Ieri la giornalista Selvaggia Lucarelli ha scritto un interessante post sul suo profilo Facebook sull'educazione dei figli e in particolare dell'influenza che l'educazione impartita dai genitori avrebbe sullo sviluppo dei bambini.
Possiamo con le nostre regole e indicazioni influenzare fortemente lo sviluppo della personalità o di un talento?
16 cose da insegnare a un figlio maschio
"Qualunque genitore che abbia una reale pratica sul campo lo sa, i figli nascono già con la loro indole e se pensi di piegarla o plasmarla a tuo piacimento, ciao. E certe volte l'indole è più che un'indole. E' proprio tendenza spiccata, inclinazione irreversibile. Al bene, al male, allo sport, all'introversione, al vagabondaggio, alle dipendenze, al narcisismo, all'accidia, all'iperattività, all'antipatia, all'ambizione, all'ingenuità, alla fantasia. Ci sono figli che nascono da dottori e vogliono fare i dottori. Ci sono figli che nascono da dottori e vogliono fare solo tornei di poker. Ci sono figli che nascono da famiglie perbene e diventano delinquenti. Ci sono fratelli simili e fratelli completamente diversi, eppure cresciuti ed educati allo stesso modo. E non c'è niente da fare. E' per questo che io all'educazione che va bene per tutti non c'ho mai creduto, perchè i figli sono tutti diversi e tu puoi solo cercare di adattare i principi educativi sul loro carattere. Pensare che l'educazione sia un vestito taglia unica, è un grave errore. Ed è per questo che io mio figlio lo cresco con un'educazione a modo mio, che qualcuno, ne sono certa, trova folle o eccentrica, qualcuno disapprova, molti, semplicemente, non condividono"
Bambini tirannici, la colpa è dei genitori
Scrive Selvaggia.
E da qui si passa a parlare di regole. Quante volte sentiamo dire o leggiamo che i bambini hanno bisogno di regole e indicazioni precise, sul sonno, sul comportamento, su ciò che è giusto e ciò che non lo è.
Dobbiamo noi genitori fissare dei limiti in base all'età del bambino e a ciò che noi stessi riteniamo essere giusto?
"Mio figlio, per dire, va a letto quando ha sonno, non quando decido io. (in linea di massima) Vede tutti i film di paura che vuole e anche molti film che faccio fatica a vedere io. Vuole leggere "It" di Stephen King anziché le favole e glielo lascio fare, e se poi mi chiede cosa vuol dire "frocio" io glielo spiego. E glielo spiego bene, gli spiego l'accezione, mica dico tre parole così, a scappare via. Così come quando vede i Griffin, avendo ormai compreso a fondo il concetto di politicamente scorretto. Anche sul discorso giochi e giocattoli, avendo io sofferto durante l'infanzia per certe privazioni, ho deciso che non c'è motivo per non comprargli un giocattolo in più. Osservandolo, certo. E in tutto questo, senza orari, senza lancette, senza Biancaneve al posto di Alien, senza il concetto di regalato "guadagnato" a tutti i costi ma anche col semplice, per alcuni criminoso, non-concetto di "regalo perchè mi andava di farti un regalo", mio figlio è molto più responsabile e rispettoso delle regole di me. Nonchè molto più sensibile, attento ai sentimenti altrui e seppur viziato, non è per nulla viziato. Forse, e dico forse, l'unica cosa che ha ereditato da me è il senso dell'ironia, per il resto è talmente diverso da me che passa pure per un fine diplomatico.
Semplicemente, non è impressionabile, ha la passione per il cinema e una sensibilità innata. Sa che tutto questo "non gli spetta", ma che è fiducia in lui e un assecondare la sua indole"
Insomma, conclude Selvaggia, tutto sta nell'assecondare la sua indole perchè "i figli vanno per conto loro e tu puoi solo sperare che la vita sia gentile".
Al suo post centinaia di commenti e un interessante dibattito ancora in corso.
E voi cosa ne pensate?