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È possibile evitare che un bambino diventi un narcisista patologico?

di Emmanuella Ameruoso - 29.03.2016 Scrivici

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Come si sviluppa il narcisismo patologico nei bambini e come evitare che vostro figlio soffra di questo disturbo di personalità. Le risposte della psicologa

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Narcisismo patologico nei bambini

‘Mio figlio è unico’, ‘mio figlio è il più bravo’, ‘mio figlio è il più intelligente’, ‘con mio figlio ho un rapporto speciale’. Frasi di questo tipo contentano l’ego del bambino che cresce con un’idea grandiosa di sé.

Come si sviluppa un narcisismo patologico?

Quando il rapporto tra i genitori risulta insoddisfacente, il bambino attira le attenzioni materne e diventa un sostituto del padre. Il piccolo è così illuso e coinvolto in un rapporto speciale con la propria mamma che conduce a una promessa di intimità e di vicinanza. Tale impegno irrinunciabile soddisfa il bisogno di centralità del bambino, non appagato durante i primi anni di vita. Infatti, in conseguenza di questa mancanza si ritrova a non poter ricusare a questo accordo, ha bisogno cioè di essere accettato. Soprattutto tra i tre e i sei anni periodo nel quale è abbastanza grande da capire la richiesta ma non tanto da rifiutarla o sottrarsi. Il periodo edipico che lo caratterizza concilia oltremodo con tale pretesa, il richiamo sessuale nei confronti del genitore dell’altro sesso è decisamente evidente. Il legame che si struttura può essere molto forte e suscitare anche sensi di colpa poiché si mostra particolarmente sensibile alle attenzioni (Lowen, 1983).

Naturalmente lo stesso avviene per la bambina nel rapporto con il padre. Si realizza così un narcisismo patologico per il quale, il bambino prima e il ragazzo dopo, si sente importante, ha un’illusione di potere proprio perché risulta centrale nella relazione e tale dev’essere. È chiaro che la situazione non concede scampo e una volta grande dovrà fare i conti con una serie di difficoltà emotive e affettive, soffrendo anche per la sua incapacità di provare empatia, di mostrare interesse per i sentimenti degli altri e divenendo, quindi, un manipolatore.

Com’è possibile evitare che un bambino diventi un narcisista patologico?

  • Dare attenzioni eccessive produce una serie di problematicità nella sua crescita, è indicato pertanto fornirgli la giusta dose di gratificazioni e riconoscimenti
  • La sua posizione al cospetto della relazione genitoriale andrebbe rispettata, un bambino ha, infatti, un suo ruolo specifico in famiglia ossia quello di figlio e tale deve restare
  • Quando ci si accorge che il bimbo risulta estremamente competitivo con gli altri è bene ridimensionare l’idea grandiosa di sé, accettando anche la possibilità di sbagliare, per evitare che possa reagire male ad un’eventuale sconfitta
  • Il suo bisogno di centralità, di sentirsi importante andrebbe soddisfatto sin dai primi mesi dalla sua nascita così da avere uno sviluppo sereno della sua autostima
  • È bene condividere emozioni significative e fare in modo che il piccolo ‘si metta nei panni dell’altro’ ossia “secondo te cosa può avere provato il tuo compagno di classe?”,´come potrebbe reagire l’atro?’
  • Lasciare che il bambino segua le sue inclinazioni e non ‘investirlo’ di un’immagine che rispecchia i propri desideri o le proprie aspirazioni
  • Il genitore ha spesso delle parti di sé non ‘risolte’ o ‘incomplete’ e si aspetta quindi che il figlio realizzi ciò che lui non è riuscito a fare. In questo caso, il bambino assume la funzione specifica di ‘soddisfare’ mancanze di cui egli non è portatore ma ne diviene l’attore principale.
  • In definitiva ognuno ha una storia, un propria peculiarità ed è bene che costruisca e realizzi la propria vita seguendo le proprie scelte contornate di errori, di cambiamenti, di rivalutazioni al fine di divenire unico e come nessun altro.
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