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Perché i neonati vogliono il ciuccio
Il ciuccio è uno strumento che vari neonati cercano perché soddisfa il naturale istinto di succhiare. La suzione è un meccanismo innato, presente ancora prima della nascita e che permette al piccolo di nutrirsi dal seno materno. È praticamente l'attività principale del neonato nei primi mesi di vita e anche dopo nella fase in cui inizia a usare la bocca per conoscere il mondo attorno a sé. Questo oggetto ja un potere tranquillizzante e autoconsolatorio, che ricorda al neonato il gesto di attaccarsi al seno. Il ciuccio è quindi una buona soluzione per soddisfare una necessità del bebè anche se non è indispensabile.
A cosa serve il ciuccio
Il ciuccio serve ad assecondare la predisposizione del neonato a succhiare procurandogli delle sensazioni piacevoli e se ne consiglia l'uso in tutte quelle situazioni in cui il piccolo si trova in difficoltà, come per esempio quando ha le coliche o non riesce ad addormentarsi. Con il suo potere tranquillizzante, questo oggetto permette al bambini di scaricare le tensioni e sentirsi al sicuro anche in assenza della mamma. Una cosa da evitare è però di usarlo come palliativo per calmare il bimbo quando piange o fa i capricci. In questi casi è sempre indispensabile capire cosa c'è che non va e cosa sta provocando malessere al proprio figlio.
Quali sono i vantaggi del ciuccio e quando iniziare a darlo
Durante le prime 3 o 4 settimane di vita, il ciuccio è sconsigliato ai neonati che vengono allattati al seno perché il suo uso potrebbe interferire con la nutrizione del bebè. Il momento ideale per iniziare a proporre questo oggetto è dopo il primo mese. Per i bimbi allattati con latte artificiale il problema del ciuccio non sussiste perché la suzione del biberon è uguale a quella del succhiello. In ogni caso, se il figlio rifiuta il ciuccio è bene non forzarlo a usarlo.
In generale i vantaggi nel suo utilizzo sono:
- Serve a consolare e tranquillizzare il piccolo
- Imita un gesto naturale e istintivo
- Migliora la coordinazione tra deglutizione e respirazione
- Stimola i muscoli facciali
- Riduce il rischio di apnee notturne e SIDS (morte in culla).
Il ciuccio è dannoso? Quali sono gli svantaggi
Alcuni ritengono che il ciuccio possa creare danni irreversibili ai denti e alle arcate dentali, in realtà il suo utilizzo contenuto non ha alcun effetto indesiderato. È invece meno dannoso del succhiarsi il pollice, dal momento che esercita una minore pressione sui denti, e può essere controllato dai genitori, che possono decidere quando darlo o toglierlo. L'importante è non abusare nel suo uso anche perché poi potrebbe essere più difficile farlo abbandonare al bambino. Il ciuccio può infatti diventare uno svantaggio quando se ne fa un uso prolungato. Inoltre, dopo i 2 o i 3 anni, può creare malocclusioni e interferire con la formazione delle arcate dentali.
Quando e come togliere il ciuccio
Secondo le linee guida del Ministero della Salute, i bambini dovrebbero smettere di usare in ciuccio a partire dai due anni e comunque entro i 3 anni. L'istinto alla suzione diminuisce spontaneamente e intorno a questa età la maggior parte dei bambini è pronta a lasciare il succhietto. In generale, nel momento in cui il bimbo comincia a usare meno il ciuccio e a sentirsi a proprio agio anche senza, significa che ne ha poca necessità e che quindi è pronto a toglierlo. Per fargli abbandonare questo oggetto è consigliabile agire con gradualità. Farlo sparire all'improvviso potrebbe provocare insicurezza nel figlio, rabbia e frustrazione. Meglio trasmettere il messaggio che il ciuccio non è una cosa proibita, ma che se ne può fare a meno e proporre in sostituzione altre attività piacevoli, come le coccole, un gioco, o una canzone.
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