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Perché i bambini si comportano PEGGIO quando la mamma è presente?

di Laura Losito - 23.02.2018 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Perchè i bambini fanno piu capricci con la mamma? Proviamo a rispondere leggendo le opinioni degli esperti

Perchè i bambini fanno piu capricci con la mamma

"Erano così tranquilli finché non sei arrivata…" Quante volte ci siamo sentite rivolgere questa frase? E quante volte abbiamo pensato che fosse pretestuosa, e persino offensiva, finché non ci siamo accorte che era semplicemente… vera? Niente panico: non siete sole nell'universo :-). Basta fare un giro sui forum per genitori per capire che moltissime mamme sono nella stessa situazione. Addirittura, in uno studio pubblicato tempo fa si asserisce che i bambini sono "all'80% peggiori quando sono con le loro mamme." E, a sorpresa, questo sarebbe in linea di massima un segnale positivo. Vediamo insieme perchè i bambini fanno piu capricci con la mamma.

  • Se i bambini iniziano a fare i capricci quando arriviamo è perché stiamo facendo un buon lavoro

Nonni impiccioni e persino mariti poco empatici (e anche poco informati, come vedremo) sono sempre pronti ad accusarci se il bambino inizia a comportarsi "male" ogni volta che ci siamo noi nei paraggi. "Con me è un angioletto" può suonare antipatico, ma mai come "con me non si sarebbe mai permesso di fare un capriccio simile"; una frase del genere sottintende, nemmeno in modo troppo sottile, che il bambino "peggiora" con noi perché lo viziamo, perché siamo deboli, non abbiamo polso e quindi non godiamo di nessuna autorevolezza ai suoi occhi. Sbagliato! Certo, i capricci non devono mai sconfinare entro certi limiti (ad esempio, le mani addosso) altrimenti può esserci davvero un problema di educazione o ancora un disagio di qualche tipo. Ma se sono capricci del tutto normali per un bambino, ad esempio, di due o tre anni, il fatto che si verifichino "solo con noi" è un buon segno. Lo asseriscono diversi studi tra cui un divertentissimo articolo, uscito tempo fa e diventato virale, di una blogger e parenting instructor nota con il nickname di Katesurfs.

Con la verve che la contraddistingue e che l'ha resa famosa, l'autrice, nel suo blog katesurfs.com, chiarisce una volta per tutte le ragioni di questo comportamento "TU, cara mamma, sei la spazzatura per lo smaltimento di sentimenti ed emozioni sgradevoli." Un'immagine piuttosto esplicativa, non trovate?

  • La mamma: un porto sicuro nel bene e nel male

Vi è mai capitato di pensare, con un certo rammarico, di esibire la versione peggiore di voi stesse proprio con le persone a voi più care? Questo accade perché, quando ci sentiamo connessi in modo intimo con una persona, quando ci fidiamo di lei al 100% e sappiamo che ci comprende e ci ama in modo incondizionato, la maschera con cui inevitabilmente affrontiamo la realtà viene meno. Non riusciamo a nascondere più niente, ma non solo: se abbiamo convissuto tutto il giorno con un pensiero negativo, con una sensazione sgradevole, o semplicemente se siamo stanche o stressate, ci viene spontaneo "lasciarci andare" proprio (e solo) con quella persona.

Questo discorso vale, in maniera amplificata, per i bambini. Una scenata, un pianto ingiustificato, un capriccio gratuito, probabilmente è l'ultima cosa che abbiamo voglia di affrontare dopo una giornata di lavoro - ma anche dopo che ci siamo concesse due ore di relax davanti ad un aperitivo con un'amica. Ma pensare al lato positivo, ignorando chi ci giudica e ci dice che "era stato buono fino ad ora", ci aiuterà a dare alla cosa il peso che merita e soprattutto a vederla nella giusta prospettiva.

Non permettiamo a nessuno di dire, o lasciare intendere, che se i nostri bambini abbandonano ogni inibizione emotiva non appena varchiamo la porta di casa, è perché li abbiamo "tirati su male". Piuttosto, come dice Katesurfs, abbiamo "creato uno spazio abbastanza sicuro da permettere ai nostri figli di essere naturali".

Vi siete mai arrabbiate scherzosamente perché i vostri bimbi piccoli fanno sempre la cacca quando ci siete voi, e mai con la babysitter? Avete mai pensato che forse non è un caso? Allo stesso modo, trattengono anche le emozioni.

  • Non siamo "cattive mamme": ed ecco la prova del nove

I bambini che diventano la versione peggiore di sé stessi non appena arriva la mamma, hanno qualche problema comportamentale? Oppure vogliono solo mettersi in mostra? E in questo secondo caso, perché non lo fanno anche con altre persone? Questa interpretazione, stando agli studi che abbiamo letto, non è del tutto esatta. Forse proprio quella persona che asserisce "con me è un angelo" li fa sentire a disagio e impacciati: per questo, non appena arriviamo noi, ci sfogano addosso il loro nervosismo sapendo che ci prenderemo cura di loro. Significa che si fidano di noi e che sanno che il nostro amore non è subordinato al loro comportamento. Abbiamo letto in un'intervista alla psicologa infantile Heather Wittenberg:

I bambini riservano il loro meglio - e il peggio - per noi, come genitori. Sono il loro "vero sé" con noi. Ci vuole energia per 'essere bravi' e seguire le regole, specialmente per i bambini piccoli, così quando arrivano a casa lasciano tutto fuori.

La buona notizia, secondo la psicologa, è che allo stesso modo anche il loro amore più autentico, e la loro ammirazione, sono riservati a noi.

Se quindi i bambini sono educati, rispettosi degli insegnanti a scuola e degli altri adulti che ruotano intorno a loro, se hanno una buona interazione con i loro coetanei... allora, il fatto che con noi "diano il peggio" è solo indicativo che stiamo facendo un buon lavoro. E non il contrario.

  • Per i bambini è importante essere sè stessi, almeno con qualcuno

La maternità è un duro lavoro, ma accettare che i nostri bambini ci amano così tanto da essere completamente sé stessi solo con noi, forse lo rende un pochino più facile.

E per i bambini, imparare ad essere spontanei e accettare i propri sentimenti ed emozioni, anche quando solo negativi, è indicibilmente importante. Anzi, è fondamentale nell'ottica di sviluppare una sana intelligenza emotiva. Se siamo preoccupate per le scenate epiche dei nostri bambini, che a volte rendono i nostri rientri a casa da incubo, confrontiamoci con gli altri adulti di riferimento, come gli insegnanti, e cerchiamo di capire se è c'è un problema di fondo che va affrontato, oppure se fanno semplicemente parte di quelli che "danno il peggio quando c'è la mamma." ;-)

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