In questo articolo
- Neonati e sole, i consigli dei pediatri
- In quali ore andare al mare con i neonati
- Neonati e sole in montagna
- Neonato arrossato dal sole cosa fare?
- Neonato al sole per ittero
- Neonato al sole, come proteggere gli occhi
- Sole e vitamina D per i neonati
- Neonato ha preso troppo sole: cosa fare?
- Crema solare per neonati
- Come far prendere il sole ai bambini più grandi
- Come proteggere il bambino dalle zanzare
Neonati e sole, i consigli dei pediatri
Avere paura di esporre i bambini al sole è un atteggiamento sbagliato. Il sole, infatti, se preso nel modo corretto, è ricco di benefici anche per i bambini molto piccoli. Neonati e sole, dunque, possono andare d'accordo, basta avere determinate accortezze, evitare le ore più calde, e seguire i consigli degli esperti.
I pediatri, a questo proposito, sottolineano come l'esposizione al sole, già da neonati, fa bene alle ossa attivando la vitamina D e anche all'umore, grazie all'effetto naturale antidepressivo che il sole ha. E' un'esposizione scorretta, esagerata, senza protezione che diventa nociva per neonati e anche per gli adulti.
Come riportato anche sul sito dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, questi sono alcune linee guida che i pediatri danno ai genitori per un'esposizione al sole dei neonati sicura:
- la pelle dei bambini va sempre protetta con un'adeguata crema solare
- i neonati non vanno esposti al sole in particolari ore della giornata (mai dalle ore 11,30 alle 16,00)
- la crema protettiva va applicata ripetutamente, ogni 2 ore circa e dopo ogni bagno
- importante prediligere i filtri fisici per l'assenza di rischio di tossicità (ossido di zinco e biossido di titanio) anche se talvolta sono cosmeticamente meno gradevoli di quelli chimici
- è sbagliato parlare di "protezioni totali", la protezione massima dichiarata è di 50+ per gli UVB
In quali ore andare al mare con i neonati
Il sole va preso con precauzione, soprattutto se parliamo di neonati. Innanzitutto è importante evitare l'esposizione diretta al sole nei lattanti di età inferiore a 6-8 mesi.
Nei più piccoli, l'esposizione al sole deve avvenire in modo graduale, aumentando progressivamente la durata. Inoltre i neonati non devono mai essere esposti ai raggi solari nelle ore centrali della giornata, cioè dalle 11 alle 17. Se capita che stiano al mare durante questa fascia oraria, meglio tenerli all'ombra, con la protezione solare ed eventualmente qualche indumento protettivo.
Questi consigli valgono anche se la giornata è nuvolosa: i raggi solari, infatti, passano attraverso le nubi.
I rischi di un'esposizione al sole che non rispetta le indicazioni sopra riportate può provocare gravi danni nel neonato. Dal semplice e più comune arrossamento della pelle, a vere e proprie ustioni, comparsa di vescicole, eritemi solari. Bisogna ricordare, inoltre, che le scottature durante l'infanzia possono passare in fretta sul momento, anche per la rapida capacità rigenerativa della pelle, ma favoriscono la comparsa di tumori della pelle in età adulta.
Neonati e sole in montagna
Non solo al mare, i neonati vengono esposti al sole anche in montagna. Per questo, a prescindere dal viaggio, la vacanza estiva che si organizza con i bambini piccoli, è bene armarsi di tutte le precauzioni.
Anche in questo caso andrebbe evitata l'esposizione al sole nelle ore centrali, ma qualora questo non fosse possibile, è fondamentale proteggere la pelle del neonato con crema solare, cappellino e occhiali da sole. Se fa molto caldo, inoltre, è bene idratare di frequente il piccolo.
Neonato arrossato dal sole cosa fare?
Può capitare che, per una svista di mamma e papà, per una crema solare errata, per una pelle del neonato estremamente delicata il piccolo si scotti. Cosa fare in questo caso?
Se la pelle si arrossa, ma il neonato non accusa fastidi, basta applicare dopo il bagnetto una crema emolliente e lasciarla bene assorbire dalla pelle. E' consigliato, inoltre, evitare ulteriore esposizione al sole finché l'arrossamento non sia scomparso. Se, invece, oltre all'arrossamento compaiono fastidi quali bruciore, prurito è il caso di consultare il pediatra che potrebbe prescrivere una crema al cortisone.
Se la scottatura è di grave entità, allora potrebbero aggiungersi vescicole sulla pelle del bambino. Non vanno assolutamente bruciate, né coperte, ma fatte immediatamente vedere al pediatra.
Neonato al sole per ittero
Un discorso a parte merita l'esposizione al sole per i bambini che hanno l'ittero.
Con questo termine viene indicata la colorazione giallastra della pelle di alcuni neonati dovuta ad accumulo di bilirubina nel torrente circolatorio.
Un problema per la cui cura è consigliata, in alcuni casi, l'esposizione alla luce. Alla luce del sole l'esposizione deve avvenire in maniera indiretta, però, per i motivi sopra elencati, magari avvicinando il neonato ad una finestra. In alternativa i neonati vengono posizionati sotto a speciali lampade di luce blu ad alta intensità.
Questa terapia della luce, anche detta fototerapia, potrebbe aiutare nella risoluzione dell'ittero, modificando la struttura molecolare della bilirubina e facendo in modo di eliminarla attraverso le urine.
Neonato al sole, come proteggere gli occhi
Quando il bambino ha solo pochi mesi, è difficile mettergli degli occhiali da sole, per questo gli occhi andranno protetti in altro modo dai raggi UVB e UVA. Se il neonato è in carrozzina o sul passeggino, è bene tenere la cappottina tesa in avanti, per evitare che il sole raggiunga il viso del piccolo. Se il neonato è in braccio a mamma e papà, al mare o in montagna, è bene fargli indossare un cappellino.
Anche gli zaini da trekking porta bambini e alcuni marsupi per escursioni sono dotati di cappotta copricapo, un utile modo per evitare che i raggi del sole raggiungano gli occhietti dei neonati.
Sole e vitamina D per i neonati
I bambini vanno esposti al sole, poiché quest'ultimo è ricco di benefici. Il sole, infatti, stimola la vitamina D anche nei bambini con molteplici benefici per l'organismo e per l'umore.
La vitamina D è un toccasana per le ossa e nei neonati le fa crescere sane e forti. Inoltre fa bene all'umore, rilassa, è un antidepressivo naturale. La vitamina D stimolata dall'esposizione al sole, inoltre, è un alleato contro dermatite atopica e psoriasi.
Neonato ha preso troppo sole: cosa fare?
Nel caso in cui il bambino abbia preso troppo sole e, oltre all'arrossamento, presenti altri sintomi, quali spossatezza, mal di testa, senso di nausea, è bene avvisare prontamente il pediatra.
E' importante, inoltre, ricordare sempre l'importanza di non sottoporre i neonati a sbalzi di temperatura. Soprattutto dopo che il piccolo è stato per ore sotto il sole, è deleterio spostarlo in luoghi con aria condizionata.
Crema solare per neonati
Ogni mamma dovrebbe sempre tenere in borsa una crema solare per bambini. Soprattutto se parliamo di neonati, creare un filtro tra la pelle e i raggi solari è di fondamentale importanza.
In farmacia o nei negozi per bambini, è consigliato acquistare una crema protettiva 50 + adeguata all'infanzia, ipoallargenica, non profumata, il più naturale possibile, controllandone le caratteristiche e fidandosi anche delle aziende specializzate in prodotti di qualità per i più piccoli.
Con i bambini più grandi le regole per prendere il sole si ammorbdiscono leggermente, senza rinunciare però all'applicazione di una crema protettiva 50 + ed evitando comunque le ore più calde (almeno la fascia del pranzo). I bambini gradualmente si adattano ai raggi solari, la pelle si abbronza, ma è bene non abbassare troppo la guardia.
Soprattutto nei bambini che hanno una pelle particolarmente delicata è fondamentale scegliere una protezione di alta qualità e riapplicarla di frequente, sopratutto dopo il bagno.
Ecco alcune regole di base per proteggere i bambini evitando gli effetti nocivi del sole:
- le persone con capelli rossi devono rinunciare all'abbronzatura
- evitare l'esposizione tra le ore 11h30 e 15h30 quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore
- evitare le posizioni immobili e quindi non far dormire mai il bambino sotto il sole
- evitare i prodotti empirici topici, ovvero i cosiddetti preparati "casalinghi" che stimolano l'abbronzatura
- non considerare l'ombrellone o il bagno in acqua come una protezione efficace
- non utilizzare prodotti potenzialmente fotosensibilizzanti come farmaci, cosmetici, profumi (prometazina, tintura di bergamotto, profumi ed essenze varie)
- applicare ripetutamente le creme protettive (ogni 2 ore circa e dopo ogni bagno)
- scegliere un prodotto ben tollerato e cosmeticamente accettabile onde evitare il rifiuto da parte del bambino
- la protezione in età pediatrica è indispensabile anche per la prevenzione dei tumori della pelle in età adulta
- consultare il dermatologo per consigli specifici nel caso di bambini affetti da patologie cutanee o sistemiche associate a fotosensibilità.
Come proteggere il bambino dalle zanzare
D'estate, oltre a proteggere il bambino dal caldo eccessivo e dal sole delle ore di punta, è importante prestare attenzione alle fastidiosissime zanzare per prevenire punture dolorose e potenziali malattie trasmesse da questi insetti.
Purtroppo le zanzare sono più attive all'alba e al tramonto. Bisognerebbe evitare di esporre il bambino in questi momenti ma è anche vero che sono gli orari più consigliati per portare il bambino all'aria aperta e non esporlo al caldo e al sole eccessivo delle ore di punta, quindi come possiamo proteggere i bambini dalle zanzare?
Utilizzare repellenti per insetti è un modo per proteggere i bambini dalle zanzare. Devono essere scelti fra quelli specificamente formulati per i bambini. Ce ne sono in vari formati: spray, braccialetti, salviette etc.. che possono essere applicati sulla pelle o sui vestiti dei bambini e poi ci sono i repellenti per gli ambienti che assicurano ore di tregua dalle zanzare, di ultima generazione sono quelli ad ultrasuoni.
Quando sai di dover esporre il bambino in zone ad alto rischio di zanzare, è bene prestare attenzione all'abbigliamento. Coprilo adeguatamente con indumenti leggeri a maniche lunghe e utilizza anche calzini e scarpe chiuse per proteggere i suoi piedini.
Evita di usare prodotti profumati come saponi, lozioni o shampoo che potrebbero attirare le zanzare verso il bambino.
Per quanto riguarda l'ambiente in cui vivi, cerca di ridurre le aree in cui le zanzare possono proliferare. Svuota gli oggetti che contengono acqua stagnante come secchi, pentole o pneumatici e assicurati che i tombini e le grondaie siano puliti per evitare la formazione di ristagni d'acqua.
Installare zanzariere sulle finestre per impedire agli insetti di entrare nella stanza è un modo per proteggere il bambino quando è in casa. Per i suoi sonnellini e il riposo notturno potresti installare delle zanzariere intorno alla culla o al lettino. Quando invece sei all'aria aperta con carrozzina o passeggino, durante le passeggiate, puoi applicare le zanzariere portatili per creare una barriera fisica tra il bambino e le zanzare.
Avere sempre a portata di mano dei prodotti per il dopo puntura.