Regole di una mamma ai suoi figli
Mio figlio ha sette anni e mezzo e ogni tanto si lamenta che sono troppo severa e che metto troppe regole. “Dici sempre no”, piagnucola. In realtà non è affatto così. Lo lascio libero di scegliere gran parte delle volte, cerco di accontentarlo quando desidera una cosa, qualche giorno dico a me stessa anche che forse lo vizio un po' troppo. Sin da quando era piccolo, però, ho deciso che su alcune questioni non sarei scesa a compromessi e non avrei avuto paura di dire no, temi che riguardano la sicurezza, il benessere, l'educazione. E uso lo stesso approccio anche con il secondogenito che ha solo un anno e mezzo ed è troppo piccolo per lamentarsi della mia presunta “disciplina militaresca” :-)

Essere genitori: le 7 regole di Giovanni Bollea
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Insomma ci sono delle cose sulle quali non si discute. Delle regole che vanno rispettate e che fanno parte della nostra vita quotidiana, ma anche del bagaglio di valori e principi che voglio trasmettergli.
Ecco le situazioni sulle quali non transigo:
- igiene: ci si lava le mani quando si rientra a casa e prima di mangiare; ci si lava i denti mattina e sera
- si salutano le persone quando le si incontra o quando si va a casa loro; si ringrazia se sono state gentili o se la situazione lo richiede
- si va a letto entro le nove, bisogna dormire il giusto numero di ore, soprattutto quando si va a scuola
- si gioca ai videogiochi un'ora al giorno e non è un obbligo giocarci tutti i giorni, se si è fatto altro (pomeriggio al parco, sport, altre attività in casa) arrivati alle 19 i videogiochi si rimandano al giorno dopo
- si rispettano gli altri bambini: non si prendono in giro e assolutamente non si alzano le mani, per nessuna ragione
- si rimettono a posto i giochi prima di andare a dormire
- non c'è la televisione in camera e non ci sarà. Prima di dormire si guarda un cartone sul divano e poi si legge un po' prima di spegnere la luce
- non si dorme nel lettone a meno che non sei malato o hai avuto un terribile incubo. Ognuno ha il suo letto
- non si interrompono gli adulti quando parlano (una regola infranta regolarmente perché mio figlio è un chiacchierone e soprattutto deve SEMPRE dire la sua)
- i compiti a casa si fanno da soli, seduti alla scrivania e senza pretendere aiuto
- in auto ci si allaccia la cintura e quando era più piccolo c'era l'obbligo di sedersi sul seggiolino
- non si prende il mio cellulare né il mio computer: ognuno ha le proprie cose e non bisogna invadere la privacy altrui