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Bambino dallo psicologo
È possibile che un genitore sia in difficoltà con la crescita dei suoi figli e chiedere aiuto risulta sempre difficile. Infatti, farlo significherebbe ammettere la propria “inesperienza” o la propria “immaturità” dinanzi a qualcosa di cui non si comprende la reale natura. È facile percepire tale situazione come una sorta di autocritica che ogni adulto volge a se stesso “non sono un bravo genitore e chiedere aiuto significherebbe ammetterlo”, “nonostante abbia seguito i consigli di un adulto più esperto, non sono riuscito ad ottenere dei miglioramenti” e così via.
Ci si sente “incompetenti” e privi di strumenti idonei a risolvere la situazione ma, soprattutto, si è posti di fronte all’incapacità di comprendere i bisogni del proprio cucciolo. La risposta è semplice: essere genitori non è cosa da poco neanche per i più esperti. Infatti, la crescita riguarda non soltanto i più piccoli ma anche gli adulti e non è da tutti riuscire ad accettare un proprio impedimento riguardo ad un problema di non facile soluzione. Ammetterlo, al contrario, risulta essere una vera e propria risorsa che mira a superare una situazione d’impasse.
La psicologa Dott.ssa Emmanuella Ameruoso risponde online gratuitamente
Il dubbio è anche spesso legato alla possibilità di trovare una persona capace di intervenire sulla problematica “sarà all’altezza della situazione? Riuscirà effettivamente a risolvere lo stato di disagio in cui attualmente si trova il mio bambino”? Proteggere i propri figli è cosa fondamentale per ogni genitore ed è anche vero che, oltre ad una preparazione e formazione specifica, il professionista debba possedere delle competenze di personalità che vadano di pari passo con la sua professionalità cioè l'abilità nel formulare una diagnosi, la sensibilità e la capacità empatica che gli permettono di entrare in sintonia con il vissuto genitoriale e del bambino tali da riconoscere le dinamiche sottostanti.
Cosa fondamentale è riuscire a documentarsi sull’esperto a cui ci si rivolge e capire se possiede tali competenze.
È anche vero che qualche volta si incorre in qualcuno che non segua la problematica col giusto impegno e in quel caso è bene cambiare.
Quando bisognerebbe chiedere aiuto ad uno psicologo?
Diverse sono le situazioni in cui i piccini sviluppano delle problematiche e i casi sono, in effetti, i più disparati. Sta di fatto che ogni singolo bimbo può trarre dei benefici notevoli da un percorso psicoterapico. Le situazioni a cui bisogna porre attenzione sono quando:
- Cominciano a comportarsi male, a rispondere, diventano aggressivi o troppo capricciosi tanto da avere difficoltà a gestirli;
- Si isolano e si chiudono in se stessi asserendo che “i compagni o la maestra o i giochi non gli piacciono” e per questo non riescono a fare amicizia;
- Regrediscono in situazioni nelle quali dovrebbero comportarsi diversamente per esempio durante il primo giorno di scuola e successivi, o in seguito alla nascita di un fratellino, o in una situazione di cambiamento (trasloco, cambio classe, con una nuova baby sitter, a casa dei nonni);
- Se manifestano spesso tristezza e comportamenti di ritiro rispetto alle attività quotidiane quindi perdono interesse (compiti, giochi, tv, merenda);
- Cominciano a bagnare il letto o hanno incubi notturni, oppure non seguono (rifiutano) un’alimentazione lineare e sana (tendendo di contro a dimagrire);
- Manifestano sintomi psicosomatici (asma, tic, ansia, rabbia eccessiva, stipsi);
- Mettono in atto dei comportamenti autolesionistici procurandosi dolore o ferite sul corpo;
- Quando propongono spesso il tema della morte, per la quale c’è una certa curiosità, ma non in maniera eccessiva e continuativa;
- Parlano e propongono spesso il tema del suicidio: quest’ultimo è un importante campanello d’allarme poiché i bambini tendono ad imitare il comportamento degli altri e a ripetere gli argomenti ascoltati.
Nel crescere tutti hanno momenti di crisi o di disagio facilmente superabili poiché seguono il percorso evolutivo, però dinanzi a situazioni che si manifestano ripetutamente e con ciclicità preoccupante è bene prendere a cuore il loro disagio e rivolgersi a qualcuno che possa dare delle giuste risposte.