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Portare i neonati nella fascia
Esiste un modo di accudire i bambini dal sapore antico e dalle mille virtù: il portarli in fascia. Molte popolazioni africane e asiatiche invece di utilizzare passeggini e carrozzine legano il neonato, o anche un bambino più grande, intorno al proprio corpo con teli di stoffa. Questa modalità di trasporto si è diffusa negli ultimi anni anche in occidente dove sempre di più è possibile incontrare per strada mamme e papà con bambini in fascia.
Esistono molti modi di legare i bambini ed anche i supporti per farlo sono molteplici, tanto che si sono diffuse vere e proprie figure di sostegno e associazioni che aiutano i nuovi genitori a posizionare nel modo corretto i propri bambini, a scegliere i tessuti, le fasce e i marsupi più adatti.
Quali sono i benefici del portare in fascia un bambino?
Più il bambino è piccolo più i benefici del portare in fascia sono molteplici.
- Quando il cucciolo d'uomo nasce viene catapultato in mondo completamente diverso da quello che ha sperimentato nel grembo materno. Essere portato in fascia fin da subito lo aiuta pian piano e con lentezza ad abituarsi alla vita fuori dall'utero: avvolto nella fascia si sentirà protetto, al sicuro e contenuto come lo era nella pancia della sua mamma. Ecco perché spesso avvolgere un neonato nella fascia lo tranquillizza e lo fa addormentare subito. Il piccolo rivive anche il dondolio del movimento materno che prima lo cullava quando era nella pancia ed ora continua a farlo anche nel mondo.
- Essere a contatto corporeo stretto con le proprie figure di accudimento rassicura il piccolo d'uomo: può udire il battito del cuore del papà, annusare il profumo della pelle della mamma, toccare il corpo genitoriale. Riesce a riconoscere così una fonte di sicurezza immediata senza sentirsi perso nel mondo ancora troppo grande e sconosciuto per lui.
- Benefici che riguardano in modo particolare chi è nato con parto cesareo o chi ha avuto una nascita complicata o pretermine. Per questi ultimi si consiglia, quando le condizioni del bambino lo consentono, di portare in fascia il neonato il più possibile proprio per fargli rivivere le condizioni intrauterine. La fascia diviene per i bambini nati molto prima del termine una vera e propria cura.
- Portare un bambino in fascia gli dona la visuale ad altezza dell'adulto e ciò lo rende meno pauroso, più tranquillo e la sua curiosità viene sfamata. Guardare infatti il mondo dal basso ad altezza di passeggino o di bambino che gattona per esempio, con i pochi strumenti di vita che possiede il piccolo d'uomo, non è sempre semplice e privo di timori.
- Anche per il portatore i benefici sono innumerevoli: con la fascia si possono affrontare scale, percorsi in montagna, lunghe passeggiate. Chi porta percepisce la tranquillità del bambino e di conseguenza anche egli si rilassa, aspetto per nulla scontato data la fatica nel crescere un piccolo d'uomo.
- I papà grazie alla fascia sperimentano un ruolo di protagonisti: possono sostituirsi alla mamma, calmare il bambino, far risposare la propria compagna, vivere un contatto corporeo profondo ed unico con il proprio piccolo e gettare le basi per una bellissima relazione riuscendo così a conoscersi e a comprendersi fin da subito.
I pregiudizi legati all'uso della fascia
Spesso si teme che il bambino portato in fascia sia viziato perché troppo a contatto con il corpo genitoriale o che impari in ritardo a camminare o ancora che venga meno la sua indipendenza.
In realtà questi sono solo timori infondati, pregiudizi che nascono dalla non conoscenza. Come detto in precedenza, il bambino più è piccolo più ha bisogno del contatto corporeo. L'adulto deve soddisfare questa sua necessità per farlo crescere. E più i suoi bisogni primari verranno soddisfatti più lui si sentirà sicuro e pronto ad essere sempre più indipendente.
Non avrà timore di sperimentare il mondo ma anzi avrà sempre più la curiosità e la voglia di viverlo. Si porterà molto in fascia un neonato e pian piano quando il piccolo inizierà a camminare sempre di meno. Cambieranno le posizioni, i supporti e anche le motivazioni alla base del portare. È quindi una modalità che muterà nel tempo secondo le naturali esigenze del bambino seguendo le sue tappe di crescita.
Come s'impara a portare in fascia?
I bambini possono essere portati in fascia dalla nascita fino anche ai 3-4 anni. Ciò che cambia nel tempo è il modo di portare i bambini ed il supporto. Quando si parla di neonato la posizione da preferire è quella cuore a cuore (sul davanti per intenderci, con il cuore del bambino appoggiato al cuore dell'adulto) per poi passare al fianco e solo verso i 6-7 mesi si può posizionare il bambino dietro alla schiena della madre.
Ogni cultura però può avere delle abitudini diverse con posizioni e supporti per portare diversi. Si può portare con una semplice fascia o con dei marsupi più strutturati: il mercato anche in Italia ora presenta una miriade di prodotti adatti alle più svariate esigenze. Ciò che è importante sapere è che il supporto deve essere ergonomico cioè adatto allo sviluppo del corpo del bambino e del portatore. Ecco perché è importante affidarsi a consulenti del portare per acquistare con sicurezza. I consulenti sono persone formate in grado di consigliare riguardo l'acquisto del supporto ma anche capaci di formare le mamme e i papà all'uso adatto delle fasce e dei marsupi nelle diverse età del bambino.
Portare in fascia il proprio bambino: un modo meraviglioso di accudirlo!
Chi ha portato in fascia il proprio figlio per i primi anni della sua vita ne conserva i ricordi più dolci, emozionanti e densi. La fascia diviene un'alleata nei momenti più faticosi, si arricchisce del profumo del piccolo d'uomo, ci si affeziona a questo particolare pezzo di stoffa e spesso lo si conserva per donarlo poi al figlio quando diventerà adulto in modo che anche lui lo potrà utilizzare con i propri figli. Non esistono controindicazioni all'uso corretto della fascia ed i ricordi ad essa associati rimarranno per sempre custoditi nei cuori di chi l'ha usata.