"Pandemic wall" e lo stress nei bambini
Isolamento sociale, parchetti chiusi in alcuni periodi, scuole chiuse, didattica a distanza difficoltosa, noia dovuta all'impossibilità di giocare con i propri coetanei, burnout legato all'emergenza sanitaria ancora dilagante. Sono alcuni dei sintomi di quella che i ricercatori della University of Oxford, in uno studio pubblicato su CNBC, hanno definito Pandemic Wall, un vero e proprio muro dovuto alla pandemia che ha causato una disconessione con il presente e ha colpito soprattutto i più piccoli.
In questo studio è emerso come ne stiano soffrendo il 74% dei bambini di fascia d'età compresa tra i 6 e i 12 anni.
Cosa aspettarsi per l'estate?
Con l'arrivo dell'estate tra il proseguire della campagna vaccinale e l'arrivo del caldo, la corsa del virus dovrebbe iniziare a rallentare, ma ciò non basta.
Quali sono i consigli degli esperti per garantire ai bambini un'estate serena e priva di preoccupazioni?
Non lasciarsi sopraffare dal senso di oppressione dovuto all'emergenza sanitaria e di recarsi ugualmente in vacanza, prediligendo luoghi che rispettino le norme vigenti. Il turismo si è ormai adattato alla situazione e sono sempre di più le strutture che hanno ripensato la propria filosofia, prestando molta attenzione a prevenzione, metratura e distanziamento.
Anche i parchi giochi, utilizzando il metodo bolle adoperato negli istituti scolastici, possono permettere anche ai bambini più scalmanati di giocare nel pieno rispetto delle norme.
A commentare la situazione della Pandemic Wall ci ha pensato Andrea Ricci, direttore dell'Hotel Eden di Alba Adriatica: "I bambini sono stati tra i soggetti più colpiti da questa spiacevole situazione che ci affligge da ormai un anno. Bisogna tutelarli e preservare la loro salute mentale, purtroppo messa a dura prova in questi mesi difficili. In vista della stagione estiva, come consigliato anche dagli esperti, i bambini hanno di giocare e rilassarsi, andando in vacanza.
La nostra struttura, anche grazie allo studio tecnologico di Grempredictive, ha revisionato i propri parametri relativi a spazi interni, esterni, zona giochi, piscine e spiaggia, garantendo una sicurezza rafforzata rispetto alle regole imposte. I più piccoli sono per noi dei Grandi ospiti ed è per questo che da sempre, ancor prima dello scoppio della pandemia, amiamo definitici l'Oasi dei bimbi".
L'importanza del gioco per i bambini
L'importanza del gioco per la crescita fisica e psicologica dei bambini è stata confermata anche da una ricerca dell'American Psychology Association pubblicata sulla rivista americana Healthline. Soprattutto nella fase dello sviluppo, il gioco migliora le capacità cognitive, rinforza la memoria e aiuta i più piccoli a comprendere meglio il mondo circostante. Pensiero condiviso dalla dott.ssa Mayra Mendez, psicoterapeuta presso il Family Development Center di Santa Monica, in California: "I più piccoli tendono a imparare e progredire attraverso la forma ludica. Il gioco, soprattutto se sperimentato con altri, li aiuta a crescere e migliorare la propria salute mentale. Per questo motivo è indispensabile aiutarli, soprattutto in questo periodo dove la sintomatica di Pandemic Wall è stata devastante. La stagione estiva è alle porte: aiutarli a giocare all'aperto e in spiaggia, nella maniera più sicura possibile, deve rappesentare la prerogativa".
L'importanza di adeguare le nuove strutture alberghiere al futuro post pandemia è un pensiero condiviso anche da Ercole Vagnozzi, professore di Business intelligence & customer relationship management presso l'università Alma Mater di Bologna fino al 2020 e capo economista di numerose startup: "Stiamo cercando nuovi paradigmi per il futuro, sfruttando le nuove tecnologie a disposizione. In questo modo ci è possibile riprogettare gli spazi ad uso pubblico come spazi privati in sharing. Dobbiamo fare di tutto per aiutare i clienti, e dunque famiglie e bambini a carico, a non farsi sentire sotto controllo bensì a vivere con serenità il piacere della sicurezza".