stesso è come se volessero crederci ancora, probabilmente non pongono domande scomode e godono della magica atmosfera natalizia senza troppi problemi.
Il momento giusto per rivelare la verità, senza troppi drammi, è quando il bambino fa delle domande più insistenti, quando ci rendiamo conto che ormai non ci crede e vuole solo una conferma dai suoi genitori.
Come spiegare con una lettera, una poesia o una canzone
Caro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei piccoli amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: "Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero". La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale? Virginia O'Hanlon
Nel 1897 Virginia O'Hanlon aveva saputo dai suoi compagni di scuola che Babbo Natale non esisteva e aveva scritto questa lettera all'allora direttore del New York Sun, Edward P. Mitchell. Il direttore aveva affidato al risposta a Francis Pharcellus Church, veterano del giornale, uomo cinico e indurito dalla vita e dalla Guera Civile. Questa fu la sua risposta, Si, Babbo Natale esiste! Ancora molto attuale, che possiamo proporre anche ai nostri bambino.
Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l'amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e dalla vista. La luce eterna con cui l'infanzia riempie il mondo si spegnerebbe.
Non credere in Babbo Natale! È come non credere alle fate! Puoi anche fare chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d'occhio tutti i comignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere.
Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l'uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l'amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient'altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini.
Vi proponiamo anche questa deliziosa filastrocca di Bruno Tognolini che si intitola "Ciò che ami esiste"
C'è sempre qualche furbo consigliere
Quello che la sa lunga più di te
Che dice che le fiabe non son vere
E che Babbo Natale… non c'è.
Credono di sapere come è il mondo
Per quel pugno di anni che hanno in più
La loro fantasia
L'hanno buttata via
E vogliono convincerti, ma tu…
Non essere triste
Perché ciò che tu ami esiste
Tutti i maghi del mondo, i draghi e i re
Finché li chiami, verranno lì con te
Tu ora crescerai, dovrai capire
Dividere dai sogni la realtà
È vero, però questo non vuol dire
Che il tuo mondo segreto sparirà
La fantasia può avere mille anni
E la magia, vedrai, cresce con te
Resiste e si trasforma
Cambia solo la forma
Ma non finisce mai, ascolta me…
Non essere triste
Perché ciò che tu ami esiste
Tutti i maghi del mondo, i draghi e i re
Finché li chiami, verranno lì con te.