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Le problematiche dei figli di genitori separati. Cosa fare?

di Emmanuella Ameruoso - 20.03.2017 Scrivici

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Quali sono i principali problemi dei figli di genitori separati e come affrontarli? La psicologa ci spiega perché spesso la separazione dei genitori comporta una separazione dai bambini

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Problemi dei figli di genitori separati

La separazione di genitori è un duro colpo per i figli. Questi, talvolta trascurati dal punto di vista psicologico hanno un peso emotivo enorme da sopportare. Sembra, infatti, che la separazione dei genitori comporti anche una separazione dai bambini.

Figli di separati problematiche

L’aspetto principale della separazione è decisamente il lutto. Assistere alla disgregazione del proprio nucleo familiare non solo per gli adulti, ma anche e soprattutto per i figli, comporta certamente un cambiamento in termini di equilibri già strutturati e una destabilizzazione affettiva. I propri punti di riferimento fino ad allora fermi e stabili, quali possono essere una casa e le persone del contesto familiare, diventano incerti e inconsistenti. Ciò produce, in chi vive tale situazione, uno scompenso emotivo non indifferente. Una personalità in formazione subirà uno sbilanciamento che produrrà delle problematiche sul piano psicologico. Non è raro che i figli di genitori separati manifestino sintomi depressivi, di ansia, di isolamento. Tale sofferenza ha un significato particolare poiché può capitare che si addossino la colpa di quanto accaduto.

Ecco perché è importante spiegare loro cosa sta succedendo e che i genitori si stanno lasciando ma non smetteranno di amarli. L’allontanamento di un genitore produce un vuoto abbandonico che i piccoli non sono ancora in grado di colmare per via dei loro meccanismi di difesa ancora allo stato arcaico. Due genitori, che interrompono i loro rapporti e non si dedicano più assieme all’educazione dei propri figli, contribuiscono allo sviluppo di problematiche esistenziali quali l’ansia da separazione, difficoltà scolastiche o di comportamento che si protrarranno per lungo tempo.

Una delle motivazioni legata alla dispersione scolastica deriva proprio da problematiche familiari che coinvolgono a tal punto i figli da non avere più voglia di investire nel proprio futuro.

Figli di separati e nuovi compagni

Molto spesso separarsi dal proprio coniuge induce l’uno o l’altro genitore ad allontanarsi anche dai figli che restano col genitore affidatario. La volontà di ricostruirsi una famiglia e di ricominciare è forte.

Talvolta addirittura la negazione o la non accettazione di un precedente fallimento fa scaturire la necessità di riuscire a tutti i costi, impegnandosi e modificando atteggiamenti che nella precedente esperienza erano fonte di conflitti. Ciò comporta lasciarsi tutto alle spalle come se niente fino a quel momento fosse accaduto tralasciando un aspetto fondamentale che è quello del ruolo genitoriale.

In un bambino in crescita la perdita di un genitore ha evidenti svantaggi sul piano relazionale. In un adolescente le conseguenze possono essere catastrofiche ma tutto dipende da come l’altro genitore reagisce in merito alle difficoltà del figlio. In un famiglia ricostituita, il nuovo compagno può assumere le veci del ‘nuovo’ genitore, ma può succedere anche il contrario. Il rifiuto di una nuova figura genitoriale può far insorgere situazioni conflittuali difficili da gestire.

I bambini si chiudono in se stessi e gli adolescenti diventano più aggressivi e ribelli. Allo stesso tempo può succedere che uno dei due genitori faccia di tutto per allontanare i propri figli dall’altro genitore interferendo in ogni situazione e denigrando l’altro facendolo risultare un cattivo genitore che non ha più amore da donare. Questo fenomeno a cui consegue un malessere viene definito PAS cioè sindrome da alienazione genitoriale, molto studiata negli ultimi anni e sottolinea il ruolo importante del genitore ‘alienante’ che mette in atto una sorta di ‘lavaggio del cervello’ che conduce i figli a perdere completamente il contato con gli affetti ma soprattutto l’obiettività nei confronti dell’altro genitore verso cui saranno rivolti invece paura, diffidenza e odio.

Ti sei separato da mia madre, ma ti sei separato anche da me!

Questo è il pensiero di molti bambini e ragazzi anche se consapevolmente non lo esprimono. Nei due anni successivi alla separazione sono molto vulnerabili e, superato tale periodo, i disagi tendono a scomparire ma restano se i genitori si separano in malo modo e può captare anche che la situazione anziché migliorare si aggravi comportando ulteriori problematiche significative anche per i figli.

È proprio in questi frangenti che il coniuge che va via di casa si allontani da tutto il nucleo familiare. Una situazione conflittuale persistente e già da tempo precedente alla separazione comporta un vissuto interiore di malessere.

Per i bambini la componente di disagio non è soltanto quella di assistere a liti spesso anche violente tra i coniugi ma anche di vivere un clima di profonda tensione continuativa che non permette una quotidianità serena sul piano esistenziale.

Come aiutare i figli nella separazione

Non è possibile costringere un genitore a prender parte alla vita dei figli, ma è certo che possa far loro presente che restare in contatto, anche quotidiano, è decisamente importante per fare in modo che il bambino abbia sempre i suoi punti di riferimento e non li perda nella separazione. Il vissuto di abbandono ha conseguenze deleterie per ogni singolo individuo in particolar modo per loro che ancora non hanno strutturato dei meccanismi psicologici di difesa adeguati per affrontare situazioni di forte stress.

  • Continuare a mantenere e a nutrire il legame è quindi decisamente importante.
  • A loro vanno spiegati i motivi che hanno indotto i genitori alla separazione, chiarendo cosa cambierà nel frattempo. Sentirsi sicuri e protetti è fondamentale per affrontare il distacco.
  • Parlare e comunicare le proprie emozioni per far fronte assieme al disagio vissuto da tutti ha una rilevanza notevole per sentirsi uniti e supportati nella difficoltà così da superare la separazione e il nuovo difficile cambiamento.

Gelosia dei figli di separati, come affrontarla

È chiaro che i figli di qualsiasi età notano la differenza tra sé e gli altri coetanei e nel contesto familiare ciò è molto più evidente anche perché vorrebbero tutto anche per sé compreso il proprio genitore. La gelosia nasce sostanzialmente da una mancanza di attenzioni che non viene corrisposta e quindi non soddisfatta. È opportuno, in tali casi, dedicare del tempo significativo e individualizzato, parlare e condividere a prescindere dalla presenza di altri figli o compagni.

Il tempo è importante in termini di qualità e dedicarlo solo ad uno di loro piuttosto che a tutti ha un valore diverso per chi si sente trascurato. In effetti entrare in empatia con i propri figli, per un adulto alle prese con le problematiche del divorzio, non è cosa semplice ma è importante in tali casi cercare di tutelarli il più possibile. Se nel frattempo uno dei due partner ha ricostituito una nuova famiglia sarebbe opportuno che i bambini facciano amicizia e condividano del tempo con i ‘nuovi fratelli’ nonostante le diversità.

Il comportamento degli adulti, di contro, nonostante la possibile differenza di età tra i figli dev’essere analogo per tutti. In una nuova famiglia con nuovi spazi abitativi, ognuno deve possedere il proprio. In tal modo il messaggio che viene trasmesso sarà rivolto a tutti: “tu continui a far parte della mia vita nonostante io e la tua mamma non stiamo più assieme”. E tutti lo condivideranno.

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