Home Il bambino Sviluppo e crescita

Acquaticità neonatale: quando si può iniziare

di Ostetrica Barbara Colombo - 12.01.2023 Scrivici

acquaticita-neonatale
Fonte: shutterstock
Acquaticità neonatale: cosa si intende per acquaticità? Quando iniziare un corso di acquaticità con il neonato, cosa portare, quali esercizi fare

Acquaticità neonatale

Ogni piscina, centro benessere, palestra ormai offre un servizio di acquaticità neonatale. Come scegliere un corso valido? E' davvero indispensabile che un neonato frequenti un corso del genere? Niente oltre alla vicinanza dei genitori crea un ambiente migliore per la crescita e lo sviluppo del neonato. Attraverso la vita familiare il neonato impara i comportamenti, i valori, oltre ovviamente alle parole e allo sviluppo fisico.

In questo articolo

Cosa si intende per acquaticità?

L'acquaticità è la capacità di sapersi muovere in acqua, anche in immersione, restando a proprio agio.

Acquaticità neonatale, quando iniziare

Quando iniziare acquaticità neonatale? L'età corretta per iniziare un corso di acquamotricità neonatale è dai tre mesi di vita compiuti, prima non è consigliabile in quanto il sistema immunitario del bambino non è ancora maturo al punto da consentirgli di far fronte agli insulti ambientali presenti in una piscina: temperatura, umidità, altre persone.

Alcuni corsi sono volutamente aperti a bambini di differenti età solitamente entro i 3 anni, ciò permette il confronto tra varie motricità e il divertimento senza che la finalità sia un corso di nuoto vero e proprio.

I benefici del corso di acquaticità

I benefici dell'attività in acqua coinvolgono sia l'aspetto fisico che emozionale del bambino. Emotivamente l'ambiente acquatico, con la giusta temperatura, ricrea il ventre materno, l'utero, in cui il bambino si sentiva sicuro, protetto e rilassato e di conseguenza lo rende aperto e disponibile ad apprendere.

Gli effetti fisici e fisiologici sul neonato sono molteplici:

  • aumenta il tono muscolare, e questo a sua volta stimola le articolazioni e le ossa rinforzandoli.
  • L'attività in acqua stimola l'appetito, la digestione, la funzionalità intestinale e dell'apparato urinario.
  • Nel momento in cui il bambino sarà pronto per effettuare le immersioni la sua capacità polmonare sarà aumentata, anche l'ossigenazione e di conseguenza la circolazione sanguigna ne trae giovamento.

Da non sottovalutare è lo sviluppo dell'equilibrio, grazie alla ridotta forza di gravità che consente al bambino di muoversi a 360° il sistema vestibolare ha modo di svilupparsi.

Così come le sensazioni provenienti dalle varie parti del corpo in contatto con l'acqua aiutano il bambino a crearsi un proprio schema corporeo.

Il rilassamento e la stanchezza dopo l'attività in acqua inducono il sonno e nello specifico la fase di sonno profondo, particolarmente utile per i bambini che hanno difficoltà a addormentarsi o che non riposano bene.

I benefici delle attività acquatiche sono sicuramente molti, ma niente nell'educazione di un neonato, e poi di un bambino, è obbligatorio o indispensabile. Ogni gruppo famiglia conosce il bambino e conosce le proprie aspettative e abilità riguardo alla sua crescita, questa conoscenza, quest'istinto non deve essere comandato da mode esterne ma fortemente voluto, provato e accettato da tutti, bambino compreso

Come deve essere il corso di acquaticità

L'attività in piscina non è mai un sostitutivo dell'azione della famiglia, può essere un aiuto, un complemento in più, un momento divertente e rilassante sia per il bambino sia per i genitori. E' inoltre un momento, forse il primo in assoluto, in cui i bambini entrano in contatto con il mondo esterno alla famiglia, socializzano ed esplorano il mondo.

E' fondamentale che la famiglia, indipendentemente che sia la mamma, il papà o i nonni, venga coinvolta in tutte le attività in acqua, l'istruttore non deve per nessun motivo sostituirsi a loro, soltanto guidarli in un percorso che va dal primo contatto con l'acqua, fino ai tuffi e alle immersioni, al nuoto.

Per far ciò è necessario rispettare la gradualità d'apprendimento di ogni singolo neonato, ad esempio all'interno di uno stesso gruppo potrebbero esserci un bambino che ha paura dell'acqua, un altro invece che ne è attirato. E' bene quindi che attività ed esercizi proposti non siano generici sul gruppo ma specifici per ogni bambino.

Dove fare il corso di acquaticità

L'ambientazione ideale sarebbe una piscina dedicata, con temperatura più elevata, arricchita con giochi di ogni genere, ma alcune piscine non potendo soddisfare queste esigenze riservano una corsia della normale vasca per il nuoto. Questa modalità è altrettanto soddisfacente, l'importante è che sia rispettata la zona in cui ci sono i neonati, e che essa venga differenziata dalle altre zone accessibili agli utenti.

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli