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Quando l’utilizzo di un device è troppo?
Nell'epoca attuale, l'età in cui i bambini entrano in contatto con le nuove tecnologie si sta riducendo. Sono inoltre sempre più immersi nel mondo digitale e risulta quindi cruciale fare attenzione, ma soprattutto, essere consapevoli dell'utilizzo che fanno dei media device (cellulare, tablet, pc ecc).
Gli studi evidenziano che già nel loro primo anno di vita molti iniziano a maneggiare questi dispositivi e a due anni ne possono fare un uso anche quotidiano. In Italia, in base alle stime di UNICEF e della Società Italiana di Pediatria, la stragrande maggioranza, ovvero otto bambini su dieci tra i tre e i cinque anni, ha familiarità con il cellulare dei genitori.
La ricerca scientifica ha poi dimostrato che un'esposizione troppo precoce e prolungata può avere conseguenze negative sulla salute dei bambini. Trascorre più di due ore al giorno davanti a un dispositivo, infatti, può legarsi in alcuni casi a un aumento di peso corporeo, a problemi comportamentali, all'insorgenza di cefalee e dolori muscolari, in particolare a collo e spalle, dovuta a posture inappropriate. Ancora, può influire sulla qualità del sonno, interferendo con il ritmo circadiano a causa dei contenuti stimolanti o della luce emessa dagli schermi. Infine, anche la vista può talvolta essere compromessa, con sintomi come secchezza oculare e sensazione di corpo estraneo nell'occhio.
In base all'età, tra gli altri rischi e le problematiche che possono invadere la sfera personale e quotidiana del bambino o del ragazzo, rispetto a un utilizzo sregolato o eccessivo dei device, ci sono: uso inappropriato delle informazioni personali; accesso a contenuti dannosi non adatti ai minori; sviluppo di una dipendenza, che può portare gradualmente alla perdita delle relazioni interpersonali e all'isolamento nel mondo virtuale; hatespeech e cyberbullismo.
Che cosa possono fare i genitori?
Che cosa possono fare quindi i genitori per aiutare i loro figli a intessere un rapporto sano con le nuove tecnologie?
La Società Italiana di Pediatria consiglia di evitare l'utilizzo di tablet e smartphone nei primi due anni di vita, in particolare durante i pasti e prima di andare a dormire.
Tra i due e i cinque anni, invece, di limitare l'uso a massimo un'ora al giorno e tra i cinque e gli otto anni a massimo due ore al giorno. È importante inoltre non avvalersi dei dispositivi come "pacificatori" per calmare o distrarre il bambino.
Sicuramente, trovare un equilibrio tra concedere, sorvegliare e proibire non è un compito facile, ma è bene stabilire dei limiti e delle norme senza risultare né troppo permissivi né troppo restrittivi. A questo proposito, considerando che ogni famiglia è unica e ha proprie caratteristiche e regole, ciascun genitore è in grado di individuare e adottare la modalità di monitoraggio e di accompagnamento più adeguata al rapporto tra i suoi figli e la tecnologia.
Le opportunità della tecnologia
I nuovi dispositivi tecnologici offrono anche delle opportunità e hanno un impatto positivo su diversi aspetti evolutivi. Infatti, esistono alcune applicazioni educative specificatamente progettate per promuovere l'apprendimento dei bambini in età prescolare e nelle prime fasi della scuola elementare. Alcuni videogame possono poi favorire il potenziamento della memoria e lo sviluppo della coordinazione oculo-manuale, affinare il pensiero critico e stimolare processi di problem solving (elaborazione di strategie e comprensione di regole implicite) e di apprendimento per prove ed errori. La visione di alcuni video può inoltre contribuire alla scoperta e alla conoscenza di nuove parole e accrescere il bagaglio esperienziale dei bambini. Ma non solo, i device digitali accompagnano i ragazzi, e anche gli adulti, in diversi momenti della giornata, consentendo di rimanere in contatto gli uni con gli altri e anche con amici lontani.
In conclusione, pur tenendo a mente le valide indicazioni di pediatri e professionisti del mondo dell'infanzia, è nella singolarità di ogni situazione, di ciascuna famiglia e nello sguardo attento e premuroso dei genitori che, tra rischi e risorse, è possibile trovare risposta alla domanda: "Quando l'utilizzo di un device è troppo?".