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Perché la noia è importante per i bambini
La noia dovrebbe essere un diritto di ogni bambino e non un problema da risolvere. Oggigiorno, invece, si fa di tutto per soffocarla e non affrontarla: la giornata dei bambini e dei ragazzi è scandita da ritmi e da attività così numerose e intense che non ci si annoia più, non si hanno nemmeno le energie vitali per annoiarsi. E ciò è male, sia per la crescita psicofisica del fanciullo che per la vita dell'adulto in generale: viviamo nella fretta, nella non riflessione, nel rumore uditivo ed emotivo, nel superfluo e nella distrazione. E la soluzione a tutto ciò potrebbe derivare semplicemente dalla possibilità di vivere la noia.
La noia, infatti, permette al fanciullo di fare introspezione, di pensare e riflettere, di vivere il silenzio e l'inattività e di agire di conseguenza per creare qualcosa in grado di superare la noia stessa: ma deve essere lui stesso, il bambino o il ragazzo, ad attivarsi in prima persona per trovare una soluzione e non noi adulti a farlo al posto suo mediante innumerevoli attività per cercare di prevenire questo stato di quiete.
Quando un bambino esprime la sua noia è un bene (vuol dire che ha il tempo per potersi annoiare!) e l'adulto deve semplicemente prenderne atto e accompagnarlo con amore e pazienza ad allenare la creatività o semplicemente a godersi la quiete di quel momento. Fermarsi fa bene a noi ma anche e soprattutto a loro! La noia è un fondamentale aspetto della nostra esistenza perché aiuta chi la vive a chiedersi cosa vorrebbe e potrebbe fare per superarla: è un esercizio d'introspezione importante per far emergere talenti, preferenze, attitudini particolari. Mette in moto uno stato di riflessione naturale ed istintivo difficilmente vivibile in altri modi.
Perché la noia spaventa tanto gli adulti?
La noia crea un vuoto da riempire o da contemplare e questo ci spaventa.
In realtà è un'opportunità per guardarsi dentro, per riprendere fiato, per fermarsi e ricaricarsi. Ma all'adulto spaventa questa pausa da tutto perché è abituato a mettere in pratica attività seriali organizzate e il vuoto della noia lo immobilizza: non siamo soliti rimanere in silenzio, non fare e pensare a nulla, vivere il momento presente senza fini. Invece di vivere la noia per quello che è – un momento necessario di quiete fisica ed emotiva che precede un momento di attività – la viviamo come un pericolo da superare o, meglio, da prevenire. Siamo convinti che se ci annoiamo perdiamo tempo e così anche i bambini: in realtà i fanciulli hanno bisogno di sperimentare questo stato di libertà che noi concediamo loro per poter decidere cosa fare e come impiegare energie, pensieri e movimenti.
Come attraverso il gioco maturano e crescono, mediante la noia si attivano in prima persona e diventano più autonomi, sperimentando la libertà e la responsabilità! Quanto è difficile per l'adulto riuscire a dare questa libertà al bambino! Probabilmente perché è altrettanto faticoso per l'adulto concederla a se stesso!
Così facendo, non riuscendo a vivere la noia in prima persona in modo sano e costruttivo, non siamo in grado di farla vivere nemmeno ai nostri ragazzi e quando si annoiano – se ci riescono ancora! - tendiamo a soffocare questo loro stato con mille proposte di attività, con l'uso di svariati oggetti (giocattoli o tecnologia), con tanti, troppi momenti strutturati e un certo malumore da parte nostra.
La nostra risposta alla noia dei bambini dovrebbe essere di curiosità e di paziente osservazione: il nostro unico pensiero dovrebbe essere “vediamo ora cosa combina per risolvere il suo stato d'insoddisfazione!”.
Cosa fare per vivere la noia come un'opportunità di crescita?
- La prima cosa da fare, in prima persona come adulti, è di cercare dei momenti durante la settimana per non fare assolutamente nulla, senza sensi di colpa o timori vari. E provare a vivere questi momenti facendosi trasportare da essi con la curiosità e l'entusiasmo di vedere dove ci portano.
- In secondo luogo, dopo aver imparato ad apprezzare la noia, provate a farla vivere ai vostri figli: non programmate loro ogni ora della giornata, lasciate loro del tempo libero per sperimentare, per riflettere, per riposare mente e corpo. Durante l'anno scolastico ma soprattutto durante il lungo periodo estivo non abbiate paura che i vostri figli si annoino o che perdano tempo senza attività strutturate: potranno finalmente sperimentare un tempo e uno spazio libero, si dedicheranno a ciò che più li rende sereni, comprenderanno cosa piace e cosa no, si riposeranno davvero, s'inventeranno attività e giochi... la loro noia riuscirà a stupirvi perché li condurrà in sentieri che non avranno mai avuto l'occasione di imboccare e sperimentare!
È grazie a questo senso di vuoto, infatti, che il bambino si mette alla ricerca, che allena la creatività, che risveglia l'entusiasmo: la noia apre a cose nuove, a situazioni che non potrebbero presentarsi in nessun altro modo e costringe l'individuo ad essere autonomo per ricercare uno stato di benessere. Il compito di noi adulti è anche educare i bambini alla noia, permettere cioè loro di vivere un vuoto e riempirlo con ingegno e creatività! Non è semplice per l'adulto fare ciò poiché spesso ci sostituiamo ai nostri bambini programmando tutto il loro tempo, anche senza accorgerci di farlo, convinti di essere nel giusto e di far loro del bene ma con un po' di esercizio e di osservazione di noi stessi possiamo regalare ai nostri ragazzi la noia che si meritano di vivere!
Vi auguro di vivere la vostra vita in modo più lento, di eliminare il superfluo per poter dedicare energie vitali al riposo e alla noia e di apprezzare a tal punto la quiete e il silenzio da permettere ai vostri bambini di vivere questi importanti stati quotidianamente: regalerete loro così ottime opportunità di crescita individuale, preziosi occasioni di riflessione interiore, ricchi esercizi di autonomia e di ricerca della serenità!