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Percentili di crescita del neonato. Le nuove tabelle per valutare le curve di crescita del bambino

di Redazione PianetaMamma - 05.04.2019 Scrivici

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Fonte: iStock
Cosa significano i percentili di crescita e come si calcolano per valutare la crescita del neonato e del bambino

In questo articolo

Percentili di crescita

Come valutare se il neonato sta crescendo come dovrebbe? I percentili di crescita sono lo strumento maggiormente utilizzato dai pediatri italiani per valutare l'andamento della crescita del bambino.

Cosa sono i percentili

Cosa sono in effetti i percentili e qual è il loro significato? Per percentile intendiamo il rapporto tra le misure del peso, dell’altezza e della circonferenza cranica, sono uno strumento che serve ai pediatri e ai genitori per valutare la crescita del bambino.

Fino a qualche tempo fa hanno rischiato di essere un punto di riferimento scorretto dal momento che ad essere prese a modello non erano le curve neonatali dei bambini italiani, ma quelle di neonati stranieri.

Oggi questo problema sembra essere risolto grazie ai nuovi percentili a misura dei bebè italiani messi a punto da un’equipe di studiosi italiani di diverse Università e decine di centri neonatali sparsi in tutta Italia.

Percentili di crescita dei neonati italiani

Per realizzare le nuove tabelle di percentili italiani sono stati esaminati i dati di crescita di più di 45mila bambini a partire dalla 23esima settimana di gestazione. I dati raccolti mostrano che i maschi pesano più delle femmine: a 40 settimane i maschi primogeniti pesano in media 3467 g e le femmine primogenite mediamente 3431 g. Ugualmente in entrambi i sessi i nati non primogeniti presentano un peso maggiore di circa il 3% rispetto ai primogeniti.

Non esistono differenze regionali nelle misure antropometriche tra i bambini nati a Nord e a Sud. Mentre si registra un aumento dei neonati pretermine rispetto al passato.

I percentili italiani sono disponibili sul portale della Società Italiana di Neonatologia.

Alla nascita ad ogni genitore viene consegnato il libretto sanitario regionale dove, nelle ultime pagine, possiamo trovare i grafici con le curve di crescita cui far riferimento.

Guardando al peso (che è una delle principale fonti di preoccupazione delle neomamme!), ricordiamo che ogni settimana ci si deve aspettare un aumento di 150-200 grammi e che intorno alla fine del quarto mese di vita il neonato avrà probabilmente raddoppiato il peso che aveva alla nascita.

Tuttavia, ad esempio, se il peso del neonato a 2 mesi non è quello che ci aspettiamo possiamo sempre consultare il pediatra per capire se l'allattamento sta procedendo bene e il bambino cresce in modo sano.

Percentili, statistica

Alla nascita vengono misurati peso, lunghezza e circonferenza cranica e questi dati vengono inseriti all'interno di una fascia di valori compresi tra 3° e 97° percentile (che come detto sono i valori considerati nella norma dal punto di vista statistico).

Se un neonato viene classificato come 97° percentile, ad esempio, vuol dire che solo il 3% dei neonati è più grande e lungo di lui (stesso discorso per le percentuali più basse). Se il percentile è al di sotto del 3° o al di sopra del 97° vuol dire che c'è un ritardo o un eccesso della crescita e la situazione necessita di indagini e approfondimenti per capire la natura di questa differenza. Queste anomalie nella crescita, infatti, possono essere indice di patologie che non vanno sottovalutate e che possono presentarsi negli anni successivi, come disfunzioni della tiroide, deficit staturale, sindrome metabolica etc...

Percentili del feto e percentili di gravidanza

Anche a livello internazionale c'è stato un cambiamento importante. Sono stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet i risultati di uno studio che ha preso in esame 60mila donne incinte e 20mila neonati di otto Paesi diversi (Brasile, Cina, India, Italia, Kenya, Oman, Inghilterra e Stati Uniti) con lo scopo di creare nuove tabelle di crescita internazionali.

I ricercatori hanno misurato circonferenza cranica, diametro biparietale, occipitofrontale, circonferenza addominale e lunghezza femorale nelle ecografie e peso, lunghezza e circonferenza cranica dei neonati.

Il risultato: nuove tabelle di crescita che hanno una validità internazionale e consentono non solo di migliorare la diagnosi di eventuali anomalie o patologie, ma anche di ridurre il rischio di errori di valutazione che possono essere sempre più frequenti in Paesi sempre più multietnici.

Anche durante la gravidanza si calcolano i percentili di crescita del feto, per capire se il bambino sta crescendo come ci si aspetta.

Agli inizi della gravidanza i grafici dei percentili prendono in considerazione questi valori medi in relazione alle dimensioni dell’embrione nella lunghezza vertice sacro :

  • misure medie di frequenza cardiaca (Embryonic Heart Rate),
  • diametro del sacco gestazionale (GSD gestational sac diameter)
  • diametro del sacco vitellino (YSD yolk sac diameter)

Con l'avanzare della gravidanza viene calcolata la lunghezza del feto moltiplicando per sette la misura del femore.

Curve di crescita, OMS

Le tabelle di crescita vengono redatte e aggiornate periodicamente dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Partendo dalla premessa che il calcolo dei percentili avviene tenendo conto che i neonati vanno allattati al seno in maniera esclusiva fino a sei mesi di vita, è possibile, quindi avere una valutazione di come il piccolo stia crescendo, in peso e altezza.

Inoltre è bene sapere che le curve di crescita dell'OMS sono state elaborate dopo aver esaminato 8440 bambini in sei Paesi (Brasile, Ghana, India, Norvegia, Oman e Usa) ma in Italia e in altri cento Paesi vengono usati anche le tabelle relative ai percentili nazionali, che sono frutto di studi e statistiche territoriali.

Tabella peso e altezza nei bambini

In pratica le tabelle a disposizione di genitori e pediatri non sono altro che curve di crescita, espresse in un grafico, che mettono in relazione l'età, il peso e l'altezza e ci dicono quanti bambini sono più alti e grossi e quanti di meno. Sono considerati nella norma i valori che si trovano tra il 3° e il 97° percentile, cioè tutti quei valori compresi tra questi due. E' importante sapere che la genetica gioca un ruolo rilevante: se un bambino è più alto della media dei suoi coetanei anche il peso potrà essere più elevato, perché sta crescendo in maniera proporzionata e armoniosa.

Le tabelle contenenti i grafici per le curve di crescita vengono aggiornate ogni anno da esperti accreditati e rappresentano, dunque, un valido strumento per valutare le modalità di crescita del bambino.

Possono essere agevolmente lette sia dai pediatri che dai genitori: basta misurare altezza e peso del bambino e intersecarli in relazione all'età per capire a che punto del grafico ci si trovi.

Quando il bambino viene dimesso dall'ospedale ai genitori viene consegnato il Libretto pediatrico regionale dove, nelle ultime pagine, ci sono proprio i grafici con le tabelle di crescita.

Percentili di altezza di bambini e neonati

Siccome ogni bambini ha un proprio e personale percorso di crescita non si può stabilire un dato preciso possa indicare un range di normalità. I percentili servono a dare un'idea di come stia crescendo il bambino in relazione al resto dei bambini della sua età. Quindi se un bimbo è più alto della norma sarà oltre il 97esimo percentile vorrà dire che solo 3 bambini sono più alti di lui, mentre se si trova al terzo percentile vorrà dire che solo tre bambini sono più bassi di lui. Naturalmente nel valutare lo sviluppo e la crescita dei piccoli bisogna tener conto anche e soprattutto del fattore ereditario: è del tutto normale che il figlio di genitori alti si collochi nei gradini più alti delle curve di crescita.

Circonferenza cranica, percentili

La misura della circonferenza cranica del neonato serve soprattutto a capire se tutto sta procedendo bene nello sviluppo del bambino e se non ci sia il dubbio di una eventuale problematica, come la microencefalia (che però può essere evidenziata quando la circonferenza cranica risulta inferiore al 3° percentile). Non bisogna, quindi, preoccuparsi troppo se il bambino ha un percentile basso, soprattutto se è nato prematuro o se in generale i suoi percentili sono inferiori alla media ma continua a crescere in maniera armoniosa. Sarà il pediatra a valutare caso per caso e a stabilire se non sia il caso di fare eventuali indagini.

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